giovedì 23 ottobre 2008

L'Italia è a rischio fascismo ?


La storia non si ripete mai. Gli storici di professione ci dicono dottamente che non può rinascere il fascismo in quanto, secondo loro, non di fascismo occorrerebbe parlare ma di mussolinismo e quindi senza Mussolini non si potrebbe rifare il fascismo. Da un punto di vista accademico l'affermazione è probabilmente corretta, ma non risolve nessuno dei nostri problemi.
Anche chi lo ha votato sa che Berlusconi non ha nulla della grandezza tragica e perversa di Mussolini e poi dal '22 ad oggi è passato quasi un secolo e anche chi pensa male non credo si aspetti che il popolo dei berluschini si metta a marciare in camicia nera per andare ad ascoltare il capo concionante dal balcone di Piazza Venezia.
Il nostro non sa nemmeno fare un discorso appena decente, non è un oratore , probabilmente lo sa e quindi non ci proverebbe nemmeno.
I sintomi preoccupanti che emergono ogni giorno di più nella direzione di limitare le libertà non sono diretti a riproporre un ritorno al passato fascista.
Nessuno sano di mente può pensare di riproporre le liturgie, gli ideali, gli slogan, gli inni del ventennio, anche se alcune idee guida della Gelmini (scolari in divisa ,ritorno all'autorità ed alla disciplina) possono fare pensar male.
Solo qualche anziano nonno si commuoverebbe se fossero riproposte cose più esplicitamente riconducibili a quell'infelice periodo storico e lo farebbe non perché ami il fascismo e la sua ideologia, ma solo per il richiamo ai tempi della sua gioventù.
Quello che preoccupa è altro ed è quello che Umberto Eco ha definito come il fascismo eterno, cioè quelle idee e comportamenti che non sono legati specificatamente all'esperienza fascista del 22, ma sono comuni alle dittature populistiche del '900.
Già siamo l'unico paese d'Europa che prende il Papato sul serio e quindi il terreno purtroppo è fertile per chi invoca il ritorno a un passato che avrebbe garantito presunte sicurezze e valori, che imputa le proprie insicurezze alla modernità, trova faticoso ragionare con la propria testa e preferisce affidarsi alla presunta autorità morale del Papa e del capo populista di turno.
Quali sono gli elementi preoccupanti nell'Italia di oggi che richiamano "il fascismo eterno"?
- una società che si è organizzata per mettere i mediocri al potere e lasciare ai margini chi ha meriti e cultura.
Il successo del berlusconismo pare che sia legato a questo, cioè che la maggioranza degli Italiani si riconosce nel borghese piccolo piccolo, furbetto furbetto, arrivato alla ricchezza e al governo.
Si identifica con lui e gode di punire così le élites culturali arroganti e antipatiche, identificate con la così detta sinistra.
Se ha tanto successo lui, che non è certo un'aquila posso arrivarci anch'io, sembra pensare il popolo dei berluschini.
Lui è simpatico è teatrale, sa fare bene la commedia,è l'icona dei mediocri al potere, basta coi professori antipatici, avanti uno come noi.
Basta i ministri professori, lui infatti ha fatto ministri e sottosegretari diverse soubrettes, è una novità in assoluto.
Lui è piccolo piccolo nel senso che come cultura non può certo vantare dei masters in prestigiose università e questo lo avvicina al cittadino medio, che non ha in gran considerazione la fatica di studiare, non si è fatto scrupoli a usare ogni furbizia per costruire il suo impero economico ,come il cittadino medio non ha più un livello accettabile di senso della legalità e considera il pagare le tasse come un indebito taglieggiamento.
Chi non ha voglia di studiare, informarsi etc. non ha grande interesse per il futuro, vive in un perenne presente senza troppi pensieri né progetti.
Lui infatti con tutte le sue televisioni ci serve il perenne presente, non abbiamo bisogno di pensare al futuro.

- Gli ideali veri poi sono il passato ed a questo lui ci ha convinto che bisogna tornare.
Noi piccoli professionisti, artigiani, piccoli imprenditori, piccoli commercianti, noi popolo delle partite iva abbiamo trovato il nostro uomo, lui è uno dei nostri solo che ha avuto più successo di noi.
Noi anziani che non abbiamo più voglia di studiare per cercare di capire questo nostro mondo, così diverso da quello della nostra giovinezza abbiamo trovato il nostro uomo, lui vuole risolvere i problemi di oggi tornando al passato, ai valori solidi e da noi conosciuti del passato.
Noi operai disillusi da un sindacato che si è addormentato abbiamo il nostro modello, lui dimostra che si possono fare soldi e la bella vita.
Noi giovani , usciti da scuole in stato penoso e ridotti al miserabile impiego nei call center abbiamo almeno in lui il modello di quello che la nostra società ci ha proposto negli anni della nostra formazione : successo, soldi, sesso.
Noi casalinghe di Voghera gli siamo riconoscenti perché quando vogliamo possiamo anche noi sniffare a piene narici la polverina bianca,che emana dalle sue televisioni e inebriarci nelle infinite soaps.

