domenica 12 aprile 2009

Perché questa sinistra (centro sinistra) perde sempre ?

La metà degli italiani cioè coloro che non amano per niente Berlusconi e il berlusconismo sono mesi ed anni che si dannano l’anima per cercare di capire come si spiega che un uomo così inadeguato etc etc etc continui a conservare il consenso della metà abbondante del Paese.
Su questo blog anch’io mi sono esercitato più volte ad individuare tutto quello che la scienza politica, la sociologia, la psicologia delle masse, la scienza della comunicazioni etc. etc. avrebbero da suggerire per spiegare il fenomeno del berlusconismo.
Però insomma ad un certo punto se volgiamo evitare che Berlusca governi questo paese, già abbastanza sgangherato anche senza di lui, per altri vent’anni, occorrerà passare dalla teoria alla pratica.
E’ vero che il berlusconismo si spiega con tutte le belle considerazioni che si sono fatte , ma è ora che ci si chiarisca bene che se Berlusconi esiste come fenomeno politico non è tanto per le sue presunte mostruose capacità, furbizie, intuizioni, istinti etc. ma puramente e semplicemente perché il fronte che a lui dovrebbe essere opposto è meno capace, furbo, capace di intuizioni, simpatico del nostro personaggio.
La famosa battuta di Gianni Moretti :”con questa classe dirigente non vinceremo mai” sembrava semplicistica, ma è stata micidialmente più efficace delle mille dotte indagini politologiche, che l’hanno seguita.

