Strano paese l’Italia, qui succedono sempre cose che
altrove non risulta che accadano.
Questo atteggiamento a volte viene tradotto come genialità.
A volte però, e la cosa si è ripetuta costantemente in questi ultimi vent’anni, la traduzione
risulta tutt’altro che lusinghiera e appagante : conformismo; chiusura nel
privato individuale; fuga dalla responsabilità ecc.
Nessuno si aspettava un gran che dall’ennesima e stanca
ripetizione della minestrina riscaldata del Meeting di Rimini, dato che il
movimento si trova a navigare nelle acque peggiori della sua storia, dopo che le
miserevoli imprese del suo uomo simbolo hanno tenuto banco sui media per mesi e
mesi e la cosa pare sia ben lungi dall’essere finita.
Eppure i medesimi media ieri hanno titolato che il Celeste
ha avuto una buona accoglienza.
Sorprendente, molto sorprendente, perché se così è, questo
è il segno che il movimento sembra più
una setta di invasati del tutto privati del normale senso critico, che un
movimento ecclesiale.
Va bene che, come i giornali non hanno mancato di
osservare la platea di Rimini da sempre dimostra il più piatto conformismo e sottomissione
ai potenti di turno.
Hanno sempre tributato ovazioni ai peggiori interpreti
della fallimentare politica italiana da Craxi a Andreotti a Prodi a Berlusconi.
Non hanno fatto in tempo a osannare Mussolini, solo perché
la sua era era finita quando loro sono nati, ma non disperiamo, sono ancora in
tempo.
Tanto le medesime ragioni della teologia reazionaria che
li avevano indotti a idolatrare l’immoralista Berlusconi in cambio di soldi per
le loro scuole private ed esenzioni per il buiness clericale, sarebbero state
buone per osannare l’uomo della provvidenza che col concordato aveva fatto
esattamente la stessa cosa.
Prendetevi quattro soldi e non rompete più le scatole che
al governo ci penso io.
Questi che si spellavano le mani per applaudire Berlusconi, l’altro ieri se le
sono spellate per applaudire Monti che sostiene che se Berlusconi fosse andato
avanti a governare oggi lo sperad sarebbe
a 1200 invece che a 400 e l’Italia sarebbe al disastro.
Evviva la coerenza.
Se questa piroetta fosse un segno di risipescenza e il riconoscimento di
avere sbagliato, onore al merito, ma non è affatto così perché non è venuto
fuori il minimo accenno di autocritica.
E dio sa, quel dio che in teoria, pura teoria, là dovrebbe
essere di casa, che dopo le spaventose incoerenze dei loro personaggi venute
alla luce ultimamente, ce ne dovrebbero essere molte di persone a salire sul palco per coprirsi il
capo di cenere ,ad accusarsi di avere molto peccato e quindi a chiedere perdono
almeno agli adepti più giovani, che si spera almeno loro credono ancora in
qualcosa.
La cosa tra l’altro sarebbe piaciuta molto al loro
fondatore, quel don Gius tanto imbevuto di evangelismo, che alla confessione
pubblica aveva sempre creduto.
Succederà qualcosa del genere? Ci credo poco, ma è certo
che se non succederà sarà la fine di CL.
Senza reputazione non si sopravvive, non bastano i soldi
anche se sono tanti, non bastano gli
amici piazzati nei posti di potere, non bastano le clientele
ricompensate con posti di lavoro.
E qui siamo giunti al dunque, cioè al fatto che spiega
tutto.
Come è possibile che il premer in carica vada di
fronte a una assemblea di giovani o di
presunti giovani a dire di essere turbato perché una sequela di governanti
incapaci (tutti quelli venuti prima di lui e comparsi sullo stesso ambone
oratorio osannati dalla medesima platea) hanno fatto si che quella che oggi è
la generazione dei giovani sia “perduta” , senza laoro e senza prospettive?
E i persunti giovani dalla platea lo applaudono?
No qui c’è qualcosa che non va.
1-
Applaudire uno che parla malissimo di quelli ch tu avevi applaudito fino a
ieri con convinzione è una cosa assurda, è come accusarsi di essere degli
zombi, incapaci di intendere e di volere.
Però,per tanto che io non
abbia alcuna simpatia per Cl, escludo che le cose possano stare in questo modo,
anche se la logica porterebbe in prima battuta ad optare per questa
conclusione;
2-
Come fai ad appaudire uno che ti dice che sei fregato (naturalmente per
colpa di altri, infatti in Italia
prendersi le proprie responsbilità non usa più da un bel pezzo).
Soprattutto come fa un
movimento che tiene a presentarsi come prevalentemente giovanile e che quindi dovrebbe
essere più che interessato a questo tema a non
reagire fortemente a una
affermazione del genere?
Forse i dirigenti ciellini
hanno in serbo un piano per creare subito occupazione govanile ( qualche forma
di salario garantito; qualche forma di servizio civile obbligatorio o
generalizzato con una paga di sopravvivenza per
rendere attiva e socialmente utile una intera generazione o cose del
genere?)
Non credo proprio che esca mai
qualcosa del genere in un ambiente Cl ultra liberista in campo economico.
Se avesser in mente qualcosa
del genere lo avrebbero subito tirato fuori chiedendo l’appoggio del governo su
di esso.
E allora a che serve un
movimento come questo, se non sa rappresenteare le esigenze dei suoi aderenti?
Per quale ragione i ciellini
non hanno tirato le sedie dietro a Monti, ma anzi lo hanno applaudito? Sono
tutti matti?
No, purtroppo sono tutti
inquadrati in un movimento che con la foglia di fico della religione,
interpretata in modo fondamentalsta, nasconde una concezione dello stato
arcaica e baronale basata sulla autorità dei presunti eletti (attenzione a non
cadere in inganno, non eletti dal popolo, qui si parla solo di presunti eletti
da dio) e sulla corrispondente obbedienza e sottomissione degli adepti.
Il sistema è molto arcaico, ma
sopravvive perché è funzionale, nel senso che il tornaconto è distribuito.
Io aderisco o faccio finta di
aderire alla decrepita teologia del movimento, mi faccio vedere quanto basta e
il movimento mi da il posto di lavoro.
Poi se ne avrò l’opportunità,
il movimento provvederà anche a farmi fare
carriera perché questo oltre che a me converrà anche a lui.
E il cerchio è chiuso.
Siamo tornati più o meno alla
tessera del fascio.
Questo è il segreto di Cl.
Questa è la spiegazione degli
applausi a chiunque sia il potente del momento,perchè alla platea non ne
importa nulla delle frignacce che andrà a dire, quello che viene applaudito è
il potere in sé ,per indurlo a venire a patti contrattuali col movimento : tu
mi dai questo e io di darò voti, appalti ecc.
E questo purtroppo è anche il
fondamento dello sperad, cioè del divario dell’italia con i paesi più sviluppati, sperad che è prima di tutto
divario culturale : concezioni arcaiche di qui, modernità di là.
Da noi comandano i baroni, all’estero
sviluppato comanda il merito.
O ci modernizziamo o non
saremo mai competitivi.
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