- Lui ha capito che noi dopo una giornata di lavoro o di studio siamo stanchi, non abbiamo voglia di metterci a leggere giornali o libri per capire come stanno le cose ed allora provvede lui a fornirci le notizie e lo svago di cui abbiamo bisogno, lui che possiede o controlla quasi tutti mezzi di informazione si fa carico di esercitare la funzione didattica della tv e lui ci spiega come stanno le cose e come dobbiamo pensarla per vivere tranquilli.

- Noi cattolici abbiamo in lui uno che finalmente è chinato sulle direttive del Vaticano, non come quei falsoni dei vecchi democristiani, che han lasciato passare le leggi che hanno distrutto la famiglia, che non sganciavano un soldo per la scuola privata, che non ci lasciavano la possibilità di scegliere la sanità privata, allora accessibile solo ai ricchi.

- Lui poi è un decisionista, avete visto cosa ha fatto a Napoli ?
Noi ci siamo rotti le scatole con i politici del centro-sinistra che non erano mai capaci di prendere una decisione.
Noi ceto medio frustrato, impaurito e incacchiato lo ringraziamo perché ci promette il ritorno della sicurezza cioè difendere quel poco che ci è rimasto dall'assalto degli immigrati.

- Lui ci ha trovato la soluzione semplice per risolvere i problemi ultra complessi della globalizzazione, che fanno tremare le vene e i polsi a quei fannulloni che si trastullano nelle università e nei centri studi senza trovare soluzioni facili, che possiamo capire anche noi.

- Lui ci ha trovato genialmente il nemico : l'immigrato rom o romeno che sia,i cinesi sicuramente,che ci rubano l'identità e i sacri valori e poi i comunisti i sindacati che non sono capaci di fare altro che imporci tasse su tasse.
Terrorizzandoci quotidianamente con notizie di cronaca nera ci fa capire che siamo minacciati dagli immigrati e dai diversi, che dobbiamo tenere alta la guardia. Se poi i fannulloni dell'Istituto di Statistica ci mostrano i dati da cui risulta che i reati sono in costante diminuzione vuol dire che le cifre non sono importanti, quello che è importante è che noi abbiamo paura e dunque abbiamo bisogno di uno che ci difenda.

- Lui non ha nessun master in materia ma ha capito che è venuto il momento di riscrivere la storia,falsificata dalle sinistre per decenni.
Ma che resistenza e antifascismo del cavolo, il fascismo ha fatto tanto di buono è il fascismo che aveva inventato il welfare, è durante il fascismo che si poteva tranquillamente lasciare aperta la porta di casa, ma sì ha fatto piccoli errori come portarci in guerra dalla pare sbagliata e purtroppo ancora oggi non ci siamo rimessi del tutto dal discredito internazionale che quella scelta ha comportato, ci siamo rimessi dalla distruzione di un paese, ha applicato le leggi razziali nè più nè meno del nazismo, ha messo in galera chiunque non la pensasse come lui, ma ha anche garantito ordine stabilità e treni in orario.
Gli italiani purtroppo pare la pensino come lui, quasi un secolo dopo non sembra che sentano vergogna del fascismo, come capita nel resto dell'Occidente, tendono sempre ad assolvere i loro padri inventandosi una versione benevola del fascismo che in realtà non è mai esistita.

