martedì 7 febbraio 2017

Marine Lepen ha parlato ed è subito stata cacciata dai media fra gli appestati, come Donald Trump



Quello che nei salottini liberal viene definito l’establishment e che in italiano potrebbe tradursi con la palude, sta passando dalla sorpresa al terrore.
Ma come,nel salottino si diceva che i partiti tradizionali non avevano alternative, ma sono stati contraddetti dalla nascita del Movimento 5 Stelle e dalla forte virata “populista” impressa da Salvini alla Lega.

Elenco delle previsioni sbagliate dei media proni a compiacere l’establishment finanziario
Si diceva che la vecchia Inghilterra mai e poi mai sarebbe uscita dall’Unione Europea, ma gli inglesi hanno votato a favore del brexit.
Avevano detto che Matteo Renzi mancava di tante qualità, ma che non aveva alternative ed invece è stato battuto 70 a 30.
Avevano detto che in America non ci sarebbe stata gara alle elezioni presidenziali perché Hillary Clinton avrebbe distrutto il populista Trump e poi le cose sono andate al contrario.
Avevano detto che Angela Merkel era un politico mediocre, ma che non aveva concorrenti e invece i sondaggi danno Martin Schulz in sorprendente vantaggio proprio sulla Merkel.
E dopo il discorso con il quale Marine Lepen ha aperto la campagna elettorale presidenziale domenica scorsadicono che sì certo il suo Front National vincerà al primo turno ma che non avrebbe alcuna possibilità di vincere al ballottaggio.
Staremo a vedere.
Fatto sta che in questi ultimi anni gli establishment, cioè le classi dirigenti dell’Occidente non ne azzeccano una.
E sorprende che di fronte a tanti errori di valutazione consecutivi non si rendano conto che una ragione ci deve pur essere al loro perdurante strabismo.

C’è una ragione alla base del perdurante strabismo dei media ed è la volontà dei popoli che di quegli establishment ne hanno piene le tasche
Sarò diventato populista anch’io, ma mi sembra che la ragione della sconfitta storica di queste classi dirigenti occidentali sia di una semplicità disarmante e consista nel fatto che il vasto ceto dei giovani disoccupati, unito all’ancora più vasto ambito del ceto medio medio impoverito uniti in sovrappiù ovviamente a chi è finito statisticamente e non solo in povertà, tutti costoro ne hanno piene le scatole di essere governati da oligarchie di modesta caratura, spesso corrotti, che si portano a casa redditi non compatibili né proporzionati al disastro economico e sociale che hanno combinato.
Questo tipo di diagnosi è stato formulato da Donald Trump, ricompensato dal voto a favore della maggioranza del popolo americano, che lo ha mandato alla Casa Bianca e da Martine Lepen per la quale l’ingresso all’Eliseo non è affatto cosa inverosimile, come predicano i media.

La Cina ha tentato di governare la globalizzazione a suo vantaggio e finora c’è riuscita, noi invece abbiamo subito e basta
La medesima Martine domenica scorsa ha detto fra l’altro :”la globalizzazione fa fabbricare prodotti agli schiavi e li fa vendere ai disoccupati”, chiarendo il fatto di fondo che avere spostato tutta la manifattura in Cina ha si invaso il mercato mondiale di prodotti a basso prezzo, ma che i lavoratori cittadini dei nostri paesi europei, ci hanno guadagnato solo apparentemente, visto che il sistema globalizzato ispirato al liberismo non solo ha tolto lavoro ai nostri paesi, creando più disoccupati, ma ha anche bloccato i salari ai nostri lavoratori mandando in tilt il sistema stesso.
Se i lavoratori non hanno sufficienti soldi per aumentare i consumi il sistema va in recessione.

