giovedì 2 luglio 2009

Dall'ottimo film l'onda per noi italiani forse alcune rassicurazioni ma tenendo le antenne ben dritte.







Non voglio fare la critica cinematografica del film,già fatta meglio di me per esempio in
http://malville.filmaster.com/review/die-welle-the-wave-londa/
ma limitarmi gli interessantissimi spunti che il film offre per un'analisi politica in salsa italiana sui rischi di ricadere in una dittatura.
Per prima cosa consiglio ai lettori di vedersi il film, ne vale la pena.
Per parlare di queste cose con cognizione di causa le alternative sono infatti : leggersi una montagna di libri sul nazifascismo, o per impiegare meno tempo, leggersi almeno il pur notevolissimo saggio di Umberto Eco sul “fascismo eterno” Bompiani 1997 .
http://allegrofurioso.blogspot.com/2009/06/il-fascismo-eterno.html
oppure, ….....vedersi il film.
La trama è questa : un professore di liceo tedesco organizza una specie di seminario di un a settimana sul tema: “autocrazia” ,basato sulla domanda : “il nostro paese è immune da un ritorno della dittatura ?”. L'iscrizione al seminario è su base volontaria e quindi tutto si svolge fuori dagli schemi usuali, con metodo sperimentale, passatemi il riferimento alla Don Milani.
I Ragazzi sono coinvolti fino a diventare prima affascinati e poi plagiati dal nuovo stile di vita fino a non rendersi conto di essere completamente deragliati.
La storia finirà poi tragicamente quando i più fanatizzati del gruppo non vorranno porre fine alla finzione.
Dove sta l'interesse? Nell'abilità con la quale nel giro di pochi giorni vengono proposti dal brillante professore, appunto gli elementi del “fascismo eterno” e dalla velocità con la quale questi fanno presa inconsapevolmente ma in modo pesante sui giovani che erano convinti di essere antifascisti.
La prima provocazione del professore è : il potere attraverso la disciplina : basta col fare ognuno i cavoli suoi, per parlare ci si alza in piedi dopo aver chiesto la parola, ci si rivolge al prof col Signor.
Questo il primo elemento esterno, il messaggio subliminale però è più ampio e significa : basta con i gruppetti degli amici per la pelle, basta con i primi della classe e con gli asini, deve nascere un gruppo coeso nel quale ci si aiuta, fino ad arrivare alla fine della competizione fra i ragazzi perchè quello che conta non è più l'individuo ma il gruppo sociale.
Per fare nascere il gruppo ci vuole il capo, nel caso individuato nel professore
Poi ci vuole la liturgia del gruppo, cioè l'immancabile individuazione degli elementi simbolici con i quali identificarsi.
Ecco che allora si inventa prima di tutto il nome del gruppo, “l'onda”, poi il logo diffuso con adesivi in un modo che comincia a diventare fanatico da ogni parte.
Poi la divisa o almeno un elemento esteriore di riconoscimento, individuato nella camicia bianca.
Poi il saluto con la mano piatta portata perpendicolarmente al petto con movimento d'onda.
Messaggio subliminale : perchè la divisa?
Perchè il capo di marca da fighetto serve per distinguersi egoisticamente, mentre la divisa è per annullare il proprio io nel gruppo.
A questo punto i giovani sono entusiasti ma non avvertono quanto sia diventata pesante l'altra faccia della medaglia. I dissidenti, per esempio con una qualunque camicia rossa, che non vogliono omologarsi sono a disagio loro mentre quelli del gruppo sono portati dalla logica che si sta affermando ad espellere chi non ha la camicia bianca.
Poi si comincia a difendere i membri del gruppo, il più fanatizzato dei ragazzi si impone di fare la guardia del corpo del capo, che non ne ha bisogno, poi si comincia a menare quelli di un altro gruppo, poi si arriva all'evento della partita di palla nuoto contro un liceo avversario dove l'avversario è armai chiaramente identificato come “il nemico” ed è così comparso un altro elemento costitutivo del “fascismo eterno”.
Una ragazza dissenziente si accorge del rischi di deragliamento e cerca di rivolgersi agli altri attraverso e-mail, ma il sistema di PC della scuola è stato bloccato da quelli dell'onda, allora stampa volantini che butta dall'alto durante la partita e tutto finisce in violenza anche nelle storie personali.
Dagli spunti brillantemente posti dal film si ricavano alcune considerazioni.
Innanzi tutto il fascismo o chi per lui ha un suo fascino, sinistro, ma molto attraente, che colpisce alcune corde sensibili nel subconscio di ognuno, diversamente non si capirebbe perchè, rimanendo alla storia del film, tanti ragazzi razionali, intelligenti normali e antifascisti in pochi giorni darebbero diventati fascisti.
