giovedì 30 maggio 2019

Spiacevoli coincidenze fra 5Stelle e Lega





Ecco due libri che consiglio caldamente di leggere ai lettori di questo blog, perché la loro lettura consente di prendere due piccioni con una fava.

Prima di tutto aiuteranno a capire cos’è veramente una delle due gambe del governo giallo-verde e per capire intendo veramente fare l’operazione di seguire una analisi fortemente documentata per entrare nei meccanismi di una forza politica radicalmente nuova.
Ebbene sì ci siamo abituati a seguire la politica con atteggiamenti “di pancia”, questo mi fa paura, quell’altro mi è simpatico, poi questo dice proprio quello che penso io o meglio conferma in pieno i miei pregiudizi e quindi mi da sicurezza.
Di quell’altro ne parla bene il prete, il mio capo e il mio amico del cuore e il mio nipotino ed è importante cosa ne pensano i giovani.
E via di questo passo.
Non siamo più abituati a lasciare perdere veloci sensazioni di pancia per dedicare invece il tempo dovuto per studiare.
Cosa noiosa, faticosa che richiede tempo ed impegno.
Lo capisco benissimo che i magri risultati che da questa classe politica ci inducano a chiederci se vale veramente la pena di dedicare o “perdere” tempo per studiare le loro malefatte.
Ma nel caso specifico sarebbe il caso di pensarci sopra, perché questo tipo di studio consentirebbe a chi decide di perderci un po di tempo, come si diceva sopra, di prendere appunto due piccioni con una fava, nel senso che se si studia cosa è il Movimento 5 Stelle con i due libri di Icoboni,

si porta contemporaneamente a casa una conoscenza non superficiale di un mondo nuovo e sconosciuto a quasi tutti, il modo delle dell’ e-commerce, applicato alla politica con tecniche raffinatissime e di non facilissima comprensione.
Molti di noi usando da tempo più o meno abbondantemente i “social” e quindi hanno intuito la forza tremenda di questi mezzi per manipolare i sentimenti e le azioni altrui.
Pochi però, probabilmente molto pochi hanno dedicato tempo per cercare di capire veramente di cosa si tratta, anche perché il contenuto tecnico dei questi apparati informatici non è proprio di comprensione elementare.
Ecco allora il vantaggio di questi due libri di buon giornalismo d’inchiesta che consentono a chi non si sarebbe mai messo a leggere un barboso ed esoterico libro di tecniche informatiche, di acquisire le nozioni di base senza nemmeno accorgersene.

Perché ho fatto questa lunga premessa? perché la tesi fondamentale dei due libri è sconcertante e scioccante, ridotta all’osso è questa : il Mov. 5 Stelle è appunto come dice il titolo del primo libro un esperimento fatto da un informatico ,Casaleggio padre, al quale la politica non importava nulla, ma voleva sperimentare a freddo l’uso delle tecniche informatiche della rete per analizzare e poi incanalare il consenso, verso obiettivi politici.
Iacoboni impietosamente dice e ribadisce che l’interesse del fondatore era la forma, la struttura, il mezzo e non il contenuto.

Riflettiamoci un momento perché questo assunto è fondamentale ed ha conseguenze dirompenti, perché, detto in poche parole, se le cose stanno così, ed assicuro che il libro è ben documentato (anche perché l’autore si è tutelato così per evitare querele) il parto che ha generato la forza politica che è tuttora il maggior partito in Parlamento, con la democrazia rappresentativa e la sua storia ha poco o nulla da spartire.
A questo punto viene da ridere a pensare che nel dibattito politico corrente il presunto fascistone di turno, che viene additato al pubblico ludibrio sarebbe Matteo Salvini, mentre il mite e composto DiMaio viene indicato dai politologi dei maggiori giornali italiani come il vero erede degli ideali della sinistra.
Se si verifica un tale ribaltamento di idee , rispetto a quello che in base ai due libri dei quali stiamo parlando sarebbe la realtà , ribaltamento portato avanti da commentatori spesso accreditati da titoli accademici , significa come minimo, che una cosa è parlare di “social” per fare vedere che si è aggiornati e acculturati e tutta un’altra cosa è aver studiato le nuove tecnologie di rete abbastanza da comprendere in che mondo veramente viviamo e come vanno le cose in politica oggi.

