giovedì 22 dicembre 2022

Telmo Pievani : Homo sapiens ed altre catastrofi Per una archeologia della globalizzazione - Meltemi Editore - recensione







* Non voglio spaventare il lettore ma solo correttamente mettere a punto le cose.
 Questo libro potrebbe tranquillamente essere adottato come un testo universitario di paleoantropologia e quindi come tale va preso.

* Perchè allora mi sono sobbarcato la lettura o meglio lo studio di un libro del genere? Perchè si tratta di una materia nuova nel senso che è perennemente “in progress” in quanto nuovi scavi nuove scoperte possono sempre scompaginare le precedenti acquisizioni. Perchè la trattazione curricolare della storia nelle scuole comincia come tutti sappiamo con la mezzaluna fertile fra Tigri ed Eufrate e dà solo qualche cenno del tutto marginale ed insufficiente sul “tempo profondo” della così detta preistoria e quindi di fatto ignora la materia.
 In altre parole si è sempre seguito il criterio estremamente restrittivo di fare partire lo studio della storia dalle civiltà che hanno lasciato le prime testimonianze scritte. 

 * Ma non ha senso conservare e diffondere una dimensione del tempo di derivazione medioevale che è appunto coerente ed al servizio della visione del mondo basata sull’idea omni-comprensiva della cristianità che riduceva la storia di fatto alla “storia sacra” che gira intorno ai 2.000 anni della chiesa cattolica.
La storia vera è ben altro e ben oltre.

 = Occorre allora fissare e conservare nella memoria alcuni paletti fondamentali :

 -big bang e nascita dell’universo un po meno di 14 miliardi di anni fa 
 -formazione della Terra 4,5 miliardi di anni fa
 -nascita della vita 4 miliardi di anni fa
 -apparizione dei primati 55 milioni di anni fa 
 -apparizione degli ominini 4,5 milioni di anni fa
 -apparizione dell’homo sapiens 200.000 anni fa 
 -rivoluzione cognitiva (acquisizione dell’intelligenza astratta etc.) 60.000 anni fa 
 -rivoluzione agricola 11.500 anni fa 

 * Dallo studio di queste date appare del tutto evidente che i 2.000 anni di storia che di fatto finiamo per intendere come tutta la storia del genere umano, se pure con l’appendice dei 3.000 anni di storia prima di Cristo che si studiano a scuola sono in realtà solo una piccolissima parte della storia reale della nostra specie

 * Fissato il concetto di tempo profondo questo pregevole testo di Telmo Pievani, scienziato e divulgatore ben noto, ripropone i concetti fondamentali della evoluzione “inventata” da Charles Darwin, ai quali ha dedicato tutta la sua attività scientifica. 

 * In breve Pievani ribadisce che l’evoluzione non è un processo che va inesorabilmente verso un progresso continuo e necessitato ,ma è il risultato di mutazioni contingenti che avrebbero potuto quindi portare anche ad altri esiti. 
Ma questo non significa che il mondo sia in balia del caso perchè esistono come costanti le leggi fisiche, che ci rendono il mondo conoscibile e anche nel processo evolutivo esistono dei “patterns” che si ripetono.

 * Fondamentale a mio avviso il pensiero che non a caso Pievani ha espresso a conclusione del libro spiegando che il fatto che l'evoluzione proceda per contingenza e non per necessità verso un fine predeterminato da forze esterne è la base della nostra libertà e conseguente responsabilità.

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