
Avevo detto nel precedente post del 27 aprile che avrei completato il discorso sul cosa vuol dire andare indietro rispetto al Vaticano II documentando cosa c'era prima del Vaticano II ed in particolare quale era il pensiero dei successori di Pio IX in materia di lotta alla modernità.
Ecco di seguito un florilegio altrettanto scioccante:
Del successore di Pio IX che è stato Leone XIII si parla nel mondo cattolico per dire agli incolti fedeli che la chiesa con questo papa non è arrivata ultima ad occuparsi del sociale e delle classi lavoratrici, ma ha affrontato la questione sociale come e meglio di socialisti e comunisti.
Purtroppo non è così.
Dall'Enciclica “Quod apostolici muneris” del 28 dicembre 1878 (per fare mente locale siamo ben 30 anni dopo il Manifesto di Marx, 18 anni dopo l'unità d'Italia, 8 anni dopo Porta Pia,nello stesso anno l'anarchico Passannante uccide Umberto I, cade De Pretis e Benedetto Cairoli diventa Presidente)
“.....da qui viene che nella umana società è secondo l'ordinazione di Dio che vi siano principi e sudditi, padroni e proletari, ricchi e poveri, dotti e ignoranti, nobili e plebei, i quali.....si aiutino a vicenda a conseguire il loro ultimo fine in cielo”
“se accade talvolta che la pubblica potestà venga dai principi esercitata a capriccio e oltre misura la dottrina della Chiesa non consente ai privati di insorgere a proprio talento contro di essi affinchè non sia ancora di più sconvolta la tranquillità dell'ordine sociale..........la chiesa vuole che si affrettti il rimedio coi meriti della pazienza cristiana e con istanti preghiere”.
Dall'enciclica “Diuturnum” 29 giugno 1881
(il timore dei reggitori è debole fondamento del potere)......ma “ciò può essere massimamente ottenuto dalla religione la quale con la sua forza influisce sugli animi e piega le stesse volontà degli uomini, affinchè obbediscano ai reggitori”
Dall' Enciclica “Rerum Novarum” 15 maggio 1891 :
“l'uomo ha sui beni della terra non solo il semplice uso come i bruti,ma si ancora il diritto di proprietà stabile”
“E' diritto ineccepibile di natura la proprietà privata frutto di lavoro o di industria .......e ciascuno può ragionevolmente disporne come a lui pare”
traducendo in italiano o meglio in latino diritto romano “ius uteri et abuteri”, la negazione di qualsiasi discorso sociale
“obblighi di giustizia quanto all'operaio sono questi : prestare .....l'opera pattuita....non recar danno alla roba,nè offesa alla persona dei padroni; nella difesa dei propri diritti astenersi da atti violenti, nè mai trasformarla in ammutinamenti”
quindi traducendo in italiano : divieto di sciopero
“i poveri non devono arrossire della loro indigenza, nè sdegnare la carità dei ricchi”
“obbligo di carità dei ricchi e dei possidenti è quello di sovvenire ai poveri ed agli indigenti”
Dalla Istruzione della Sacra Congregazione degli Affari Ecclesiastici Straordinari 27 gennaio 1902
“L'Azione Popolare Cristiana o Democrazia Cristiana......lontanissima da quella democrazia sociale....ha per base i principi della fede ...quello sopratutto di non ledere in veruna guisa il diritto della privata proprietà”
“la Democrazia Cristiana ha obbligo strettissimo di dipendere dall'Autorità Ecclesiastica, prestando ai Vescovi piena soggezione e obbedienza”
“gli scrittori democratico-cristiani come tutti gli scrittori cattolici devono sottomettersi alla preventiva censura dell'Ordinario tutti gli scritti che riguardano la religione, la morale ,l'etica”
“finalmente gl scrittori cattolici nel patrocinare la causa dei proletari e dei poveri si guardino dall'adoperare un linguaggio che possa ispirare al popolo avversione per le classi superiori della società”
Dall'enciclica “Immortale dei” del 1 novembre 1885
“Disobbedire al potere legittimo, qualunque sia la persona che ne è rivestita, non è lecito più di quello che sia l'opporsi al volere divino......Chi resiste alla potestà resiste all'ordinamento divino e quei che resistono ne riporteranno condanna. Quindi scuotere il freno della soggezione e turbare per via di sedizioni lo stato è delitto di lesa maestà, non pure umana, ma ancora divina”
“la Chiesa non cessò mai di rivendicare .......questa autorità perfetta e affatto indipendente.....e metterla pubblicamente in atto......altri non le riconoscono però la natura e diritti della società perfetta con vero potere di fare leggi, giudicare,punire...”
