venerdì 22 maggio 2009
Prima : Papa Wojtyla santo subito! Poi : Contrordine fedeli, non era poi così santo!
La preoccupante caduta continua e progressiva del pontificato di Papa Ratzinger deve aver convinto l'Opus Dei e una parte dei potentati vaticani della necessità di accorrere in suo sostegno, non per fare un piacere a lui personalmente, ma per evitare che la sua caduta si porti dietro il Papato e la Chiesa Cattolica e quindi anche il loro potere.
E' esagerato parlare di caduta? Per niente dopo che la stampa internazionale ha archiviato i sette e più scivoloni occorsi a questo Papa, che sembra destinato ad essere l'agnello sacrificale forse di una crisi epocale della istituzione che rappresenta.
La cadenza con la quale riesce a fare danni è impressionante.
Il recente viaggio in Israele è l'ultimo pasticcio in ordine di tempo ma non sarà sicuramente l'ultimo, sembra che vada a cercarsele con poco cosciente determinazione.
Ma neanche il più oscuro burocrate della Segreteria di Stato avrebbe potuto imbastire senza accorgersene la scemenza di combinare una visita ufficiale nella regione più calda del mondo nella data che coincide con la festa nazionale di Israele e quindi specularmente con la data che il mondo arabo palestinese chiama della “fitna” della catastrofe perché per loro rappresenta la perdita delle loro terre.
La appena cortesia con la quale il Papa è stato accolto dal governo israeliano era dovuta unicamente al calcolo che la visita medesima avrebbe rafforzato il flusso dei pellegrinaggi cattolici con conseguenti introiti per gli operatori turistici israeliani e palestinesi. Il neo-ministro degli esteri Lieberman lo ha dichiarato apertamente.
Tutto qui, il capo della cattolicità che va nei luoghi del fondatore della sua religione a fare quello che viene percepito dai suoi ospiti come uno spot turistico, riesce a peggiorare la diffidenza del rabbinato nei suoi confronti parlando di milioni di morti nella Shoà, ma pudicamente evitando di pronunciarne il numero in modo da rinfocolare la polemica sul negazionismo e non mette un piede a Gaza riuscendo a scontentare anche l'altra parte, quella palestinese.
Ma che c'è andato a fare si sono chiesti i giornali Israeliani senza saper trovare una risposta.
Ma veniamo a Wojtyla che pare proprio sia stato chiamato a fare le spese di questa spiacevole situazione del suo successore.
La cannonata arriva dalla prima penna italiana dell'Opus Dei, il prode Vittorio Messori.
Messori deve a papa Wojtyla quasi tutta la sua fama essendo stato coautore di un libro proprio con Papa Wojtyla, fatto questo decisamente inusuale.
Per questa ragione appare ancora più sorprendente l'intervento dello stesso sul Corriere del 20 aprile scorso con il quale tesse l'elogio del Papa regnante sottolineando con puntiglio i numerosi punti tutt'altro che marginali di divergenza fra lo stesso e il suo predecessore, andando giù abbastanza piatto.
In perfetto stile clerical - opus deista, Messori scrive :”La leale amicizia fra i due, divenuta presto affetto non impedì la perplessità del Cardinale (Ratziger) per alcune iniziative come le parate sincretiste di Assisi, le richieste di scuse per per le colpe dei morti, la moltiplicazione di viaggi a spese del governo quotidiano della Chiesa, l'eccesso di beatificazioni e canonizzazioni, la spettacolarizzazione dei di momenti religiosi, magari con rockstar sul palco papale e la scelta dei paramenti liturgici secondo le indicazioni dei registi televisivi”.
Contemporaneamente si viene a sapere, ovviamente perché qualcuno ha voluto farlo sapere alla stampa, che la causa di beatificazione di Papa Wojtyla langue, perché?
Perchè i personaggi più importanti dal Segreterio di Stato dell'epoca al Segretario del Papa, l'allora famoso Don Stanislao si rifiutano di andare a testimoniare o di aprire gli archivi dei carteggi di Wojtyla (che tra l'altro nel testamento ordinava di bruciare ma che il fedele Stanislao si è rifiutato di fare) , ma attenzione qui c'è “in cauda venenum” come è tipico dello stile curial – vaticano, si rifiuterebbero di testimoniare per non compromettere altre persone e lo stesso Wojtyla e si lascia intravvedere storie legate al fiume di denaro raccolto in Vaticano per andare a Solidarnosh danaro raccolto ovviamente in modo non molto ortodosso o comunque distolto dai fini per i quali era stato raccolto e peggio ancora rapporti con la polizia segreta polacca e sovietica che non si vorrebbero divulgare.
Ce n'è abbastanza per minare l'immagine di Wojtyla, ma non è finita.
Il settimanale di punta della corazzata mediatica Mediaset-Mondadori di casa Berlusconi, Panorama, in curiosa concomitanza con i primi espliciti attacchi delle gerarchie cattoliche al Governo in carica su immigrazione e veline,divorzio del capo etc pubblica un reportage pesantissimo di un suo redattore che ha appena dato alle stampe il libro di giornalismo- inchiesta intitolato “Vaticano S.P.A.”, basato su carte dell'archivio segreto di Mons Dardozzi, Consigliere del Segretario di Stato per la gestione dello IOR, la banca vaticana per vent'anni.
L'articolo è corredato da fotocopie di alcuni documenti fra i quali una comunicazione al Papa del presidente dello IOR che gli metteva a disposizione 72,5 miliardi di lire italiane da disporre a suo arbitrio.
E poi vai a parlare di Chiesa dei poveri !
L'articolo citato narra vicende molto peggiori dal transito per il Vaticano di tangenti di Tangentopoli, a soldi sottratti dalle somme che i fedeli lasciavano per le messe di suffragio dei defunti, da depositi delle suore che lavoravano nei manicomi, conti correnti criptati di imprenditori finiti in tangentopoli e di politici a cominciare da Andreotti.
Perché dare in pasto alla gente tutto questo orrore?
Come parte della campagna per l'insabbiamento di Wojtyla finalizzata a dare una ciambella di salvataggio a Papa Ratzinger prima di tutto data la consecuzio temporum.
Secondariamente come avvertimento diretto e brutale del Berlusca al Vaticano : attenzione che se mi volete affondare non andrò a bagno solo io!
Forse anche al Berlusca sono venute all'orecchio le voci che in Segreteria di Stato l'aria è cambiata nei suoi confronti tanto che alcuni movimenti di peso come Sant'Egidio sarebbero stati incoraggiati a perseguire il progetto : “tutti i cattolici da Casini che si unirà poi con Rutelli”riformando la DC,Berlusconi non è più affidabile, ma non ditelo a nessuno, è un segreto!
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento