lunedì 24 novembre 2008

Crisi economica : è tutto allarmismo come dice Berlusconi o il disastro è dietro l'angolo?


I numeri relativi alla crisi finanziaria sono ormai noti. Listini azionari giù del 50% e oltre su base annua, fallimenti di alcune delle banche di investimento più note,crisi di liquidità senza precedenti, che mette in pericolo anche le banche di sportello, apertura di credito da parte degli stati ai sistemi bancaari nazionali per cifre inimmaginabili al fine di evitare il rischio insolvenza delle banche, che trascinerebbe l'economia reale nel baratro.
La crisi che da finaziaria si sposta all'economia reale con riduzione dell'attività un po di tutti i gruppi industriali a fronte di un calo generalizzato della domanda, cioè dei consumi.
Crisi di fiducia anche perchè le banche in difficoltà che hanno fatto partire la spirale della crisi erano i gioielli di famiglia dei singoli stati :Deutsche Bank in Germania ;UBS in Svizzera; Société Génerale in Francia etc, erano il simbolo della solidità e della credibilità finanziaria di quei paesi.
Licenziamenti o cassa integrazione per un numero sempre più elevato di lavoratori.
Tutti i governi che hanno adottato piani per tentare un rilancio spingendo sulla domanda.
In Italia vaniloqui per settimane e poi annunci di prossimi provvedimenti di aiuto alle imprese e quindi praticamente nulla per favorire l'aumento dei consumi.
La prima reazione di un cittadino appena informato non può essere stata che sigmatizare per l'ennesima volta l'inadeguatezza di questo governo ad essere all'altezza delle sue responsabilità.
Molti dei più informati avranno confermato la diagnosi di un governo modesto come non mai, ma ben determinato a muoversi a senso unico in modo apertamente classista, cioè per favorire i ricchi e prendere dal ceto medio sbeffeggiato in continuazione.
La diagnosi probabilmente è esatta in gran parte, ma la situazione probabilmente è ancora peggiore.
Infatti quello che sta emergendo è che al di là delle amenità di una penosa destra e di una ancora più penosa sinistra i guai strutturali del nostro paese sono talmente gravi da costringere a prendere in considerazione la possibilità che si arrivi al peggio cioè al fallimento dello stato italiano.
Il differenzile fra i rendimenti dei bond italiani e del Bund tedesco si avviano al punto e mezzo, questo significa un giudizion severo della comunità internazionale sulla credibilità dell'Italia, ma anche che parte degli investitori italiani cominciano a pararsi le spalle investendo all'estero invece che in Italia.Se la cosa dovesse allargarsi e alla scadenza dei BOT, BTP etc.la gente non ne ricomprasse, sarebbe semplicemente il fallimento dello stato italiano.
Ma il problema non è solo questo,alcuni commentatori hanno infatti notato che se il tesoro si trovasse nella necessità di soccorrere le principali banche italine come ha dovuto fare il governo americano ,semplicemente non sarebbe in grado di farlo, perchè non avrebbe i mezzi per farlo,dal momento che lo stato italiano ha la palla al piede di un debito pubblico sul 104 % del PIL quando i nostri partner più importanti sono sotto il 60%.
La cifra necessaria infatti, costringerebbe il paese non a discostarsi un poco dal piano di stabilità di Mastrich, cioè dalle regole della Comunità Europea, ma costringerebbe ad uscire dlla Comunità con un debito ad oltre il 200% sul Pil.
A questo punto il cittadino mediamente informato penserebbe che ci sbatterebbero fuori dall'Unione va bene, ma se pure da più poveri in qualche modo ce la caveremmo, come abbiamo fatto nel passato.
Errore.
Non sarebbe così, ma ben peggio di così, perchè il fallimento dello stato italiano trascinerebbe con sè il disfacimento dell'Uninione Europea e della moneta unica. Sarebbe la fine dell'Euro e il ritorno alle monete nazionali, perchè a quel punto questo sarebbe l'interesse di Germania, Francia eccetera.
E allora altro che crisi economica. Si aprirebbe un periodo di instabilità sociale senza precedenti che lascerebbbe aperte tutte le peggiori soluzioni politiche.
Lo scenario è possibile anche se si spera non probabile, ma è da brivido e non sarà male tenerlo in considerazone essendo assolutamente possibile.
E' vero che Grecia, Iralnda e Portogallo ci farebbero compagnia, ma questa è una magra considerazione.
Quello che è veramente irritante è che il governo (e non è questione di destra o di sinistra, prechè anche l'opposizione balbetta)non ci dice nulla della situazione reale.
Ma non hanno paura di cosa succederebbe se gli scontenti si incazzassero tutti insieme, appena capiranno cosa ci aspetta?

martedì 18 novembre 2008

Bioetica - Diagnosi : Cardinali sapientoni - Terapia : lasciamoli soli!


La Chiesa insiste nella presunta difesa della vita di chi si trova in coma irreversibile magari da anni.

Naturalmente glissa sulla domanda quale vita, dal momento che intende vita il semplice respirare magari solo con l'ausilio di macchinari artificiali.

La pura vita vegetativa è considerata vita anche se le attività cerebrali sono piatte.

Furbescamente, avendo abituato la gente a definire mistero quello che la scienza non è ancora arrivata a definire in modo chiaro e definito, invoca anche in queste situazioni un presunto stato di mistero, anche se gli scienziati hanno assodato che le persone ridotte alla vita vegetativa non provano nè alcuna sensazione nè avvertono alcuna coscienza di sé.

Vita a tutti i costi o dignità della vita?
Anche chi non è tenuto in vita dalla presunta volontà di dio per chi crede che esista, ma solo artificialmente da macchinari sempre più complessi.

