Imbarcarsi in un libro di circa 708 pagine, obiettivamente ,lo si fa
solo se si presume che sia veramente molto interessante.
La decisione di intraprendere la lettura viene agevolata dal sapere
che l’autore è uno specialista assoluto nelle biografie dei geni.
Si è già cimentato, infatti, tra gli altri , e non poteva essere
diversamente, nelle biografie di Einstein e di Leonardo e più
recentemente in quella di Jennifer Doudna con “Code Breaker”.
E poi si intraprende la fatica di leggere un bel volumaccio per
soddisfare la curiosità di scoprire chi è veramente il personaggio
più gettonato del momento : Elon Musk.
Personaggio poliedrico per le sue realizzazioni.
Nessuno prima aveva fatto quanto lui.
Come uomo però rimane difficilmente decifrabile, lo dico subito,
anche dopo avere lette tutte le 708 pagine a lui dedicate.
Tanto per consentire al lettore di fare mente locale sull’argomento,
cito qualche nome e qualche cifra:
- Tesla produttrice di auto elettriche, già dotate di tecnologia da
autopilot ,con valutazione di mercato di 1.000 miliardi, sì è
veramente un trilione, da fare impallidire Zio Paperone!;
-Space X, produttrice di razzi, usati non solo per rifornire la
stazione spaziale internazionale, ma anche per portarci gli
astronauti avanti e indietro.
Prima impresa privata al mondo, che abbia mai fatto cose del genere,
per di più con la tecnologia innovativa dei razzi riusabili, cioè
che decollano e atterrano nella medesima torre di lancio, valore
stimato di 100 miliardi;
-Spacelink ,sistema di telecomunicazioni satellitari ,che si basa su
una rete di satelliti posizionati a 550 Km dalla Terra,se contano in
orbit ormai diverse decine di migliaia per consentire le
comunicazioni fra qualsiasi parte del pianeta;
-Neuralink ,sistema di comunicazione fra il cervello umano e
strutture informatiche esterne, tramite impianto di un cip appunto
nel cervello, valutazione 1 miliardo;
-Boring Company, meno conosciuta dalle nostre parti, riguarda quel
filone di opere di scavo per produrre collegamenti sotterranei,
valore 5,6 miliardi;
-X app social, prima denominata Twitter ed arcinota con quel nome;
- linea di produzione del robot umanoide Optimus, macchine capaci di
muoversi e pensare come
umani;
- linea di produzione del supercomputer Dojo;
- Solar City : linea di produzione dei tetti dotati di tegole, per
produzione di energia solare;
- X Ai ,laboratorio per l’elaborazione di intelligenza artificiale,
basata su reti neurali.
Difficile tracciare linee di separazione fra le diverse attività
,perché uno dei vantaggi competitivi di Musk è proprio quello di
seguire un sistema organizzativo integrato, in modo che il patrimonio
tecnologico ,acquisito da un settore ,possa essere usato anche dagli
altri.
Esempio, il sistema di sviluppo dell’ X AI può essere implementato
dall’enorme data base di immagini ,acquisite dalle auto Tesla ,in
giro per il mondo.
Con tutti quei filmati si fa addestramento, ma ancora più si
insegna ai robot umanoidi, od ai robot a quattro ruote ,a pensare
come pensano gli umani:
Cioè , vedendosi una quantità inimmaginabile di situazioni e
relativi comportamenti umani, questi robot sono indirizzati a
seguire la filosofia dell’osservare e imitare.
Un cenno all’organizzazione aziendale ad al sistema delle
condizioni di lavoro nell’universo Musk.
Mi sembra iconica a questo proposito la foto che vede lo stesso tycun
,sdraiato, che dorme sul pavimento sotto la sua scrivania ultra-
minimalista.
O quell’altra che lo vede nel medesimo atteggiamento cioè a
dormire di notte sul pavimento della catena di montaggio della Tesla.
Non si tratta di sceneggiata propagandistica, perché è suffragata
da una vastissima documentazione, compresa quella riportata nelle
note di questo libro di Isaacson, Musk lavora infatti con ritmi
assolutamente insostenibili da un comune essere mortale e distingue
poco il giorno dalla notte.
