E’ stato anche tradotto col
titolo : nel nome della croce. La distruzione cristiana del mondo
classico.
Sarà un libro polemico e poco
ortodosso.
In qualche punto l'autrice si
sarà anche fatta prendere la mano dalla voglia di sostenere la sua
tesi, facendo storcere il naso a qualche più misurato accademico del
settore.
Però obiettivamente
l'accurata bibliografia contenuta nelle note e poi a corredo del
libro, sta a testimoniare il fatto che l'autrice ha fatto un lavoro
serio e complessivamente documentato a dovere.
Ciò non ostante la lettura di
questo lavoro lascia alquanto scioccati e non poco arrabbiati con noi
stessi.
Perchè qui in Italia più o
meno tutti siamo di cultura cristiana cattolica e questo libro
lancia senza ombra di eqiuivoco al cattolicesimo l'accusa di avere
volutamente distrutto la cultura classica per imporre i propri dogmi.
Proprio perchè siamo tutti di
cultura cristiana all'affermazione di cui sopra sorge immediata una
vocina nel nostro data base culturale che ribatte : ma come : se
tutti sappiamo che sono stati gli scriptoria dei monaci medioevali a
riportare a noi la cultura classica, cosa dice quest'autrice?
Quest'autrice dice non nega
affatto che un grande patrimonio che rientra in quello che intendiamo
come cultura classica ci sia arrivato materialmente tramite l'opera
degli scriptoria dei monaci medioevali.
Dice un'altra cosa che però è
parecchio indigesta, perchè
sostanzialmente questa
cosa la
ignoravamo per la precisa ragione che una organizzazione potente come
la chiesa cattolica ha voluto farcela ignorare, per non essere messa
in ulteriore difficoltà, dato che oggi non se la passa molto bene.
La
Nexey
dice in sostanza che i monaci medioevali ci hanno fatto arrivare solo
la parte della cultura classica che hanno voluto, distruggendo di
fatto la possibilità di tramandare ai posteri tutto il resto, che
ovviamente consideravano in contrasto con la loro costruzione
dogmatica.
Per apprendere in modo
obiettivo come funzionava il procedimento dei "copisti"
medievali invito caldamente il lettore a leggere "Misquoting
Jesus" di Bart Ehrman, tradotto in Italiano ricercando come
sempre un titolo effetto con :Gesù non l'ha mai
detto,Millecinquecento anni di errori e manipolazioni nella
traduzione dei Vangeli.
Tanto per capire di che cosa
si parla, se uno vuole capire.
Quanto abbiamo detto sopra
riguarda i testi.
Il resto del libro della
Nixey, è dedicato alla distruzione sistematica da parte dei
cristiani anche dei templi, statute, dipinti, mosaici appartenenti
alle religioni greca e romana.
Un patrimonio immenso.
Capisco che il lettore che non
abbia una specifica conoscenza degli avvenimenti relativi agli anni
della nascita ed espansione a macchia d'olio del cristianesimo,
diffcilmente sarebbe attratto dalle opere degli specialisti
sull’argomento,
ma prorpio perchè
parliamo di cose che quasi tutti ignoriamo e che quindi vorremmo
chiarirci, potremmo
soddisfare il nostro
interesse magari leggendo un’opera
divulgativa dedicata
alla vicenda di Ippazia come
per esempio l'Ipazia di Silvia Ronkey.
Però ecco sarà scioccante
apprendere per esempio che cose che ci sono state appiccicate nel
cervello fin dal catechismo quando eravamo bambini come la
narrazzione delle terribili persecuzioni dei cristiani che hanno
fabbricato schiere di martiri sono non del tutto false, ma largamente
esagerate perchè nella realtà storica furono enormemente inferiori
alle persecuzioni operate pochi decenni dopo dai cristiani medesimi
contro tutti coloro che osavano ancora praticare anche in privato le
vecchie religioni o anche solo praticare la conoscenza e le scuole
di filosofia questi sono fatti ben conosciuti dagli storici ma
larghissimamemente ignorati dalla gente.
Persecuzioni cristiane feroci
e generalizzate a seguito degli editti degli imperatori ormai
cristiani delle quali l’educazione cattolica tace per nascondere
sotto il tappeto, lo sporco che oggidì non si può più nascondere.
La macchina propagandistica
del cattolicesimo istituzionale passava e passa come uno
schiacciasassi sopra a tutto quello che crea "turbamento fra i
fedeli", anche se come è noto la potenza di quella macchina si
è oggi fortemente indebolita.
In altre parole queste cose
certo non vengono raccontate nella incredibile ancora esistente
"spiegazione del Vangelo della domenica" che si pratica in
tutte le chiese.
Anche se per la verità,
qualche raro prete rende giustizia alla propria intelligenza ed a
quella dei suoi fedeli invitandoli a leggere, a documentarsi e a non
pensare che il cristianesimo sia un minestrone preparato una volta
per tutte che necessita solo di essere riscaldato di tanto in tanto.
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