Ecco due libri che
consiglio caldamente di leggere ai lettori di questo blog, perché la
loro lettura consente di prendere due piccioni con una fava.
Prima di
tutto aiuteranno a capire cos’è veramente una delle due gambe del
governo giallo-verde e per capire intendo veramente fare
l’operazione di seguire una analisi fortemente documentata per
entrare nei meccanismi di una forza politica radicalmente nuova.
Ebbene sì ci siamo
abituati a seguire la politica con atteggiamenti “di pancia”,
questo mi fa paura, quell’altro mi è simpatico, poi questo dice
proprio quello che penso io o meglio conferma in pieno i miei
pregiudizi e quindi mi da sicurezza.
Di quell’altro ne
parla bene il prete, il mio capo e il mio amico del cuore e il mio
nipotino ed è importante cosa ne pensano i giovani.
E via di questo
passo.
Non siamo più
abituati a lasciare perdere veloci sensazioni di pancia per dedicare
invece il tempo dovuto per studiare.
Cosa noiosa,
faticosa che richiede tempo ed impegno.
Lo capisco benissimo
che i magri risultati che da questa classe politica ci inducano a
chiederci se vale veramente la pena di dedicare o “perdere”
tempo per studiare le loro malefatte.
Ma nel caso
specifico sarebbe il caso di pensarci sopra, perché questo tipo di
studio consentirebbe a chi decide di perderci un po di tempo, come si
diceva sopra, di prendere appunto due piccioni con una fava, nel
senso che se si studia cosa è il Movimento 5 Stelle con i due libri
di Icoboni,
si porta
contemporaneamente a casa una conoscenza
non superficiale di un mondo nuovo e sconosciuto a quasi tutti, il
modo delle dell’ e-commerce, applicato alla politica con tecniche
raffinatissime e di non facilissima comprensione.
Molti di noi usando
da tempo più o meno abbondantemente i “social” e quindi hanno
intuito la forza tremenda di questi mezzi per manipolare i sentimenti
e le azioni altrui.
Pochi però,
probabilmente molto pochi hanno dedicato tempo per cercare di capire
veramente di cosa si tratta, anche perché il contenuto tecnico dei
questi apparati informatici non è proprio di comprensione
elementare.
Ecco allora il
vantaggio di questi due libri di buon giornalismo d’inchiesta che
consentono a chi non si sarebbe mai messo a leggere un barboso ed
esoterico libro di tecniche informatiche, di acquisire le nozioni di
base senza nemmeno accorgersene.
Perché ho
fatto questa lunga premessa? perché la tesi fondamentale dei due
libri è sconcertante e scioccante, ridotta all’osso è questa : il
Mov. 5 Stelle è appunto come dice il titolo del primo libro un
esperimento fatto da un informatico ,Casaleggio padre, al quale la
politica non importava nulla, ma voleva sperimentare a freddo l’uso
delle tecniche informatiche della rete per analizzare e poi
incanalare il consenso, verso obiettivi politici.
Iacoboni
impietosamente dice e ribadisce che l’interesse del fondatore era
la forma, la struttura, il mezzo e non il contenuto.
Riflettiamoci
un momento perché questo assunto è fondamentale ed ha conseguenze
dirompenti, perché, detto in poche parole, se le cose stanno così,
ed assicuro che il libro è ben documentato (anche perché l’autore
si è tutelato così per evitare querele) il parto che ha generato la
forza politica che è tuttora il maggior partito in Parlamento, con
la democrazia rappresentativa e la sua storia ha poco o nulla da
spartire.
A questo punto viene
da ridere a pensare che nel dibattito politico corrente il presunto
fascistone di turno, che viene additato al pubblico ludibrio sarebbe
Matteo Salvini, mentre il mite e composto DiMaio viene indicato dai
politologi dei maggiori giornali italiani come il vero erede degli
ideali della sinistra.
Se si verifica un
tale ribaltamento di idee , rispetto a quello che in base ai due
libri dei quali stiamo parlando sarebbe la realtà , ribaltamento
portato avanti da commentatori spesso accreditati da titoli
accademici , significa come minimo, che una cosa è parlare di
“social” per fare vedere che si è aggiornati e acculturati e
tutta un’altra cosa è aver studiato le nuove tecnologie di rete
abbastanza da comprendere in che mondo veramente viviamo e come vanno
le cose in politica oggi.
