venerdì 29 maggio 2009
Grazie Cavalier Berlusconi!
Non ricordo un altro periodo, in vita mia, nel quale il Presidente del Consiglio italiano sia riuscito a sputtanare in questo modo la sua immagine e quindi quella del suo paese e quindi (questo mi scoccia veramente!) quella degli italiani .
La lettura della stampa estera in questi giorni è un calcio nello stomaco.
Qualche giorno fa era solo ironia su un personaggio “colorfull”, che nessuno ci invidia e che nessuno vorrebbe avere nel suo paese, poi sì è passati di giorno in giorno all'aggiungere gli stereotipi negativi che all'estero ci hanno attaccato addosso da tempo, poi al disprezzo puro e semplice per gli italiani che si sono scelti questo figuro come capo.
Purtroppo non si tratta solo di giornali progressisti, ma dei giornali che legge l'establishment del mondo, quello che è uscito dai Trinity College, dalla London Scool of Economics , dalla Harvard Business Scool etc.
Quando la bibbia quotidiana della classe dirigente english speaking del mondo, il Financial Times fa un titolo riferendo a Berlusconi e al suo mondo l'epiteto di “burlesque cronies”,che, tralascio l'italiano, ma in padano si traduce con “perdaballe da strapazzo” non c'è molto da aggiungere.
Quanto il Times ,quotidiano conservatore per eccellenza titola: “We should be afraid of a British Berusconi”, il passaggio è fatto, dal disprezzo per la persona si passa al disprezzo per il popolo che lo sostiene.
La migliore è la battutaccia sempre del Financial Times del 26.5 ripresa dal Pais : "Mr. Berlusconi is clearly not Mussolini:He has squads of starlets, not of blackskirts"(nelle altre lingue il termine velina è incomprensibile perché in altri paesi non si servono di procaci porta lettere,e quindi velina è tradotto in inglese con “starlette” e in spagnolo con “las bailarinas” che fa un effetto ancora più ridicolo).
Comunque, ecco, articoli di questo tenore, sono riservati, ma raramente, perchè parliamo di giornali molto controllati nel linguaggio, oltre che a Berlusconi solo ad altri statisti del calibro di Mugabe, Bashir, il caro leader Kim Sung, Chavez, Amadinegian e …..basta.
Evviva!Allegria! Allegria!
Però, però attenzione, qualcosa si è mosso:
1)- i preti non contano più come una volta in Italia, però però chiusi i partiti di massa etc etc., essendo rimasti quasi solo loro nel sociale contano ancora e cominciano ad aver capito che se continuano ad appoggiare uno che si sputtana da solo, il fango finirà per cadere anche addosso a loro ed alla loro credibilità, già abbastanza scossa .
Quindi dalla Segreteria di Stato vaticana in giù sono già cominciate le manovre di sganciamento che mirano ad appoggiare un centro politico cattolico più presentabile e già diversi movimenti ecclesiali di peso si muovono in questo senso da Sant'Egidio alle Acli, all'Opus Dei nell'ombra come sempre, contraria per ora C.L., divenuto troppo più movimento di affari collaterale al berlusconismo e sempre meno movimento ecclesiale;
2)- i miracoli del presidente operaio , l'uomo del fare, cominciano ad apparire per quello che erano, fumo ben sostenuto dalle corazzate mediatiche Mediaset-Mondadori-Gruppo Monti-Ciarrapico-Ligresti ,Rai, cioè quasi tutti i media italiani.
Tanto per cominciare a Napoli tornano a stazionare i rifiuti per le strade.
Il così detto termo valorizzatore di Acerra inaugurato con fanfare mediatiche è attualmente fermo, anche perchè non è realmente mai partito.
Il povero Bertolaso ha i Pm alle costole e non se li toglierà di dosso tanto presto perché purtroppo per lui ha fatto molte cose meritorie, ma è stato troppo “disinvolto” e pare ci siano le prove;
3)- i sindaci d'Abruzzo stanno per radunarsi per contestare l'azione del governo che giudicano non abbia affatto seguito le promesse e siamo alla sconfessione dopo soli due mesi dalle comparsate quotidiane del personaggio all' Acquila.
4)- il personaggio comincia a prendersi fischi in pubblico e sembra di vedere il famoso filmato di quel ben più tragico personaggio, Ceasescu, il dittatore romeno,tanto abituato ad applausi scontati e fuori misura, che quando alla fine fu contestato, prima di venire fatto fuori era rimasto stordito, non credeva ai propri occhi ed alle proprie orecchie
5)- il Meridione vero feudo e base elettorale di Berlusca vacilla.
Lombardo, governatore della Sicilia è un personaggio autonomista che di Berlusconi se ne può fregare perché è in grado di lavorare in proprio e qui saranno dolori veri, perché le similitudini col Milazzo degli anni 60 che agiva su tutto lo spettro parlamentare senza vincoli sono evidenti;
6)- gli sganciamenti quotidiani di Fini sono sotto gli occhi di tutti;
7)- la Lega fa esclusivamente gli affari suoi che spesso non coincidono con quelli di Berlusconi e se i numeri le daranno ragione penserà di mettersi in proprio, come Lombardo in Sicilia con chi ci sta e con maggioranze variabili e comunque ha tutto l'interesse a far passare un sistema politico proporzionale, che se passasse vorrebbe dire la fine dell'era Berlusconi;
Ce n'è abbastanza ? Ebbene sì.
Berlusca allora è spacciato ? Ebbene no!
In passato, Prodi regnante , Berlusconi era finito alle corde innumerevoli volte e innumerevoli volte l'incapacità di leadership del povero Prodi e l'arrogante narcisismo dei vacui capi tribù suoi alleati erano riusciti a dargli un puntello.
Succederà ancora?
Stiamo a vedere e intanto andiamo a votare possibilmente usando la testa, dopo esserci almeno un pochino documentati.
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2 commenti:
l'International Society for Human Rights
ISHR
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