Proprio nel momento
nel qual la nostra fiducia nel governo giallo verde Lega-Movimento
5Stelle è messa più a dura prova a causa delle idee confuse e della
impreparazione della nuova classe politica, in Francia sorge dal
nulla il movimento dei gillets jaunes che dopo qualche settimana di
manifestazioni anche violente pubblica un programma che non solo
sembra copiare pari-pari le idee dei nostri giallo- verdi, ma
presenta le medesime idee con un a connotazione ancora più radicale.
Tanto per fare
un esempio chiedono non solo l’uscita dall’Unione Europea, ma
anche dalla Nato e il ritiro delle truppe francesi da ogni parte del
mondo nel quale si trovassero.
Questa proposta
sorpassa di molto a sinistra la linea giallo-verde e sembra invece
aderire al pensiero dei movimentisti arcobaleno di quasi vent’anni
fa degli Agnoletto, Zanotelli, Strada e centri sociali vari :
pacifismo senza se e senza ma e sopratutto senza realismo e senza
buon senso.
La Francia ha
l’industria degli armamenti più forte d’Europa e questi cosa
vogliono chiudere le fabbriche francesi a favore di Cinesi ,
Americani ,Russi?
Ma non lo
sanno che se la Francia rimpatriasse la Legion dal Mali, dal Niger e
dagli altri debolissimi regimi del Sael, questi cadrebbero come
birilli e la Francia e l’Europa sarebbero invase da colonne di
immigrati?
Immigrati che i
gilets jaunes dichiarano candidamente in un altro punto programmatico
di vedere meglio fermi al loro paese, visto che la Francia ha già
dato abbastanza.
Ecco che siamo stati
costretti a mettere in evidenza una contraddizione evidente, che
dimostra superficialità, impreparazione, approssimazione eccetera,
cose che noi conosciamo bene e che non ci aspettavamo che sarebbero
state esportate così presto.
Il problema
però è serio perché dimostra per l’ennesima volta che la
globalizzazione e l’avanzata anche troppo veloce delle nuove
tecnologie hanno sconbussolato la struttura e la stabilità delle
nostre società, perché la politica non ha saputo gestire i passaggi
Il famoso ceto medio
in questo nuovo movimento francese rappresentato curiosamente da
cittadini in grande maggioranza di mezza età è talmente scontento
che si è visto costretto a scende nelle strade.
Evidentemente perché
non solo non si sente più rappresentato dai partiti tradizionali,
destra e sinistra moderati, ma non giudica nemmeno più di essere
rappresentata dal movimento en marche dell’attuale presidente
Emmanuel Macron che è riuscito ad andare al potere per arrestare
l’avanzata della destra radicale della Lepen, ma che ha dimostrato
purtroppo di non avere un contatto con quello che avrebbe dovuto
essere il suo popolo, cioè appunto il ceto medio.
Se Macron non si è
nemmeno accorto che le piazze stavano per scoppiare,la situazione per
lui è veramente seria.
D’altra parete,
come e peggio dell’Italia il movimento di protesta che abbiamo
visto all’opera in questi giorni è ben lungi dal saper dimostrare
di essere pronto ad andare a governare.
Tanto per dirne una
sulla capacità di fare i conti anche i più elementari è parecchio
peggio dei nostri peggiori ministri giallo-verdi, si pensi che uno
dei punti programmatici chiede di costruire 5 milioni di case
popolari.
Facciamo finta
di non conoscere il costo astronomico delle case a Parigi e
ipotizziamo un costo medio di 150.000 € ad appartamento popolare
da 75 metri quadri per 5 milioni verrebbero fuori 750 miliardi, per
buttare là una tale idiozia è chiaro che non hanno nemmeno messo
giù un conticino.
Alcuni punti
riguardano problemi tipicamente francesi come la richiesta di
togliere ogni ingerenza statale e ideologica dalle scuole.
Siamo però
eccessivamente sul vago, anche riguardo alla sanità per la quale ci
si limita a chiedere di verificare la situazione, come dire, non
siamo soddisfatti, ma non sappiamo quale sia il problema
e questa confessione
di non conoscenza non è bella per una forza politica nuova.
Abbastanza naif
anche il limite per legge alla tassazione al 25%.
E siamo sempre lì.
Tagliamo le
tasse e aumentiamo le spese, e i soldi li porta babbo natale?
Perchè
naturalmente chiedono anche loro il loro reddito di cittadinanza
(aumento di stipendi e pensioni minime).
Neanche un minimo
sforzo di fare una proposta coerente nell’insieme,qui non c’è
nemmeno l’idea di cosa sia un bilancio.
Aumento massiccio
nelle assunzioni di funzionari (pubblici) nei servizi ferrovie,
ospedali, scuole e poste, in un paese che ha già il record
continentale di impiegati pubblici!
Quadruplicare il
personale addetto alla giustizia e limite per legge alla durata dei
processi.
Questi vogliono
risolvere i problemi con la bacchetta magica.
Un altro
articolo stabilisce lo stop immediato alle privatizzazioni
dimostrando la presenza di una forte ideologia statalista, del resto
parte integrante della tradizione colbertista della Francia.
Ma la
ciliegina sulla torta che dimostra la totale incompetenza in economia
e finanza è la richiesta di annullare il debito, che è sinonimo di
dichiarare unilateralmente default, cioè fallimento, ma forse non lo
sanno nemmeno.
E dove si vanno a
prendere i soldi per fare tutto?
Naturalmente
sconfiggendo l’evasione fiscale.
Il livello del
documento scade nelle chiacchiere da bar sport quando si chiede il
ritiro immediato degli autovelox e udite, udite il divieto non solo
agli imballaggi di plastica, ma anche agli oggetti di plastica.
Siamo al grottesco.
Poi ce l’hanno con
i giornali cattivi ed anche questo ci ricorda qualcosa.
Ma che ci ricorda
ancora i più qualcosa di nostrano è la richiesta di democrazia
diretta introducendo referendum popolari riscrivendo la costituzione.
E infatti Beppe
Grillo ha detto di essersi commosso.
Insomma, per
farla breve l’impressione che si ricava da questo documento è la
sua similitudine come livello infantile e dilettantesco a quando la
maestra delle elementari chiede alla classe : allora bambini oggi
facciamo questo tema : scrivete cosa fareste voi se foste voi il
sindaco di questo paese.
Povero Macron, con
questi interlocutori è ben messo male, lui che è piuttosto
arrogantino e distaccato dal popolo, si trova a parlare con dei
marziani dei quali non conosce quasi nulla.
Consoliamoci e
teniamoci i nostri giallo-verdi.
La Francia ci sta
dimostrando che c’è di peggio.
Ma quel che è
veramente peggio è il fatto incontestabile che si tratta di brava
gente, perfettamente in buona fede e molto incazzata, che avrebbe
diritto ad avere un interlocutore e un rappresentante politico.
Pensate che
minestrone verrebbe o verrà fuori mettendo insieme il partito della
Lepen e quello di Melanchon, destra e sinistra radicale insieme,
visto che non c’è altro da scegliere per i gilets jounes.
Non si era ancora
visto, ma a questo punto la cosa è perfino verosimile.
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