Nel post di venerdì
scorso avevo scritto nel titolo :”Ho fatto un sogno 5Stelle
sensibilmente sopra al 30%; Pdi sotto al 20%; Salvini al 15%;
Berlusconi al 14%”, chiedendo a Thor ,Odino o a chi per loro di
esaudirmi.
Ebbene scuotendosi
dalla proverbiale indifferenza degli dei per le nostre umane vicende,
incredibilmente lo hanno fatto, come tutti sappiamo.
Leggo alle
9,30 di questa mattina : 5Stelle 31,9; Pdi 19; Lega di Salvini quasi
18; Berlusconi 14; Meloni 4,3; Grasso 3,4%; Bonino 2,6%.
Fantastico.
L’aritmetica non è
un’opinione : 32 (5Stelle) + 18 (Salvini) fa 50, il numero magico
della democrazia.
Non sono certo il
solo che nei mesi di questa lunga campagna elettorale ha messo di
fianco il programma dei 5Stelle e quello della Lega di Salvini per
scoprire che i punti di contatto sono continui e sostanziali.
Gli sciamani-
politologi dei giornaloni, tutti schierati contro ai “populisti”
,colpiti dolorosamente dal pugno nel basso ventre che si sono presi
dall’elettorato, si stanno già inventando le alchimie più
inverosimili pur di fare tornare conti che proprio non tornano a
loro, cercando di mettere insieme maggioranze tipo 5Stelle+Pdi+Grasso
che simulino almeno da lontano una icona di “grande coalizione”,che
costituiva chiaramente il loro auspicio, ma si tratta chiaramente un
esercizio al limite del ridicolo.
Inutile negare
l’evidenza : hanno vinto, anzi, hanno stravinto i temutissimi
“populisti” dato che le forze anti-sistema 5Stelle+ Lega+
Fratelli d’Italia fanno un bel 55%.
Ci stiamo accorgendo
che è successo oggi in Italia quello che era successo ieri in
America con l’elezione di Trump?
Anche oltreoceano
c’era una larga massa di cittadini insoddisfatti fino al limite
dell’incazzatura nei riguardi di una classe dirigente arrogante,
distaccata e spesso corrota che pensava di governare il mondo dai
soliti salottini radical-chic auto-nominatisi di sinistra o liberal o
di centro-sinistra.
L’elettorato li ha
puniti in America, ed in Italia, se guardiamo ai numeri di sopra, li
ha addirittura spazzati via.
Il Pdi distrutto da
Renzi e ancora di più i Liberi e Uguali di Grasso-Boldrini-D’Alema
e Bersani hanno liquefatto la sinistra in Italia.
Lasciatemelo
dire : meno male che ci sono i 5Stelle, diversamente ci saremmo
avviati sulla via già intrapresa dalla Polonia (seguita dai
seguaci di Visegrad ma più cautamente) che ha visto andare al potere
un partito di destra estrema, che però, udite! udite!, non si è
limitato a promettere, ma ha già attuato provvedimenti “sociali”
molto avanzati, che la classe dirigente di Solidarnosh nemmeno si
sognava, guadagnandosi ovviamente un gradimento sempre più alto dai
propri cittadini, prima scontenti.
E questo è il
colmo!
La sinistra è
riuscita tanto bene ad autodistruggersi che le istanze sociali sono
ormai passate nel patrimonio dei partiti e nei movimenti di destra
anche estrema.
E non illudiamoci
della stabilità che si è ristabilita dopo mesi di crisi in
Germania, un partito decadente (quello della Merkel) che ne tiene in
piede un’altro ancora più decadente (il socialdemocratico) non
fanno una forza, e ben difficilmente saranno loro il futuro di quel
paese.
In Italia Renzi è
stato diabolicamente fedele al suo piano letale studiato per sé
stesso, il suo partito ed i suoi modesti seguaci.
Anche nella
cocente sconfitta che ha subito è riuscito a fregare i finti amici,
ma possibili rivali cioè i Franceschini e i Minniti, eccetera (che
hanno perso addirittura il loro seggio in Parlamento), ed a premiare
il suo astro la Boschi (che lo ha confermato).
Che furbizia
politica mal riposta e usata male,quella di Renzi, e che insipienza
da parte di chi non ha avuto per tempo il coraggio di opporsi al
capo-padrone (Franceschini, Minniti, Gentiloni, Zingareti, Emiliano,
Prodi, Veltroni, eccetera) impedendogli di distruggere l’ultimo
partito con un’eredità storica per la quale avrebbero dovuto
prestare attenzione per onorarla in ben altra maniera.
Avrebbero dovuto
opporsi, facendo rete, come si fa normalmente nei partiti, con
Bersani, D’Alema e compagni evitando la scissione od almeno
avrebbero dovuto prevedere la feroce e infantile incapacità di Renzi
a colloquiare con chi non è suo vassallo e andarsene per tempo
insieme a Bersani, salvando almeno la loro dignità ed il loro
passato politico.
Nel campo della
destra forse ci saranno meno scrolloni, salvo ovviamente la rottura
Salvini- Berlusconi, che nemmeno conto, non essendo stata basata su
nulla la loro formale alleanza.
Berlusconi ha
la faccia che ha da sempre e quindi temo che si trangugerà qualsiasi
cosa indigesta pur di non dover andare alla Baggina, come si dice a
Milano.
Per Salvini vale
tutt’altro discorso, Salvini l’elettorato lo ha fatto decollare e
per lui credo che il compito sia stato e sarà ancora più difficile
di quello dei 5Stelle, perché aveva ed ha la palla al piede di una
paventata scissione col fondatore Bossi ed amici, ma sopratutto con
Maroni alla guida dei “poltronisti” , abituati a governare negli
enti locali facendo i loro comodi assieme ai berlusconiani.
Per costoro l’idea
di mettersi coi 5Stelle è una prospettiva molto difficile da
metabolizzare.
Ma siamo in Italia e
qui si sperimenta di tutto e chissà che non si faccia una cosa a
Roma e un’altra a Milano.
Ma non
togliamoci la soddisfazione di vedere Luigi Di Maio salire lo scalone
d’onore del Quirinale, come modestamente su questo blog si era
auspicato da mesi se non da anni.
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