Il guaio per collaboratori e dipendenti è che ritiene ,che essendo
possibile a tutti vedere come lavora lui,ritiene anche che sia ovvio
chiedere loro di imitarlo.
Nell’universo Musk, in altre parole, non c’è posto per il
sindacato e questo non è ovviamente una bella cosa.
Va detto però ,che la cosa è parzialmente compensata, da un sistema
di azionariato diffuso fra i dipendenti.
Il licenziamento può essere sempre dietro l’angolo ,se a qualsiasi
livello non si raggiungono gli obiettivi indicati.
Ecco qui però bisogna ,come sempre, contestualizzare, perché c’è
anche l’altra faccia della medaglia, che non consiste solamente
nella partecipazione dei lavoratori all’azionariato, ma nell’avere
da parte loro l’opportunità di trovarsi abbastanza spesso il
“sciur padrun” che si ferma alla tua postazione di lavoro e ti
assale con una trafila di domande, che dimostrano la mostruosa
conoscenza di ogni dettaglio del processo produttivo da parte sua
,con la conseguente apportunità per te dipendente, di dire la tua,
proponendo le migliorie, che se sensate ,pare siano estremamente ben
accolte dal padrone delle ferriere.
Parlare di Musk è complicato perché le contraddizioni si sprecano
in quella personalità singolare.
Ne dò qualche accenno.
Credo che tutti sappiano ,che il singolare approccio che Musk ha con
i suoi simili ,pare ovvio anche per non psichiatri, che sia dovuto al
bullismo subito alle elementari ed al terribile rapporto avuto con un
padre-padrone ,che Isaacson si limita a dire sinteticamente ,ma anche
efficacemente, che non era una brava persona.
Musk ha spesso cercato di giustificare i suoi modi spesso bruschi con
scatti d’ira difficilmente controllati, con il fatto di essere
affetto da sindrome di Asperger (mancanza di empatia, mancanza di
emozioni nei confronti delle altre persone).
Altra sfaccettatura del suo carattere è il livello di tolleranza
,che dimostra di nutrire verso il rischio, incredibilmente alta e
assolutamente non condivisa dagli altri tycun ,delle 7 sorelle
dell’informatica, coi quali ha rapporti contrastanti ,ma con i
quali collide spesso proprio a causa di questo suo atteggiamento
caratteriale.
Ma veniamo al nocciolo.
Musk è prima di tutto, quello che si direbbe, un visionario.
E’ l’uomo più ricco del mondo ,ma pare proprio, che accumulare
denaro non sia affatto la molla che lo spinge a lavorare anche di
notte per realizzare quello che prima di lui era impossibile.
La sua filosofia mira a migliorare le condizioni dell’umanità,
punto.
Di più, la sua concezione ,sostanzialmente fortemente pessimista,
sulle condizioni dell’umanità ed ancora di più sul suo destino,
lo spingono a prendere come la sua missione prima ,trasformare
l’umanità in una umanità trans-planetaria, per la prima volta
nella storia.
Tutti si chiedono, perché la persona, che ha fatto di più nella
storia per migliorare le possibilità umane ad andare nello spazio,
si ostini a presentare come suo primo obiettivo ,in assoluto ,portare
gli uomini su Marte.
Lui che sa meglio di ogni altra persona che per raggiungere Marte
occorrono otto mesi di navigazione, con razzi però ,di una potenza,
non ancora acquisita.
E poi ci sarebbe anche il problema del ritorno, o almeno della
possibilità di ritorno.
Perchè ci insiste ?
Perchè ,probabimente, nel suo profondo ,crede veramente che
l’umanità debba trovare il modo di conservare la propria, lui
dice, coscienza, cioè la capacità di libertà, minacciata nel
prossimo futuro da un intelligenza artificiale autogestita, capace di
andare oltre il livello raggiunto dall’umanità attuale e quindi
capace di schiavizzare l’uomo.
Nei momenti di cupa meditazione, Isaacson dice, che Musk sussurra
,che è possibile che noi umani potremmo benissimo essere degli
alias, in un gioco di ruolo, condotto da intelligenze superiori alle
nostre.