Adesso che Berlusconi impera ci accorgiamo cosa vuol dire in termini di creazione del consenso l’avere in proprietà catene televisive fino quasi al monopolio, catene di giornali fino a controllare la maggioranza dell’informazione su carta .
Ma ce lo ricordiamo o no che quando il centro sinistra era al potere invece di mettersi in condizioni di parità con l’avversario politico Berlusconi contenendo il suo potere sui media, come si sarebbe fatto in qualsiasi altra parte del mondo, che non sia il Congo e la Corea del Nord, si è andati a ricercare osceni inciuci per tranquillizzare il medesimo?
Cerchiamo di ricordarci anche che allora il cavaliere aveva aziende pesantemente indebitate e che le medesime ora sono invece diventate guarda caso, delle casseforti impressionanti , che consentirebbero al Cavaliere di comprarsi il poco che ancora non ha.
Vogliamo convenire che questo solo errore è talmente grande da giustificare la bocciatura della nomenclature che lo ha commesso?
Adesso il nostro Cav un giorno inaugura la tav ferroviaria , l’altro il passante di Mestre, l’altro il rigassificatore di Rovigo, l’altro ancora l’inceneritore di Acerra promette l’icona simbolo del meridionalismo il ponte sullo stretto, firma contratti con Sarcosy per la costruzione di centrali nucleari.
Se voleva accreditarsi come l’uomo del fare contrapposto a una opposizione che sapeva dire solo di no ci è obbiettivamente riuscito e brillantemente.
Ci ricordiamo dei giorni e dei mesi nei quali il povero Prodi leggeva solitario Platone in un cantuccio intanto che Napoli affondava nei rifiuti, la gente pagava la benzina cifre continuamente crescenti in assenza di una nemmeno minima politica energetica, mentre tutte le sere si veniva infastiditi dai vaniloqui dei Pecoraro Scanio, Bertinotti Diliberto, che con saccente arroganza spiegavano che la tav non si poteva né doveva fare, il Mose non se parlava nemmeno, gli inceneritori erano cose del demonio, il nucleare era obsoleto, i rigassificatori erano bombe a orologeria, il ponte era il simbolo delle grandi opere da bocciare.
E Prodi galleggiava sul nulla, con tutta evidenza prigioniero dei veti dei suoi, sui quali non aveva alcuna capacità di leadership, il suo era il governo dei no, esattamente come i berluschini andavano dicendo con tutta la dovizia dei mezzi dei quali disponevano.
Vogliamo riconoscere che le campagne contro tutte le opere sopra elencate sono più che sufficienti per giustificare la bocciatura delle nomenclatura che le ha bloccate?
Oggi si dice che Berlusconi è il garante dell’Italia che evade le tasse e questo è in gran parte probabilmente vero, ma ci siamo già dimenticati che l’aulico Prodi è sì colui che ha traghettato l’Italia nell’Euro insieme a Ciampi, con tutti i vantaggi che in questo momento di crisi risultano evidenti, ma quale prezzo hanno fatto pagare al ceto medio a reddito fisso ?
Non ci ricordiamo più che l’osceno aumento reale di prezzi che è seguito alla prima introduzione dell’ Euro ha di fatto dimezzato il potere di acquisto del ceto medio a reddito fisso a favore degli autonomi e che la classe politica di centro sinistra allora al governo non ha saputo fare assolutamente nulla per tutelare lo stesso ceto medio che per di più era la sua base elettorale?
E pensiamo che l’elettorato medesimo non avrebbe avuto ragione di castigare i suoi inconcludenti referenti politici del PD?
Caduto Prodi che nella sua caparbia arroganza non ha mai voluto rendersi conto che una maggioranza reale non l’aveva mai avuta, arriva Veltroni il nuovo Kennedy yes we can il precursore solo a parole di Obama, un ultraprudente terzista che di sinistra aveva solo qualche discorso, ma che ha lasciato Roma annegare nei debiti e nella speculazione edilizia.
Dopo un molle un mollaccione e ci meravigliamo del successo del Berlusconi presidente operaio,
con la luce di Palazzo Grazioli sempre accesa come quella di Mussolini a palazzo Venezia ?
Ogni volta che il povero Prodi compariva in televisione il gradimento del premier aveva un crollo.
Ogni vota che Berlusca performa una delle sue gags sotto forma di finte gaffes in consessi internazionali se ne parla con sussiego in tutte le seriose grandi testate, ma contemporaneamente in tutti i bar sport d’Italia la gente tocca con mano con soddisfazione il fatto che il grande miliardario si comporta esattamente come si sarebbero comportati loro nella loro rozzezza e scarsa cultura e il suo gradimento sale.
Certo per gradire queste prodezze bisogna avere lo stomaco per farlo e sarebbe auspicabile che gli statisti si producessero in performances di altro livello, ma che le pagliacciate di Belusca piacciano al popolo non c’è dubbio.
Se Berlusca è populista fino al cinismo, Prodi era incapace di comunicare una qualsiasi empatia in modo altrettanto radicale.
Se Berlusca è unfit for the job come aveva sentenziato l’autorevole Economist, Prodi era quantomeno l’uomo sbagliato al posto sbagliato e nel momento sbagliato, però stampa ed intellettuali di riferimento del centro sinistra oltre ovviamente alla nomenclatura dei partiti non lo hanno mai riconosciuto prima del naufragio e parecchi nemmeno dopo.
E’ proprio un caso allora che gli operai ora votino lega in massa ?
Non sarà certo una conseguenza diretta delle esibizioni teatrali del Cavaliere, ma qualcosa centrano anche queste esibizioni.
Un partito popolare che non sa parlare al popolo dei bar sport ma solo ai salotti radical shic ha perso il treno e lo perderà sempre fino a quando non recupererà questa capacità.
Non è stato un errore da niente non avere capito che Prodi non era in grado di combinare nulla e che quindi bisognava sostituirlo prima che portasse al disastro tutta la sua area politica.
Questo è un modo meno elegante di dire che bisogna ancora imparare a fare cose di sinistra invece che correre dietro ai moderati cercando di essere il più simile a loro possibile.
Ma in pratica che fare?
Gli intellettuali di area a questo punto non sanno fare altro che proporre fumose revisioni storico-culturali come se occorresse fermarsi e riadattare i vecchi principi a un mondo radicalmente mutato. Con questa strategia si perderà per altri vent’anni.
Ora occorre lasciare in biblioteca i sacri testi e studiare invece con la massima serietà i problemi concreti e da questi partire , per esempio, dopo mille analisi sull’ambiente la vogliamo impostare una seria e decente politica energetica che non ci lasci succubi dei biechi e meschini calcoli degli sceicchi del petrolio, dei sogni di grandezza di Putin e Gheddafi per il gas e di un ambiente sempre più avvelenato?
Portato il ceto medio a livelli di potere di acquisto sempre più bassi, vogliamo seriamente pensare a fare pagare le tasse anche a chi dopo essersi arricchito sul passaggio all’euro continua ad arricchirsi sulle spalle dei ceti a reddito fisso evadendo le tasse, è così difficile usare i computers per incrociare dati stanando chi fa dichiarazioni irrisorie ma è abituato a consumi di lusso?
E’ così difficile usare i computers per togliere il banchetto di mano a camorristi e mafiosi vari? Sui mafiosi bisogna spargere a piene mani il disprezzo e la riprovazione sociale come si fa con le campagne con le quali si è convinta la gente che il fumo fa venire il cancro.
Altro punto fondamentale, se l’Italia è ridotta come è ridotta non è colpa particolare della sinistra o della destra, ma è colpa prevalentemente di una trasversale classe dirigente di imbecilli, uscita da una scuola evirata in modo tale da non poter funzionare da decenni.
È prioritario restituire alla scuola i suoi attributi meritocratici e selettivi, diversamente non serve a nulla..
Franceschini sembra avere iniziato a muoversi bene dopo una serie incredibile di disastri, ma la cartina di tornasole per giudicarlo sarà vedere se sarà capace o meno di mandare a casa l’attuale nomenclatura sostituendola con giovani scelti dalla base.
I vecchi elefanti hanno avuto abbastanza per i pochi risultati che hanno conseguito, possono essere pensionati anche perché ne hanno l’età.
Ha cominciato proponendo cose concrete non le solite fumisterie o i vieti aprioristici che alla fine portano al semplice far niente lasciando i problemi ai posteri e il risultato è stato immediato : è stato preso sul serio dai berluschini anzi pare addirittura che addirittura cominci ad essere temuto essendo avvertito come un avversario vero.

1 commento:

Anonimo ha detto...

p2p democracy for all!!!!!!!!!!ma non lo vedrai nel programma elettorale di nessun partito italiano.
PS la sintesi continua a non essere il tuo forte ,ma bel blog...ciaoo