lunedì 9 dicembre 2024

Alessandro Aresu : Geopolitica dell’intelligenza artificiale -Feltrinelli Editore - recensione

 




Non posso nascondere che trovandomi di fronte a un volume di 555 pagine e per di più su un argomento altamente tecnico, pensavo che affrontarne la letture mi avrebbe messo in difficoltà e avrebbe richiesto grande pazienza e fatica, ma sinceramente non è stato così.

Per grande merito dell’autore, che è incredibilmente giovane, per essere così colto e capace di gestire da esperto un tale argomento.

Non finirò mai di stupirmi di come Lucio Caracciolo, fondatore e direttore di Limes ,sia riuscito a mettere insieme un team di analisti di livello incredibilmente elevato, tale comunque e devo dire anche purtroppo, ha semplicemente oscurare l’accademia, le università e le facoltà di scienze politiche, rimaste a lavorare con ferri vecchi e teorie inutili per decifrare il mondo di oggi.

Ma per fortuna gli Aresu ci sono.

La lettura di questo libro ,è ovvio, richiede un certo impegno, ma è resa agevole ed attraente dalla capacità dell’autore di introdurre le varie acquisizioni dell’AI ,entrando anche nella vita privata delle singolari figure delle menti geniali, che l’hanno inventata e costruita passo passo.

Credo che questo approccio sia la via giusta per umanizzare questa tecnologia, che non pochi hanno definito come fonte per varcare la soglia del “transumanesimo”.

Altri sono arrivati adirittura alla più che discutibile conclusione ,che il futuro prossimo vedrà l’uomo nelle condizioni del cagnolino, tenuto al guinzaglio dal robot guidato dall’AI ,arrivata a superare le facoltà umane in tutti i campi, compreso quello della coscienza.

Aresu ci guida per la lunga via percorsa dall’AI per arrivare allo sviluppo impressionante al quale oggi assistiamo, via tortuosa e accidentata, come è sempre capitato per raggiungere nuove acquisizioni tecnologiche, ma tenendo bene i piedi per terra.

Forse questa sua capacità di relativizzare e umanizzare questa potentissima tecnologia, temuta da molti, è il fatto da lui citato con orgoglio, di essere allievo del filosofo Massimo Cacciari.

Non è un caso.

Solo l’uso della filosofia può addomesticare lo strapotere della tecnica.

Ma leggetelo questo libro e vi troverete per qualche giorno in compagnia di portentose menti elette : del famosissimo “uomo col giubbotto di pelle” Jensen Huang, il mitico fondatore di Nvidia; Morris Chang fondatore di TSMC; Bill Dally altra mente eccelsa e numero due di Nvidia; Peter Thiel fondatore di Pay Pal gestore di ventur capital fondamentali; Ilya Sutskever, co fondatore e Chief Scientist di Open AI; Shane Legg,cofondatore di Deep Mind ora di Google e l’incredibile ruolo di primo piano di Angelo Dalle Molle, che dopo aver inventato il Cynar, si proprio quello “contro il logorio della vita moderna”, con la Fondazione che porta il suo nome a Lugano crea una delle prime fucine di studio dell’AI; e alcuni altri.


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