“Quando la religione cattolica sarà messa in pari dei culti acattolici non si terrà in alcun conto delle leggi ecclesiastiche e.....le verrà negata ogni ingerenza nel pubblico insegnamento.....la Chiesa insomma non sarà per lo stato che un'associazione simile a tante altre che sono e vivono in esso e se gode di diritti si dirà che ne gode per concessione dello stato”
Dall'enciclica “Au mileu des sollecitudes” 16 febbraio 1892
“Volere che lo stato si separi dalla Chiesa sarebbe per conseguenza logica volere che la Chiesa fosse ridotta alla libertà di vivere secondo il diritto comune di tutti i cittadini”
Dall'enciclica “Libertas” 20 giugno 1888
“segue dalle cose dette non essere lecito invocare, difendere concedere libertà illimitata di pensiero, di stampa, d'insegnamento e di culti come altrettanti diritti competenti naturalmente all'uomo, poichè se tali fossero si avrebbe il diritto di essere indipendenti da dio”.
Pio X allocuzione al Concistoro 9 novembre 1903
“...alcuni prendono scandalo di udire che nostro dovere è occuparci anche di politica...ma ognuno vede che il Pontefice non può nel magistero che esercita separare le cose di fede e di costumi dalla politica”.
Dall'enciclica “Vehementer” 11 febbraio 1906
“E' una tesi assolutamente falsa un errore pericolosissimo pensare che bisogna separare la chiesa dallo stato. Questa opinione si basa infatti su principio che lo stato non deve riconoscere alcun culto religioso ed è assolutamente ingiuriosa verso dio .....perchè noi gli dobbiamo non soltanto un culto privato , ma anche un culto sociale e onori pubblici
dalla lettera i vescovi francesi sul movimento Sillon 25 agosto 1910
“il nostro venerato predecessore ha insegnato che la democrazia cristiana deve mantenere la diversità delle classi che è certamente la caratteristica della città bene ordinata....Egli ha anche riprovato quel tipo di democrazia che arriva a tal grado di perversità da attribuire nella società la sovranità al popolo ed a proporsi il fine della soppressione del livellamento delle classi......non si edificherà la società se la chiesa non getta le basi e ne dirige i lavori,no la civiltà non è più da inventare....è stata ed è la civiltà cristiana. è la civiltà cattolica”
“la chiesa non ha da sbarazzarsi del suo passato, le basta riprendere dalla restaurazione sociale gli organismi spezzati dalla rivoluzione e adattarli.....perchè i veri amici del popolo non sono nè rivoluzionari nè novatori, ma tradizionalisti “.
Arriviamo a Pio XI enciclica “Quas Primas” 11 dicembre 1925
“la peste dell'età nostra è il così detto laicismo, coi suoi errori e i suoi empi incentivi.....Invero si cominciò a negare l'impero di Cristo su tutte le genti: si negò alla Chiesa il diritto.....di ammaestrare le genti ei dare leggi di governare i popoli per condurli alla eterna felicità. E a poco a poco la religione cristiana fu uguagliata con altre religioni false e indecorosamente abbassata al livello di queste quindi la si sottomise alla potestà civile “.
dal discorso ai Domenicani 10 marzo 1931
“...é meglio dire servire la Chiesa che servire Nostro Signore Gesù Cristo.....si dice cattolici va bene ma non clericali. Ecco questi altri illusi”.
Dal discorso ai sindacati cristiani francesi 18 settembre 1938
“Si dice un po' dappertutto : tutto deve essere dello stato ed ecco lo stato totalitario, come lo si chiama........ma ci sarebbe una usurpazione , perchè se c'è un regime totalitario , totalitario di fatto e di diritto, è il regime della Chiesa, perchè l'uomo appartiene totalmente alla Chiesa.......allora la Chi
esa ha veramente il diritto e il dovere di reclamare la totalità del suo potere sugli individui ...”