Personalmente avevo sentito parlare di “profilazione” anni fa leggendo gli avvincenti trillers di Michael Connelly che descrivono le avventure del detective Bosh, che appunto si distingueva dai colleghi poliziotti del Los Angeles Police Dipartment ,per il fatto di essere un “profiler”, cioè uno che tentava di risolvere i casi impossibili, quelli nei quali non si trovavano né il colpevole né le prove, usando la tecnica della profilazione psicologica ,attraverso la quale si studia attentamente la personalità di chi ha commesso il fatto nei suoi vari aspetti, per poi indirizzare le indagini su persone che abbiano quelle caratteristiche specifiche.
Ebbene, apprendiamo anche dai libri di Iacoboni che la profilazione oggi è una tecnica entrata nell’uso quotidiano dell’e-commerce, cioè per farla breve, chi di noi non compra su Amazon ? e per farlo fa prima ricerche su quel sito per vedere come sono fatti e cosa costano i nostri oggetti del desiderio?
Ecco fatto, compiendo quelle azioni apparentemente innocenti, non solo ci facciamo schedare, ma nei moderi schedari che sono server in California o chissà dove, non solo ci sono i nostri dati anagrafici, rilevabili dal nostro indirizzo internet ,ma c’è tutto quello che si può ricavare dalla nostra attività su quel sito ,che rivela interessi, tendenze eccetera.
Ma non è finita perché poi la quasi totalità di noi si muove anche su Facebook o social analoghi dove ha il suo profilo che già ha molto da dire, racconta le sue cose, elenca i propri amici, parla delle proprie vicende e dei propri interessi, consente di far conoscere chi sono i propri contatti.

Ancora per farla breve, i tecnici informatici sono in grado di assemblare i dati che compaiono nei nostri vari social in modo da costruire intorno a noi un profilo più dettagliato di quello che conosce nostra moglie o marito o addirittura conosciamo noi stessi.
Sulla base di questo profilo dettagliatissimo ci vengono inviate proposte commerciali continue mirate sui nostri interessi.
Sappiamo tutti che questo tipo di tecnica è arrivata a una tale raffinatezza da consentire alle ditte produttrici di solleticare le nostre preferenze, che conoscono bene, in modo da proporci o imporci con tecniche psicologiche subliminali di comprare cose la cui utilità semplicemente non esiste.
Non è bello, ma è così.
Immaginiamoci se a qualcuno viene in mente, come è successo ed è l’argomento di cui stiamo parlando, di applicare queste tecniche alla scelte politiche.
Si può fare ed a quanto pare si è fatto in modo senza scrupoli, mirando in modo asettico e senza alcuna partecipazione emotiva o ideologica tirando fuori, secondo Iacoboni, il Movimento 5 Stelle.

Per passare dall’ e-commerce alla politica occorre aggiungere nel calderone di Mago Merlino altri ingredienti a volte molto più piccanti.
La profilazione rimane, affiancata dal “big data analitical” ,cioè per quanto interessa qui, dalla capacità di mettere insieme elenchi di elettori, divisi oltre che per le tradizionali tipologie statistiche (sesso, età, professione, luogo di residenza) per preferenze politiche in base alle sensibilità ai vari problemi (immigrati, tasse, grandi opere, ambiente ecc.).
Mettere le mani su elenchi divisi in modo sempre più raffinato, consente di fare proposte politiche assolutamente mirate e quindi estremamente appetibili.
Cioè se io sono una forza politica e voglio mettermi in contatto con tè per indurti a seguirmi che faccio?
Prima di tutto ti solletico la pancia, cioè ti dico esattamente le cose che so sulla base della miniera di dati che mi sono procurato, che tu ami di sentirti dire, cioè calco la mano sui tuoi pregiudizi, anzi in base a quelli ti anticipo e tendo un po a sbragare, facendoti apparire realizzabile quello che tu avresti desiderato, ma non osavi proporti.
Tanto a me di ideologie , di valori o di storie passate non me ne importa un cavolo, io ti uso come si fa sui social e quindi l’unica cosa che mi interessa di tè è che tu mi dia un like e meglio ancora se clicchi su un video.
Sgradevoli e lontanissime queste cose da quello che il buon Toqueville intendeva come democrazia liberale , ma ancora più sgradevole è l’aspetto che non si dice o perché semplicemente non si conosce, o perché si pensa che non stia bene dirlo ed è

