La serie degli infortuni nei quali è incorso il papa è talmente fitta da essere diventata imbarazzante per un personaggio di tale rango che per di più in Italia è sovraesposto mediaticamente.
É inevitabile chiedersi quanto ci ha messo di suo e quanto invece c'entrano le trame della Curia per fargli fare figuracce.
In entrambi i casi però il personaggio ne esce molto male.
Alcuni vaticanisti sostengono che per chi lo conosce veramente la cosa non sorprende perchè Ratzinger sarebbe del tutto incapace di occuparsi direttamente di cose che esulano dai suoi interessi di studio ai quali dedica almeno mezza giornata, lasciando solo l'altra metà al governo della Chiesa che però consisterebbe solo nell'approvare quanto proposto dai capi dei dicasteri di curia.
Ne deriverebbe che la curia e la chiesa sarebbero sgovernate, da qui la serie degli infortuni che sarebbero quindi dovuti più che a un suo radicalismo conservatore ,dal fatto che le questioni sulle quali interviene non le ha esaminate direttamente.
Qualche collaboratore più o meno di alto rango sarà incapace o inadatto al ruolo, qualcun altro si muoverà volutamente per fargli fare figuracce seguendo trame di palazzo, non dimentichiamoci ,che ci troviamo in uno dei pochi regimi rimasti al mondo di monarchia assoluta, dove queste cose accadono normalmente.
Ma allora se il personaggio non ha capacità di governo, perchè ha accettato ed a quanto pare ha cercato la carica ,a questo punto si può dire ,offertagli a suo tempo con decisione infelice e poco ponderata dal sacro collegio?
Il momento è delicato e lo stesso Ratzinger lo sa, prova ne sia il famoso discorso pervaso di cupo pessimismo sulla barca di Pietro in balia delle onde che ha fatto da Cardinale appena prima del Conclave che lo ha eletto.
Ratzinger sa benissimo che nei paesi che contano la chiesa cattolica non ha più peso, è in una situazione di ininfluenza, di irrilevanza.
Però quello che sta combinando col suo pontificato ormai porta l'istituzione dalla ininfluenza al rischio del ridicolo.
Gli infortuni, chiamiamoli così, vediamo di ricordarli :
1)sono cominciati a Regensburg, quando ignorando il fatto di non essere in un salotto di intellettuali a porte chiuse, ma di essere sotto i riflettori di tutto il mondo ha fatto una infelicissima citazione secondo la quale l'Islam sarebbe per sua natura fomentatore di guerra mandando a monte così il lavoro della commissione di dialogo aperta con l'Islam (poi per rimediare entrò addirittura per la prima volta a pregare in una moschea in Turchia).
2)dopo Regensburg, Auschwizt quando si recò in visita la famoso lager e minimizzò in modo assurdo le responsabilità dei cattolici e del popolo tedesco di allora imputando le responsabilità del nazismo a pochi pazzi isolati, sapendo benissimo che gli storici hanno dimostrato il contrario.
3)poi la vicenda della messa in latino fatta passare quasi per il permesso di riproporre forme liturgiche estetiche desuete a favore di fedeli sentimentali e legati al tempo che fù, quando invece si capì dopo che era un passo concordato con i lefebriani per il loro ritorno all'ovile creando comunque uno strappo con l'eredità del Concilio Vaticano II.
4)quindi l'incredibile vicenda dell'oremus per la conversione degli ebrei che mandò a monte la stessa credibilità di chi trattava per il dialogo con gli ebrei e contraddiceva palesemente le posizioni assunte dal Concilio Vaticano in materia.
5)poi la prefazione indecentemente laudativa per un papa a un modesto libro di un ancora più modesto studioso come Marcello Pera con la quale se presa alla lettera si sarebbe chiusa per sempre la porta al dialogo con le altre religioni annullando decenni di lavoro.
6)venne poi l'impuntatura sulla lapide che cita Pio XII come uno che non fece nulla per evitare l'olocausto degli ebrei posta in Israele nello Yad Vashem, insistendo a difendere l'indifendibile.
7)l'annullamento della scomunica ai vescovi lefebriani compreso il negazionista Richard Williamson, mentre veniva preparato il viaggio del papa in Israele.
8)la progettata nomina a Vescovo ausiliare di Linz di Gherard Wagner, prelato ultraconservatore,che ha suscitato l'aperta rivolta di migliaia di fedeli che hanno chiesto addirittura le dimissioni del papa, hanno fatto intervenire duramente la conferenza episcopale austriaca ed hanno fatto fare marcia indietro al Vaticano.
9)la incomprensibile durezza con la quale si è dichiarato che il tema dell'ordinazione delle donne non è nemmeno aperto a una discussione, argomento questo che in Italia è passato sotto silenzio ma che ha suscitato forti reazioni negli altri paesi.