Chi rimane più colpito, chi diventa fanatizzato più in fretta degli altri, chi è consciamente o inconsciamente più sensibile a questi richiami?
Questo mi ha colpito per la sua pericolosità, perchè la storia nel suo insieme punta l'indice sull'uomo comune, sul mediocre, su chi ha problemi, su chi ha più problemi di altri.
Il risultato forse è una selezione al contrario, ma la sostanza è che la massa aderisce di colpo, si riconosce. Il fascismo non è apparentemente una selezione, anzi è l'antiselezione, l'antimeritocrazia, è “i mediocri al potere”, è il capo che diventa capo perchè si presenta “come uno di voi” anche se non lo è affatto, perchè è colui che guida all'azione.
Il professore-capo era uno che confessa alla moglie di essere sempre stato un complessato, che si sentiva inferiore agli altri.
I ragazzi che si sono più fanatizzati erano quelli che avevano più problemi o di scuola o di famiglia, che nel gruppo, finita la competizione si esaltano.
Il fascismo è funzionale a qualcosa, serve a qualcosa, non è l'imposizione di alcuni pazzi.
I revisionisti giustificazionisti sono quelli che si assolvono imputando i disastri ad alcuni pazzi, ma la storia se la si legge così, la si stravolge.
E allora se traduciamo tutto in salsa italiana attuale possiamo stare tranquilli o no?
Per certi versi sì.
Nel senso che alcuni dei più importanti elementi del “fascismo eterno” nessuno li ha proposti.
Il congresso fondante di Forza Italia se aveva una connotazione era il grigio assoluto tendente al nulla, poteva essere la promozione di un nuovo frigorifero, nulla di più.
Nome, logo, divisa, capo, gruppi entusiasti fino al fanatismo...... nulla di tutto ciò.
Il berlusconismo ha un peccato di origine, che impedirebbe in teoria ogni sogno fascista del suo capetto. Infatti abbiamo visto che ogni fascismo si basa sul principio base ordine-disciplina-legalità. IL berlusconismo si basa su principi opposti. Il vero contratto con gli italiani del berlusconismo è in sintesi questo : io vostro capetto mi faccio i fatti miei e voi fatevi pure i vostri, io non vi vedo quando non pagate le tasse etc etc etc., voi non vedete me quando faccio gli interessi delle mie aziende e le leggi ad personam affinchè la magistratura non mi importuni. La legalità chi se ne frega? No Berlusconi in fascimo prende 4.
Messaggi subliminali però non mancano.
Non esiste più oggi in Italia come opposizione costituzionale di qualsiasi sistema democratico occidentale l'avversario politico, ma questi è indicato come : “il nemico” se pure ridicolmente non credibile, perchè decotto , infatti viene riproposto quotidianamente come “il nemico” : i comunisti, la sinistra. Non esistono nella realtà né gli uni né gli altri nell'Italia di oggi, ma sono indicati a dito tutti i santi giorni.
C'è ancora libertà di stampa e di espressione, ma chi dissente dal capetto viene delegittimato, sputtanato tutti i giorni, non gli si riconosce diritto ad esistere, anche se di fatto esiste, ma a furia di battere il chiodo c'è il rischio che la gente si convinca che i comunisti e la sinistra, che non esistono più, siano la causa di tutti i mali e che chi contesta il capetto si un antiitaliano.
La meritocrazia è il principio più odiato in Italia, tanto che uno dei libri di saggistica di costume più recenti è intitolato “mediocri” per indicare com'è l'attuale classe dirigente.
E abbiamo visto che una base di mediocri è quella più portata ad accettare la logica del gruppo fascistizzante.
Mettiamoci una bella spolveratina di insicurezza inculcata tutti i giorni dai media del capetto per poter adottare provvedimenti illiberali naturalmente per garantire la sicurezza del cittadino insicuro, minacciato dagli immigrati-delinquenti ed ecco il messaggio razzista subliminale ripetuto fino alla noia.
Mettiamoci poi il capo “uomo del fare”, e “uno di voi” (lo ha detto a tutti dai pompieri agli operai, non però ai carcerati forse per scaramanzia) e abbiamo aggiunto un altro elemento.
Non ci sono tentativi di divise ma si sono permesse le ronde, ognuna con le divise che crede. Se qualcuno volesse fare il fascista così starebbe facendo un fascimo da circo equestre, nulla di più.
Altro 4 in fascismo perchè quello da circo equestre non sarebbe credibile.
E' vero che se un tale personaggio avesse delle velleità da autocrate instaurerebbe un regime da clown come scrive la stampa estera da mesi ( e non è piacevole), ma questo non rende le cose più semplici e meno pericolose.
Quindi forse possiamo stare tranquilli, ma con le antenne ben tese.Per ora il pericolo più grande è continuare a fare ridere il mondo intiero.

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