Personalmente
avevo sentito parlare di “profilazione” anni fa leggendo gli
avvincenti trillers di Michael Connelly che descrivono
le avventure del detective Bosh, che appunto si distingueva
dai colleghi poliziotti del Los Angeles Police Dipartment ,per il
fatto di essere un “profiler”, cioè uno che tentava di risolvere
i casi impossibili, quelli nei quali non si trovavano né il
colpevole né le prove, usando la tecnica della profilazione
psicologica ,attraverso la quale si studia attentamente la
personalità di chi ha commesso il fatto nei suoi vari aspetti, per
poi indirizzare le indagini su persone che abbiano quelle
caratteristiche specifiche.
Ebbene, apprendiamo
anche dai libri di Iacoboni che la profilazione oggi è una tecnica
entrata nell’uso quotidiano dell’e-commerce, cioè per farla
breve, chi di noi non compra su Amazon ? e per farlo fa prima
ricerche su quel sito per vedere come sono fatti e cosa costano i
nostri oggetti del desiderio?
Ecco fatto,
compiendo quelle azioni apparentemente innocenti, non solo ci
facciamo schedare, ma nei moderi schedari che sono server in
California o chissà dove, non solo ci sono i nostri dati anagrafici,
rilevabili dal nostro indirizzo internet ,ma c’è tutto quello che
si può ricavare dalla nostra attività su quel sito ,che rivela
interessi, tendenze eccetera.
Ma non è finita
perché poi la quasi totalità di noi si muove anche su Facebook o
social analoghi dove ha il suo profilo che già ha molto da dire,
racconta le sue cose, elenca i propri amici, parla delle proprie
vicende e dei propri interessi, consente di far conoscere chi sono i
propri contatti.
Ancora per farla breve, i tecnici informatici sono in grado di
assemblare i dati che compaiono nei nostri vari social in modo da
costruire intorno a noi un profilo più dettagliato di quello che
conosce nostra moglie o marito o addirittura conosciamo noi stessi.
Sulla base di questo
profilo dettagliatissimo ci vengono inviate proposte commerciali
continue mirate sui nostri interessi.
Sappiamo tutti che
questo tipo di tecnica è arrivata a una tale raffinatezza da
consentire alle ditte produttrici di solleticare le nostre
preferenze, che conoscono bene, in modo da proporci o imporci con
tecniche psicologiche subliminali di comprare cose la cui utilità
semplicemente non esiste.
Non è bello, ma è
così.
Immaginiamoci se a
qualcuno viene in mente, come è successo ed è l’argomento di cui
stiamo parlando, di applicare queste tecniche alla scelte politiche.
Si può fare ed a
quanto pare si è fatto in modo senza scrupoli, mirando in modo
asettico e senza alcuna partecipazione emotiva o ideologica tirando
fuori, secondo Iacoboni, il Movimento 5 Stelle.
Per passare
dall’ e-commerce alla politica occorre aggiungere nel calderone di
Mago Merlino altri ingredienti a volte molto più piccanti.
La
profilazione rimane, affiancata dal “big data analitical” ,cioè
per quanto interessa qui, dalla capacità di mettere insieme elenchi
di elettori, divisi oltre che per le tradizionali tipologie
statistiche (sesso, età, professione, luogo di residenza) per
preferenze politiche in base alle sensibilità ai vari problemi
(immigrati, tasse, grandi opere, ambiente ecc.).
Mettere le mani su
elenchi divisi in modo sempre più raffinato, consente di fare
proposte politiche assolutamente mirate e quindi estremamente
appetibili.
Cioè se io sono una
forza politica e voglio mettermi in contatto con tè per indurti a
seguirmi che faccio?
Prima di tutto ti
solletico la pancia, cioè ti dico esattamente le cose che so sulla
base della miniera di dati che mi sono procurato, che tu ami di
sentirti dire, cioè calco la mano sui tuoi pregiudizi, anzi in base
a quelli ti anticipo e tendo un po a sbragare, facendoti apparire
realizzabile quello che tu avresti desiderato, ma non osavi proporti.