Tutto questo è probabilmente quello che pensa l'italiano medio.
Facendo un errore di valutazione micidiale.
Per pigrizia, ma sopratutto per mancanza di sufficiente informazione.
Colpevolmente perchè oggi internet offre largamente la possibilità di informarsi, documentarsi e verificare le notizie che ci propinano i mezzi di informazione berlusconiani e non.
Io non credo che Berlusconi ci porterà al fascismo.
E' probabile che non avendo alcun riferimento ideologico o di valori non gliene importerebbe nulla.
Lui è un businessman sui generis, ma il suo mondo è quello degli affari.
Quello a cui tende probabilmente è essere il capo o parte importante di un circolo che si ponga a metà fra la vecchia P2 e la cricca di petrolieri e industriali degli armamenti e affini che è stata ed è al potere negli USA dietro ed al fianco di Bush..
Chi ricorda le vicende elencate da Naomi Klein in “The shock doctrine” si può fare un'idea chiara di cosa intendo.
In poche parole la Kein sostiene (con la dovuta documentazione) che una cricca di politici, finanzieri e industriali negli anni recenti ha approfittato dei momenti di disastri naturali, guerre o crac economici, in molti casi provocati volutamente, per imporre politiche economiche, che non sarebbero mai passate in tempi normali, nefaste per i paesi interessati ma lucrosissime per le aziende che ne hanno ricavato appalti giganteschi.
Da Iraq ed Afganistan, alla New Orleans del ciclone Katrina.
Si tratta della politica economica della Scuola di Chicago e di Milton Friedman in particolare che ha predicato che lo stato non è la soluzione ma il problema e che di conseguenza ha spinto a privatizzare tutto dal welfare alle carceri alla stessa guerra, tagliando ogni traccia di struttura pubblica sopratutto nei settori di intersse sociale.
Di conseguenza via libera a Shell e BP ad Halliburton e Blakwater in Iraq e Afganistan, via definitivamente i residenti non ricchi da NewOrleans e dalle spiagge colpite dagli tsunami in Siri Lanka per liberare tutto alla speculazione privata.
Via libera agli oligarchi nei paesi postcomunisti dell'Est e della Cina, con la consulenza degli esperti della Scuola di Cicago, nel Sud Africa post apartheid, nel dopo 11 settembre con il grande business della “sicurezza”.
Se si pensa al peso dei recenti disastri finanziari a livello planetario non si può non rilevare con un brivido,che ci troviamo proprio in una delle tipiche situazioni adatte all'applicazione della shock doctrine.
Questo è un momento da manuale per la “P2 globalizzata”.
Nessuno capisce più niente e nessuno si fida più di nessuno questo è il loro momento, la gente ora è disposta ad accettare qualsiasi cosa spacciata per la giusta soluzione per tirare fuori il mondo dal rischio dell'apocalisse e ridare sensazioni di sicurezza.
La libertà è in pericolo? Probabilmente si.
Ma non perchè Berlusconi e le ristrette cricche che gli stanno dietro e in fianco vogliano tornare al fascismo, sarà paradossale, ma il fascismo è una ideologia troppo “elevata” per costoro.
Questi non hanno ideali di nessun genere,neanche di destra, questi vanno piatti dove si possa saccheggiare qualcosa di pubblico gestibile dalla politica.
Sono già apparsi no i progetti per far gestire sanità e istruzione da fondazioni private.
E che dire delle banche “salvate” cioè passate per ora in parte sotto il controllo dell'attuale governo, che sta per acquisire anche in qualche modo il controllo del credito alle industrie.
La cricca sta per controllare finanza credito ed economia, con la stessa ricetta con la quale ha affrontato il problema Alitalia. Lo stato si fa parte diligente per mettere insieme un gruppetto di amici degli amici per gestire l'operazione del momento, con profitti per loro e debiti a carico del contribuente che li ha mandati al governo.
Nessuno era mai arrivato a tanto se non nei regimi totalitari del '900.
I media sappiamo già in che mano sono.
Siamo al grande fratello di Orwell, ma non per imporre un'ideologia fascista, che alla cricca non interessa nulla..
La situazione è anche peggio.
Questi ,non essendo del tutto deficienti, ma sapendo bene che il consenso è fondamentale per rimanere in sella nei tempi moderni stanno realizzando la più brutale lotta di classe, dopo i tempi di Stalin.
Naturalmente all'incontrario.
Chi ha già avrà sempre di più, chi non ha abbastanza più la gran massa della classe media sarà fregato.
Questi non hanno il più lontano sentimento della legalità costituzionale o di senso dello stato.
Chi non fa parte della cricca sarà tenuto sotto il controllo del bargello del padre inquisitore e del signor barone.
Gli statali sono stati promossi a fannulloni e ruba stipendio, i giovani a facinorosi ubriaconi e drogati a meno che non dichiarino di essere entusiasti di studiare in una scuola burletta per andare a lavorare poi dei call centers per 600 € al mese se supereranno le prove di ammissione, beninteso.
La grande palude del ceto medio stia tranquilla e fili dritto,che il capo non la vede per niente di buon occhio.
Quella parte che ha votato per lui commettendo un tragico errore non ha ancora capito che non farà parte mai della cricca, perché non ha né avrà mai i mezzi per potervi accedere.
Voi non siete i ricchi e quindi non essendolo, di fatto, oltre a non avere nessuna prospettiva di divenirlo mai, siete quelli contro i quali i ricchi esercitano la loro lotta di classe, voi siete quelli da tosare perché la cricca possa diventare super ricca.
Voi pagate le tasse per voi e per loro.
La cricca non è più il governo della Balena Bianca e del PCI che nel loro strano ma funzionante consociativismo tenevano conto di tutte le fasce.
A questi ,di voi (impiegati, piccoli negozianti, piccoli professionisti, studenti, operai) proprio non gliene potrebbe fregare di meno.
Il vostro ruolo è quello di continuare a dormire, assopiti con la quantità minima possibile di mezzi, istruzione, notizie a vostra disposizione.
Guai se voi vi svegliaste e cominciaste a esercitare il ruolo di opinione pubblica che pensa, giudica e castiga quelli che i fini intellettuali leghisti definiscono elegantemente i ”perdaballe”.
Crollerebbe il regime.
Appunto il regime.
Non certo il bieco regime fascista, perché fino ad ora non vi sono proprio elementi del genere.
Il regime è la triste situazione di una cricca di potere del livello più basso della storia d'Italia che governa un Paese malgovernato da decenni ricavando largo consenso non certo per meriti suoi, ma per demerito di una opposizione che non esiste perché non sa neanche più come si chiama.