Descrivere brutalmente il partito della Lepen spregiativamente come di estrema destra è un modo di parlare alla luna
Ma qualsiasi ricetta proponga la Lepen, verrebbe marchiata come inaccettabile perché i nostri media continuano a etichettare il Front National come “estrema destra”, facendo finta di non sapere quanta strada Martine Lepen ha fatto fare al suo partito dai tempi in cui il capo era il fondatore, suo padre.
Quello sì era un partito di estrema destra fondato sui soliti slogan para-fascisti.
Ma quello trasformato radicalmente in questi anni da Martin è altra cosa.
Lei stessa lo ha chiarito domenica scorsa con questa battuta :”io sono la candidata del popolo francese contro la destra e la sinistra dei soldi”.
Se le oligarchie che governano (l’establishment) alla fin fine sono i portavoce degli interessi dei grossi gruppi finanziari, che si dicano di sinistra o di destra, per i popoli non cambia un bel nulla.
Non sarà un caso che giovani , classe media impoverita, lavoratori, operai votino in Italia prevalentemente per 5Stelle e in Spagna per “podemos”, formazioni che non si qualificano per nessuno dei parametri che determinavano l’identità dei partiti tradizionali.
La Cina è stata bravissima a indurre in inganno i consumatori del mondo sommergendoli di oggetti a prezzi che non si erano mai visti così bassi, ma hanno governato la “globalizzazione” stando molto attenti ai riflessi del fenomeno verso l’interno del loro paese, e infatti i flussi degli scambi se vanno a piena velocità nella direzione Cina – resto del mondo, vanno a velocità molto controllata in senso inverso.
Se cioè è vero che in molti campi noi compriamo tutto “made in PRC (Popular Republic of Cina)”, non è affatto vero che noi possiamo vendere in Cina quello che ci pare, perché troveremmo fior di dazi da pagare, in quanto i cinesi, più accorti di noi, la globalizzazione hanno tentato di governarla a loro favore.
Non contenti di questo i cinesi hanno costantemente tenuto artificialmente alto o basso il valore della loro moneta rispetto al dollaro in modo da agevolare le loro esportazioni.
La smettano quindi i nostri media di far finta di non sapere queste cose stracciandosi le vesti per l’orrore quando Trump e la Lepen parlano di introduzione di dazi per mitigare i danni della globalizzazione sulle nostre aziende.
Marine Lepen non può essere descritta come il solito ignorantone populista che propone programmi economici irrealizzabili, visto che come consigliere per l’economia si è scelta uno con tutte le carte in regola della casta, Jean Messiha, regolarmente diplomato all’Ena.
Il team dei consiglieri economici della Lepen parla quindi di dazi e penalizzazioni per le aziende che vanno all’estero per pagare salari più bassi o per pagare meno tasse, giudicando caso per caso.
Sono le stesse cose che dice Trump e che già fanno la Cina e i paesi più avvertiti, cioè non ingabbiati dalle regole della UE per esempio.

Riappropriarsi della facoltà di battere moneta e di regolarne il cambio comporta problemi ma anche vantaggi innegabili, bisognerebbe almeno cominciare a studiare seriamente questa ipotesi
Si può girare la frittata come si vuole, ma riappropriarsi della sovranità sul cambio e sulla facoltà di stamparsi la moneta appare una opportunità sempre più allettante.
Comporterebbe dei problemi, alcuni non facili da determinare, ma se le nostre facoltà di economia non avessero dormito sonni tranquilli, rimestando sempre la stessa minestrina ultra-liberista e non producendo pressoché nessun lavoro scientifico mirato a studiare una simulazione delle conseguenze di una eventuale uscita dall’Euro, oggi avremmo le idee più chiare e i politici potrebbero discutere su cifre e dati.
Certo che Trump e Lepen parlano anche apertamente di cambiare le politiche di immigrazione e di chiudere dopo aver lasciato aperto indiscriminatamente.
Orrore! Scrivono i nostri media.

La Merkel è spregiudicata vendendosi come leader umanitario e poi costruendo immensi campi profughi all’estero, ma noi facciamo semplicemente ridere pensando di controllare il confine libico del Fezzan
Chissà come mai però l’alfiere della politica di apertura in Europa, Angela Merkel, è stata l’autrice e l’architetto della chiusura della rotta degli immigrati dalla Siria inducendo Erdogan dietro lauto pagamento a costruire in Turchia “campi profughi” di dimensioni mai viste prima per tenersi i profughi siriani in Turchia e non più tardi di ieri i medesimi media ci hanno informato che da tempo la medesima Cancelliera si sta lavorando le autorità tunisine per chiudere le rotte dal Mediterraneo con lo stesso stratagemma : soldi, molti soldi, costruzione di campi e stop ai barconi.
Ma la Merkel è un’icona umanitaria e la Lepen è descritta come una razzista xenofoba.
Che pena allora pensare al Conte Gentiloni che parla di bloccare il flusso dei migranti africani nelle migliaia di kilometri del deserto del Fezzan e bassa Cirenaica, dove si orientano solo i Tuareg, adusi da sempre a farsi gli affari loro, non quelli degli altri, se non a caro prezzo.
E il povero Alfano che annuncia l’intenzione di sperperare 200 milioni in appoggio a quel progetto.
Mi piacerebbe sapere di quanti miliardi sta contrattando la Merkel coi tunisini.
Renzi o Renzi fotocopia stiamo veramente facendo ridere.