Discorso all'Università Cattolica 13 febbraio 1929
“E forse ci voleva anche un uomo come quello che la provvidenza ci ha fatto incontrare , un uomo che non avesse le preoccupazioni della scuola liberale per la quale ...tutte quelle leggi erano feticci...intangibili.......è con pazienza che siamo riusciti a concludere un concordato che è certo tra i migliori”.
Dall'enciclica “Ubi arcano” 23 dicembre 1922
“il fascismo si dice e vuole essere cattolico, orbene per essere cattolici.....non c'è che un mezzo....ubbidire alla Chiesa
Dall'enciclica “Non abbiamo bisogno” 29 giugno 1931
“tessera e giuramento sono per moltissimi condizione per la carriera per il pane per la vita...abbiamo cercato un mezzo che ridoni tranquillità alla coscienze..e ci sembra possa essere per i tesserati fare essi davanti a dio la riserva “salve le leggi di dio e della chiesa...col fermo proposito di fare anche esternamente tale riserva quando ne venisse il bisogno”.
(il regime fascista non sopportava la concorrenza dell'Azione Cattolica e di conseguenza il Papa lo accusò di ingratitudine, dato che)..”un partito e un regime che a giudizio del mondo intiero trasse dagli amichevoli rapporti con la Santa Sede in paese e fuori un aumento di prestigio e di credito che ad alcuni parvero eccessivi”
Discorso alle infermiere cattoliche 27 agosto 1935
“il pensiero della guerra fa fremere......ma in Italia si dice che si tratterebbe di una guerra giusta....per assicurare le frontiere, un a guerra divenuta necessaria per la espansione di una popolazione che aumenta di giorno in giorno per assicurare la sicurezza materiale di un paese, una tale guerra si giustificherebbe da sola....è vero però che...abbiamo bisogno di riflettervi e ..auguriamo che tutto si possa risolvere con altri mezzi”.
Dall'enciclica “Mit brennender Sorge 14 marzo 1937
(il papa polemizza con la politica nazista che ostacola le scuole confessionali) ...”Quello a cui ci opponiamo...è la separazione fra le finalità educative da quelle religiose. Perciò noi diciamo a questa gioventù (Hitler Junge) cantate i vostri inni di libertà (sic!!!), ma non dimenticate che la libertà è la libertà dei figli di dio....non è lecita l'infedeltà alla chiesa”.
Dal discorso agli anziani del collegio Propaganda Fide 29 luglio 1938
“Chi colpisce l'Azione Cattolica colpisce il Papa e chi colpisce il Papa muore. E' una verità e la storia dimostra tale verità”
Dall'enciclica “Quadragesimo anno” 15 maggio 1931
“nessuno può essere buon cattolico e vero socialista”
“(gli intellettuali socialisti) proponevano agli operai un principio immaginario : che cioè quanto si produce di reddito....trottane quel tanto che basti a risarcire e riprodurre il capitale, si deve di diritto all'operaio:Questo errore quanto più è lusinghiero,......tanto più è pericoloso”.
Perchè riportare il florilegio delle idee oggi considerate aberranti, erronee, reazionarie sopra elencate? Per convincere la gente della superiorità dell'ateismo ? Se fossero predicate oggi, sì.
Ma queste idee sono state dibattute e superate dal Concilio Vaticano II e quindi dalla chiesa ufficiale.
Cosa che non hanno saputo fare ancora nè gli interpreti dell'Islam, nè larghi strati dell'ebraismo, e questo va riconosciuto alla chiesa cattolica.
Però proprio per questo è opportuno richiamare quelle stesse idee per far capire alla gente dove potrebbe portare la politica dell'attuale pontificato e dell'attuale conferenza episcopale italiana, che mira al ritorno a prima del Vaticano II.
Per la chiesa sarebbe il suicidio.
4 commenti:
non c'entra nulla con il tuo post ma.......BUON PRIMO MAGGIO!!!!
mi sono iscritta al tuo feed!!
senti ma...il link alla biblioteca quando lo metti????ottimo blog cmq,ciao!...
uscirà il 15 sett negli usa il nuovo sequel novel di dan brown "the lost symbol"!!! è una news di pochissimo fà http://www.danbrown.com/the-lost-symbol.html !!
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