Chiunque conosca l’ abc del trattamento dei rifiuti, cioè tutti noi , perché tutti noi dobbiamo esibirci nel rito quotidiano di portare la nostra spazzatura negli appositi cassonetti, sa che tutto il sistema si basa sulla separazione dell’umido dagli imballaggi.
Questo è il minimo per realizzare la così detta “raccolta differenziata”, però è un minimo che riduce la quantità di rifiuti da “sversare” in discarica fra il 60 e l’80 per cento del totale dei rifiuti, per la semplice ragione che gli imballaggi non si bruciano ma si riciclano con appositi processi economicamente vantaggiosi per la comunità.
Oddio nei paesi più evoluti in (vedasi Amburgo o i paesi nordici) in discarica non ci va più nulla perché anche l’umido viene usato non per essere bruciato negli inceneritori, ma per trarne combustibili alternativi.
Ma rimaniamo coi piedi per terra.
Per capire cosa succede a Napoli e quale indegna commedia politici corrotti o solo incapaci o corrotti e incapaci insieme stiano recitando a Napoli da qualche decennio bisogna partire obbligatoriamente da qui.
A Napoli va praticamente tutto in discarica perché le lobby monopolistiche che controllano le discariche e gli inceneritori hanno coalizzato i loro privati interessi per impedire la raccolta differenziata che ridurrebbe drasticamente il loro business.
Tutto qui.
Per risolvere il problema di Napoli non servono né san Gennaro né san Bertolaso, serve fare quello che si fa dappertutto nel mondo moderno e che noi tutti facciamo da decenni cioè mettere l’umido (meglio da solo o accompagnato il meno possibile) in un cassonetto e gli imballaggi (cioè carta e plastica) da un’altra parte (meglio se ognuno in un apposito cassonetto) il vetro in un’altra ancora.
Ma dove si è rimasti all’età della pietra e si mette tutto in un solo cassonetto .l’essenziale è almeno separare la raccolta dell’umido da quella degli imballaggi (che vengono calcolati nel 60 % del totale dei rifiuti).
Che significa tutto questo ? Significa che occorre cominciare dal posizionare cassonetti separati e per raccoglierli con due circuiti diversi e non dalle discariche, non dalle discariche che mescolando umido e imballaggi son comunque fonte di odori nauseabondi e della diffusione delle peggiori malattie.
Quando si faranno le dovute indagini epidemiologiche qualcuno dovrà pure rispondere delle orribili malattie che ha causato lo sversamento di veleni di ogni genere per alcuni dei terreni più fertili d’Italia.
Mettere la spazzatura sotto il tappeto del salotto non serve a nulla.
Degli esperti hanno sostenuto che basterebbe una ordinanza amministrativa per autorizzare o precettare da subito i commercianti a portare gli imballaggi in discariche apposite (individuate in aree esistenti e fruibili subito come quelle delle industrie dismesse che sono dotate quindi di strade e di illuminazione) incentivandoli con l’abolizione totale o parziale sulla tassa dei rifiuti, che pagano quegli esercizi commerciali per risolvere il 60% del problema.
Bella anche questa! Napoli sta sputtanando l’intero sistema Italia in tutto il mondo con le immagini dei mucchi di rifiuti per le strade e della guerriglia urbana, che ne deriva e contemporaneamente i cittadini di Napoli pagano pare la più alta tassa sui rifiuti del globo.
A questo punto attenzione a cosa faranno o non faranno B&B.
Bertolaso, ma soprattutto Berlusconi se falliscono questa è ben difficile che possano sopravvivere come personaggi pubblici.
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