10)ed infine l'ultima affermazione secondo la quale il preservativo non solo non serve, ma addirittura peggiora la situazione con reazioni ufficiali di governi e organizzazioni internazionali, tanto per cambiare esclusa l'Italia.
Chissà perchè queste esternazioni è andato furbescamente a farle nell'Africa più mal ridotta e non le ha fatte quando ha visitato il cristiano ed emergente Brasile, nel quel si è praticata una ben più vasta e riuscita campagna di alfabetizzazione sessuale con larga distribuzione di preservativi.
Si noti che a commento di questo ultimo episodio uno dei più importanti e prestigiosi giornali internazionali il Washington Post del 19 marzo ha pubblicato un articolo dal titolo :”costringere il papa alle dimissioni”giudicandolo indegno della carica e fautore di dottrine immorali.
In Francia un sondaggio di opinione pubblicato dal Figaro segnala che l'approvazione di Papa Ratzinger presso i cattolici di quel paese è scesa in soli sei mesi (dal suo viaggio in Francia nel settembre 2008)dall'81% al 29%.
E' inutile nascondere il fatto che a questo punto il trono traballa.
Non basteranno bagni di folle africane a oscurare i problemi sul tappeto, tanto più che questo uomo proprio se le va a cercare, pensate quale magnifico scenario per un altra clamorosa gaffe sarà il prossimo viaggio in Israele, dove i giornali locali riferiscono che non hanno ancora capito cosa ci andrà a fare il papa da loro nel momento meno adatto.
Si noti un'altra cosa, che in Vaticano e in Italia ad ognuno degli infortuni sopra citati gli organi di stampa clericali e simpatizzanti si sono esercitati in penose difese arrampicandosi sui vetri per dimostrare che due più due fa cinque, ma in ognuno dei casi citati il papa o si è scusato o si è contraddetto, confermando così che le cavolate erano realmente cavolate.
Con questo però si è dimostrato anche un'altro assunto importante e cioè che criticare pubblicamente il papa quando dice cose sbagliate o inopportune è altamente utile per migliorare l'immagine della chiesa e questa purtroppo è un'idea,che è evidente ma che in Italia non passa ancora.
Il papa si corregge, il papa a volte addirittura chiede scusa, a volte scarica sui collaboratori e va bene.
Però sta diventando imbarazzante la velocità e l'indifferenza con le quali in Vaticano fanno il giro di valzer.
E questo a mio parere è l'aspetto più preoccupante : la prontezza con la quale si passa da una posizione all'altra, da parte di chi si era presentato come il nemico numero uno del relativismo, perchè allora viene il sospetto, ci crede in quello che si dice o si parla solo per far politica,non per fare chiesa?
Dopo l'ultimo infortunio sui lefebrani il papa ha scritto ai vescovi del mondo una lettera che avrebbe potuto essere tranquillamente firmata da Martini o da Mancuso, cioè dagli esponenti del pensiero teologico opposto al suo.
Ma non basta perchè questo non è un episodio isolato se si è fatto caso che uno dei principali esponenti della gerarchia dell'ala più conservatrice l'aulico Fisichella ha scritto sull'Osservatore romano una feroce sconfessione del vescovo brasiliano, che ha scomunicato quella povera bambina che ha abortito il figlio della violenza praticatole dal patrigno, sconfessione che ancora avrebbe potuto essere firmata da Martini o da Mancuso cioè da chi da sempre pratica la teologia opposta alla sua.
Ed allora ancora si ripropone la domanda, ma questa gerarchia cattolica è formata da sacerdoti seguaci del Gesù che predicava il discorso della montagna e soffriva dei problemi degli altri o da scaltri politicanti preoccupati di altro?
Questa gente ha un minimo di rispetto per i fedeli che in buona fede credono di vedere in loro i seguaci di Gesù?
Questi signori sono gli stessi che pochi giorni fa davano dell'assassino o permettevano che uomini di chiesa dessero dell'assassino a Peppino Englaro.
Non avete notato che sul fronte opposto anche se sarebbe stato facilissimo snocciolare le cifre per dimostrare quanto è poco responsabile l'affermazione del papa sull'efficacia dei preservativi,però nessuno gli ha dato dell'assassino per i morti di Aids che una tale affermazione può provocare?
Perchè? Perchè nel camapo laico colto e non sgradevolmente anticlericale alla Odifreddi si continua giustamente ad avere rispetto per quello che di buono ha dato e può ancora dare la cultura cattolica.
In questo campo è realisticamente chiaro che l'Italiano medio di oggi se non avesse per riferimento la chiesa nel suo pluralismo, non si volgerebbe a Seneca,Platone o alla scienza, ma al nullismo culturale della televisione.
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