Tanto a me di
ideologie , di valori o di storie passate non me ne importa un
cavolo, io ti uso come si fa sui social e quindi l’unica cosa che
mi interessa di tè è che tu mi dia un like e meglio ancora se
clicchi su un video.
Sgradevoli e
lontanissime queste cose da quello che il buon Toqueville intendeva
come democrazia liberale , ma ancora più sgradevole è l’aspetto
che non si dice o perché semplicemente non si conosce, o perché si
pensa che non stia bene dirlo ed è
il fatto che
queste pure elementari operazioni (clic, like, play su un video sono
cose monetizzabili e monetizzate, nel senso elementare della parola,
cioè che chi li usa ci campa e ci lucra
sopra alla nostra ignara salute.
Molti ingenuamente
si scandalizzano o fanno finta di scandalizzarsi del fatto che
esponenti di forze politiche di questo tipo si contraddicono spesso e
volentieri.
Ma in base a quanto
abbiamo detto sopra la logica di questi movimenti consistenti in
scheletri di tecniche digitali quel che conta è il mezzo e la sua
sopravvivenza , perché fra l’altro consente di fare soldi, e non
il fine (che non c’è) e quindi dire oggi bianco e domani nero, non
è una contraddizione, perché non esistono principi da contraddire.
Quindi
profilatura, mani su enormi data base e loro analisi, visualizzazione
costante e schedatura di tutte le nostre mosse sui social , e poi
,come dicevamo, nel calderone di Mago Merlino occorre aggiungere un
bel po’ di spezie molto piccanti, perché la brodaglia diventi
sempre più appetibile ed allora ecco arrivare strumenti adatti alla
lotta politica : meme; trolls; bot; fake.
Non vi spiego cosa
sono se no non sareste spronati a leggere i libri che vi indico.
Sono sistemi per
tentare di distruggere gli avversari con notizie inventate, ma appena
verosimili, come quando nel corso delle elezioni americane sono
comparse insistenti notizie su un giro di bar che avrebbero fatto
capo alla Clinton, dove sarebbe successo di tutto da droga sesso
eccetera.
Iacoboni cita in
Italia una violentissima campagna che ha colpito Renzi e i renziani
durante la campagna per il referendum costituzionale.
Sono solo esempi, ma
sono purtroppo il pane quotidiano sui social da diverso tempo, dato
che da noi siamo sempre in campagna elettorale.
Iacoboni però
va oltre e picchia veramente duro quando descrive e documenta il
ruolo di personaggi della destra o ultra destra americana e inglese
che starebbero dietro a campagne organizzate di odio, che sarebbero
dietro all’attività sul web sia dei 5Stelle che della Lega.
Idem come
sopra relativamente alla presunta presenza di organizzazioni
riconducibili alla Russia di Putin.
I due libri sono
molto dettagliati su questi assunti.
Non mi dilungo, ma
voglio solo sottolineare un’altra tesi che Iacoboni vuole
dimostrare che è questa : dietro i 5Stelle e alla Lega ci sarebbero
fin dal sorgere del Movimento medesimi personaggi, organizzazioni e
finanziatori che fanno capo senza ombra di dubbio alla destra ,spesso
estrema e quindi pensare ai 5Stelle come a una costola nascosta della
sinistra non avrebbe il minimo fondamento.
Tutto qui, questi
libri non dicono niente di simpatico, ma costituiscono una lettura
estremamente istruttiva.
Come sempre
personalmente sono convinto che nulla vada preso come oro colato, ma
che tutto invece vada sottoposto a una lettura critica e quindi anche
le tesi di Iacoboni pur documentate e in parte difficilmente
contestabili, potrebbero fuorviare se non si tiene conto che qui
ormai tutto va velocissimo e che quindi altri e nuovi fattori possono
cambiare la realtà di 5Stelle e di Lega.
Ma la sostanza
rimane ,anche se non è piacevole.
E sopratutto
rimangono le tecniche informatiche sulle reti e qui bisogna che la
gente sia messa maggiormente al corrente di quanto conta quello che
fanno sui social e sia finalmente tutelata per quanto possibile.
Indipendentemente da
come la si pensa in campo politico su questi argomenti i due libri di
Iacoboni sono una lettura di grande utilità.
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