Vita come bene indisponibile o responsabile diritto alla libertà personale?
La vita umana ha la dignità che ha solo in quanto l'uomo è dotato di libertà personale.

L'attuale posizione intransigente della gerarchia cattolica si fonda sulla consapevolezza dell'ignoranza e della non informazione della massa dei fedeli, assumendo come verità delle affermazioni contraddette da chi si occupa della materia nel mondo scientifico :

- l'alimentazione e l'idratazione forzate artificiali tramite flebolclisi non sarebbero terapie, non sarebbe assimilabile a un farmaco (e allora tra l'altro la sua interruzione non sarebbe assolutamente definibile come eutanasia passiva).

- i pazienti in condizioni di vita vegetativa se privati di alimentazione artificiale soffrirebbero fame e sete in modo orribile (questa è un'affermazione talmente grossolana da squalificare da sola i pomposi cardinali e arcivescovi che ci si avventurano, anche un bambino è in grado di capire che una persona priva di attività cerebrale non prova proprio nulla per definizione).

Perchè sparare affermazioni violente truculenti e grossolane (la privazione dell'alimentazione artificiale sarebbe assassinio) in materie nelle quali gli scienziati che si occupano della materia con ben altra competenza , riconoscono difficile dare definizioni certe trattandosi di situazioni con margini di zone grigie anche per la scienza.

Le affermazioni nette e violente della Chiesa sono largamente non condivise dai fedeli che però son abituati a tacere e a non esprimere il loro dissenso, come fanno da decenni ad esempio in materia di rapporti sessuali.

Ma è proprio questa attitudine a pescare nel torbido che irrita, questa scelta determinata di argomenti e situazioni non ben definite ancora dalla scineza e sulle quali quindi è stata espressa a livello internazionale un'opinione largamente condivisa, ma esistono ancora discussioni e opinioni contrastanti.

Perchè la scelta determinata e ostinata a concentrarsi su questi argomenti coinvolgenti, ma sfumati e ricchi di zone grigie se non per ebrezza del potere.Sembra che la strategia seguita sia questa :pontifichiamo sulla bioetica con affermazioni contrarie al senso comune, tanto se su questa materia discutono ancora gli scenziati, figuriamoci cosa ci capisce la gente. Così se la gente riconoscerà la nostra autorità su argomenti così contrari al buon senso ci seguirà su tutto.

Gruppi non trascurabili di cattolici organizzati esprimono però apertamente il loro dissenso evidenziando il fatto che sia altamente imprudente declamare precetti assurdi in materie altamente controverse e poco chiare basandosi sul principio che la verità viene prima della dottrina dogmatica.

Il fondatore della loro religione si espresse chiaramente in tutt'altra direzione, non per la ricerca del potere, non per formulare dogmi, ma per testimoniare l'amore per il prossimo specie il prossimo più tribolato per migliorargli la qualità della vita. Ma chi se ne frega più di cosa ha detto veramente il personaggio storico Gesù Cristo.

Ma non basta,il peggio nelle sparate della gerarchia cattolica è che pretendono che le loro arrischiate affermazioni vengano immediatamente tradotte in legge dal Parlamento italiano sottomettendovi tutti quelli che la pensano diversamente e che secondo i sondaggi sono costantemente di parere opposto al loro in grande maggioranza.

Non è stato minimamente acquisito da parte di codesta casta il principio più elementare sul quale si basano le moderne democrazie e cioè innanzi tutto che le maggioranze vanno rispettate, ma che in ogni caso su questioni di interesse etico vanno ricercati compromessi condivisi e non sono ammessi diktat dottrinali nè i così detti principi non negoziabili e simili amenità che occorre metterselo bene in testa non hanno diritto di cittadinanza nel mondo moderno, perchè sono le basi della convivenza civile.

E allora diciamola tutta e chiara : il relativismo è la base della convivenza civile anche se Ratzinger non la vuole capire, millenni di storia lo dimostrano : quando compare uno che pretende di avere il monopolio della verità si fanno le guerre e le peggiori iniquità perchè chi pretende di avere il monopolio della verità la vuole invariabilmente imporre agli altri.
La gente sarebbe bene che cominciasse a capire che questa casta che pretende di avere il monopolio della verità e dell'etica è l'erede di tutti i totalitarismi e che se la si lascia fare con tutti i suoi sorrisi e ostentazioni di compassione caritatevole per il prossimo inevitabilmente a a quelli ci riporterebbe se le lasciamo il potere culturale e morale.
Nella stessa Chiesa cattolica esistono gruppi organizzati, teologi e autorevoli esponenti che la pensano in modo del tutto difforme dalla gerarchia. La maggior parte dei fedeli lo stesso,come si è già detto, ma il dissenso nella Chiesa Cattolica viene sempre trattato come ai tempi di Lutero.

Ma perchè dare credito a costoro di una autorevolezza stima e rispetto che proprio non meritano?

Perchè quando questi cardinali ,arcivescovi, teologi di università vaticane pontificano contraddicendo le acquisizioni scientifiche in materia accettate in tutto il mondo, salvo che in Vaticano ,in Italia non scatta come dovrebbe la molla del discredito e della commiserazione che scatta invece quando le caste di altre religioni arrischiano affermazioni altrettanto penose ?
La Fratellanza Musulmana in Egitto ha costretto quell'ordine dei medici a proclamare che non sono leciti trapianti fra musulmani e non musulmani.

In Israele i rabbini ultraortodossi non risparmiano altrettanto oscene ingerenze nella gestione della sanità.

Tutti i fondamentalismi sono uguali e non hanno nulla di buono da dare all'uomo se non fargli ripetere i disastri già fatti nella storia.