lunedì 22 giugno 2020

Catherine Nixey : The Darkening Age : the christian destruction of the classic world






E’ stato anche tradotto col titolo : nel nome della croce. La distruzione cristiana del mondo classico.

Sarà un libro polemico e poco ortodosso.
In qualche punto l'autrice si sarà anche fatta prendere la mano dalla voglia di sostenere la sua tesi, facendo storcere il naso a qualche più misurato accademico del settore.
Però obiettivamente l'accurata bibliografia contenuta nelle note e poi a corredo del libro, sta a testimoniare il fatto che l'autrice ha fatto un lavoro serio e complessivamente documentato a dovere.
Ciò non ostante la lettura di questo lavoro lascia alquanto scioccati e non poco arrabbiati con noi stessi.
Perchè qui in Italia più o meno tutti siamo di cultura cristiana cattolica e questo libro lancia senza ombra di eqiuivoco al cattolicesimo l'accusa di avere volutamente distrutto la cultura classica per imporre i propri dogmi.
Proprio perchè siamo tutti di cultura cristiana all'affermazione di cui sopra sorge immediata una vocina nel nostro data base culturale che ribatte : ma come : se tutti sappiamo che sono stati gli scriptoria dei monaci medioevali a riportare a noi la cultura classica, cosa dice quest'autrice?
Quest'autrice dice non nega affatto che un grande patrimonio che rientra in quello che intendiamo come cultura classica ci sia arrivato materialmente tramite l'opera degli scriptoria dei monaci medioevali.
Dice un'altra cosa che però è parecchio indigesta, perchè sostanzialmente questa cosa la ignoravamo per la precisa ragione che una organizzazione potente come la chiesa cattolica ha voluto farcela ignorare, per non essere messa in ulteriore difficoltà, dato che oggi non se la passa molto bene.
La Nexey dice in sostanza che i monaci medioevali ci hanno fatto arrivare solo la parte della cultura classica che hanno voluto, distruggendo di fatto la possibilità di tramandare ai posteri tutto il resto, che ovviamente consideravano in contrasto con la loro costruzione dogmatica.
Per apprendere in modo obiettivo come funzionava il procedimento dei "copisti" medievali invito caldamente il lettore a leggere "Misquoting Jesus" di Bart Ehrman, tradotto in Italiano ricercando come sempre un titolo effetto con :Gesù non l'ha mai detto,Millecinquecento anni di errori e manipolazioni nella traduzione dei Vangeli.
Tanto per capire di che cosa si parla, se uno vuole capire.
Quanto abbiamo detto sopra riguarda i testi.
Il resto del libro della Nixey, è dedicato alla distruzione sistematica da parte dei cristiani anche dei templi, statute, dipinti, mosaici appartenenti alle religioni greca e romana.
Un patrimonio immenso.
Capisco che il lettore che non abbia una specifica conoscenza degli avvenimenti relativi agli anni della nascita ed espansione a macchia d'olio del cristianesimo, diffcilmente sarebbe attratto dalle opere degli specialisti sull’argomento, ma prorpio perchè parliamo di cose che quasi tutti ignoriamo e che quindi vorremmo chiarirci, potremmo soddisfare il nostro interesse magari leggendo un’opera divulgativa dedicata alla vicenda di Ippazia come per esempio l'Ipazia di Silvia Ronkey.
Però ecco sarà scioccante apprendere per esempio che cose che ci sono state appiccicate nel cervello fin dal catechismo quando eravamo bambini come la narrazzione delle terribili persecuzioni dei cristiani che hanno fabbricato schiere di martiri sono non del tutto false, ma largamente esagerate perchè nella realtà storica furono enormemente inferiori alle persecuzioni operate pochi decenni dopo dai cristiani medesimi contro tutti coloro che osavano ancora praticare anche in privato le vecchie religioni o anche solo praticare la conoscenza e le scuole di filosofia questi sono fatti ben conosciuti dagli storici ma larghissimamemente ignorati dalla gente.
Persecuzioni cristiane feroci e generalizzate a seguito degli editti degli imperatori ormai cristiani delle quali l’educazione cattolica tace per nascondere sotto il tappeto, lo sporco che oggidì non si può più nascondere.
La macchina propagandistica del cattolicesimo istituzionale passava e passa come uno schiacciasassi sopra a tutto quello che crea "turbamento fra i fedeli", anche se come è noto la potenza di quella macchina si è oggi fortemente indebolita.
In altre parole queste cose certo non vengono raccontate nella incredibile ancora esistente "spiegazione del Vangelo della domenica" che si pratica in tutte le chiese.
Anche se per la verità, qualche raro prete rende giustizia alla propria intelligenza ed a quella dei suoi fedeli invitandoli a leggere, a documentarsi e a non pensare che il cristianesimo sia un minestrone preparato una volta per tutte che necessita solo di essere riscaldato di tanto in tanto.