il fatto che queste pure elementari operazioni (clic, like, play su un video sono cose monetizzabili e monetizzate, nel senso elementare della parola, cioè che chi li usa ci campa e ci lucra sopra alla nostra ignara salute.
Molti ingenuamente si scandalizzano o fanno finta di scandalizzarsi del fatto che esponenti di forze politiche di questo tipo si contraddicono spesso e volentieri.
Ma in base a quanto abbiamo detto sopra la logica di questi movimenti consistenti in scheletri di tecniche digitali quel che conta è il mezzo e la sua sopravvivenza , perché fra l’altro consente di fare soldi, e non il fine (che non c’è) e quindi dire oggi bianco e domani nero, non è una contraddizione, perché non esistono principi da contraddire.

Quindi profilatura, mani su enormi data base e loro analisi, visualizzazione costante e schedatura di tutte le nostre mosse sui social , e poi ,come dicevamo, nel calderone di Mago Merlino occorre aggiungere un bel po’ di spezie molto piccanti, perché la brodaglia diventi sempre più appetibile ed allora ecco arrivare strumenti adatti alla lotta politica : meme; trolls; bot; fake.
Non vi spiego cosa sono se no non sareste spronati a leggere i libri che vi indico.
Sono sistemi per tentare di distruggere gli avversari con notizie inventate, ma appena verosimili, come quando nel corso delle elezioni americane sono comparse insistenti notizie su un giro di bar che avrebbero fatto capo alla Clinton, dove sarebbe successo di tutto da droga sesso eccetera.
Iacoboni cita in Italia una violentissima campagna che ha colpito Renzi e i renziani durante la campagna per il referendum costituzionale.
Sono solo esempi, ma sono purtroppo il pane quotidiano sui social da diverso tempo, dato che da noi siamo sempre in campagna elettorale.

Iacoboni però va oltre e picchia veramente duro quando descrive e documenta il ruolo di personaggi della destra o ultra destra americana e inglese che starebbero dietro a campagne organizzate di odio, che sarebbero dietro all’attività sul web sia dei 5Stelle che della Lega.
Idem come sopra relativamente alla presunta presenza di organizzazioni riconducibili alla Russia di Putin.
I due libri sono molto dettagliati su questi assunti.
Non mi dilungo, ma voglio solo sottolineare un’altra tesi che Iacoboni vuole dimostrare che è questa : dietro i 5Stelle e alla Lega ci sarebbero fin dal sorgere del Movimento medesimi personaggi, organizzazioni e finanziatori che fanno capo senza ombra di dubbio alla destra ,spesso estrema e quindi pensare ai 5Stelle come a una costola nascosta della sinistra non avrebbe il minimo fondamento.
Tutto qui, questi libri non dicono niente di simpatico, ma costituiscono una lettura estremamente istruttiva.
Come sempre personalmente sono convinto che nulla vada preso come oro colato, ma che tutto invece vada sottoposto a una lettura critica e quindi anche le tesi di Iacoboni pur documentate e in parte difficilmente contestabili, potrebbero fuorviare se non si tiene conto che qui ormai tutto va velocissimo e che quindi altri e nuovi fattori possono cambiare la realtà di 5Stelle e di Lega.
Ma la sostanza rimane ,anche se non è piacevole.
E sopratutto rimangono le tecniche informatiche sulle reti e qui bisogna che la gente sia messa maggiormente al corrente di quanto conta quello che fanno sui social e sia finalmente tutelata per quanto possibile.
Indipendentemente da come la si pensa in campo politico su questi argomenti i due libri di Iacoboni sono una lettura di grande utilità.