Chi scrive aveva fatto la coda per andare a firmare il referedum anti-Porcellum bocciato dalla Consulta e quindi non è affatto contento.
Purtoppo non solo in Italia è molto problematico trovare un sistema per fare in modo che la così detta corte suprema come è la nostra Corte Costituzionale sia veramente formata da giudici super partes.
Diciamolo pure non c’è ancora riuscito nessuno e quindi figuriamoci se ci siamo riusciti noi.
Però da quando non molto tempo fa due giudici della nostraCorte sono stati ospiti a cena dall’ex premier pochi giorni prima di assumere una decisione importante che lo riguardava, la cosa da noi è obiettivamente degenerata e quindi era difficile pensare che sul referendum sarebbe uscita una decisione presa su basi guridiche e non più politiche che giuridiche.
Unica consolazione pare che questa volta l’imboccata alla Corte non fosse pervenuta dall’ex premier ma dal Quirinale che mirava a tutelare prima di tutto la stabilità dell’esecutivo in una situazione di emergenza.
E va bene, è andata così, ma non è la fine del mondo per una ragione molto semplice : non è possbile per legge frasformare il ladro in un onest’uomo.
Voglio dire che le leggi elettorali sono degli strumetni tecnici per consentire al cittadino di esprimersi ed alle istituzioni di avere governi stabili e quindi devono mirare a salvaguardare esigenze diverse in contrasto fra loro.
Ma per quanto siano efficaci e ben fatte tecnicamente non sono loro che possono trasformare un cittadino addormentato e disinformato in un attore responsabile come lo descrive la Costituzione.
E vero il Porcellum ha l’enorme difetto di lasciare alle segretterie dei partiti la scelta della classe dirigente e quindi in pratica i parlamentari usciti dalle elezioni fatte col Porcellum sono dei nominati e non degli eletti.
Ma fino a che punto il cittadino è capace di fare buon uso delle preferenze, quando può disporre di una legge elettorale che lo consente, come tutte erano tutte quelle precedenti al Porcellum?
Lo dico per esperienza personale. Mi è capitato innumerevoli volte di avere persone che alla vigilia di una votazione mi chiedevano per chi votare e tutte le volte io mi sforzavo di spiegare : non fatevi abbagliare da scelte esclusivamente ideologiche , per prima cosa informatevi su casa ha fatto il candidato che voreste votare, se era già parlamentare andate a veder se a Montecitorio andava a dormire o quali leggi ha proposto e quali leggi a votato.
Ma facevo una fatica enorme a farmi capire, perché il criterio era sempre destra- sinistra, simpatico-antipatico.
Onesto, serio, capace, preparato quasi mai erano i criteri di riferimento.
E infatti siamo arrivati ad un parlamento pieno di pregiudicati, indagati, a libro paga di qualcuno.
Voglio dire se la gente non comncerà a rivendicare la propria degnità di cittadino che si basa prima di tutto sul sovere di informarsi le legge elettorali che siano buone o cattive non cambia nulla.
E quindi non è il Porcellum che fa un parlamento buono o cattivo.
Sono i cittadini che vanno a votare che devono decidere se appropriarsi dei poteri che hanno usando il cervello o se preferiscono lasciarsi guidare dall’imbonitore di turno andando dietro a quello che dice “la pancia”.
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