venerdì 4 settembre 2009

Le dimissioni di Boffo. Ma allora è vero, la Chiesa è allo sbando.



Possono vendercela come vogliono, ma da quando mondo è mondo arrendersi dopo l' attacco di un prevaricatore significa dargliela vinta.
Il prevaricatore ha vinto, un autorevolissimo esponente della chiesa, se pure senza tonaca è stato umiliato, cioè la chiesa ha perso.
Grazie papa Ratzinger.
Questo povero uomo non ne azzecca più una,da troppo tempo.
Quanto meno l'impressione che ne trae l'uomo della strada è duplice :
1)- la chiesa è sgovernata, cioè non comanda veramente più nessuno, ci sono fazioni in lotta di potere e nessuno è più in grado di esprimere una leadership;
2)- la chiesa non conta più niente o quasi se basta un Feltri qualunque (neo direttore del Giornale di Berlusconi) ma con dietro le spalle l'ombra del grande prevaricatore, perchè il direttore di tutti i media della chiesa italiana venga sputtanato per una settimana, e poi ,al di là delle inutili belle parole, costretto alle dimissioni.
Ce ne facciamo tanto delle belle parole di facciata di Bagnasco, di Bertone e chi più ne ha più ne metta, se poi il finto candido Messori (Opus Dei) sul Corriere di ieri scrive un articolo al vetriolo in perfetto stile curiale con quale ,con la scusa di riassumere i fatti per i lettori porta lo sputtanamento a un punto di perfidia del quale il povero Feltri non è assolutamente all'altezza, non avendo mai frequentato gli ambienti curiali, nei quali Messori è di casa e i veleni sono un'arte perfezionata nei secoli. (riassumo la parte più micidiale: ma come mai viene fuori il tribunale di Terni,quando il Boffo è del Nord Est? Semplice. Perchè è nella zona di Terni che c'è Don Gelmini e la sua comunità accusata di pederastia ,male molto diffuso e temuto nell'ambiente, il tutto riferito a voci fuori campo come nella tragedia greca, ma intanto presentato ai lettori)
Messori per la verità incentra il suo articolo affermando, che le gerarchie avevano fatto malissimo a sottovalutare la sentenza di Terni, della quale erano a conoscenza per tempo, prudenza avrebbe voluto che Boffo fosse spostato già da anni in una posizione meno esposta, e in questo non si può non concordare con Messori.
Evviva. Ecco come si dimostra la carità cristiana fra colleghi giornalisti cattolici!
Quasi immediatamente dopo l'articolo di Messori arrivano le dimissioni irrevocabili di Boffo.
La Segreteria di Stato (Bertone) è in contrasto con la CEI (Bagnasco) e queste non sono novità, la non riconferma di Ruini alla Cei e la sua sostituzione con Bagnasco significavano già che Papa Ratzinger voleva riportare i rapporti con la politica italiana sotto la direzione della Santa Sede, come i rapporti con tutti gli altri stati e che la pesante intromissione della Cei in politica effettuata negli anni di Ruini era se non sconfessata, almeno sotto esame.
Questi sono i fatti. Ma poi occorre ricordare anche il seguito. La Segreteria di Stato è diretta da un Bertone che ,è stato scritto e spiegato più volte, si trova isolato, ha pessimi rapporti con il resto della curia, in poche parole è uno che non conta ed al quale i colleghi non perdono occasioni di fare fare passi falsi.
Ma tutti sanno anche che il difetto più grosso sta nel manico.
L'attuale Papa dal momento dell'elezione ha dimezzato lo share dato dalle presenze alle udienze, in Piazza San Pietro e ancor peggio nei viaggi internazionali.
L'elenco delle figuracce che ha inanellato è lungo e lo abbiamo già elencato nel post del 20 marzo 2009.
Per di più il Leader Maximo non è molto amato dal popolo,e ormai la curia e tutti i potentati stanno studiando vie di uscita da una situazione che appare sempre più disastrosa per la salute della chiesa.
Veniamo alla CEI.
Ma che figura ha fatto il povero Bagnasco!, uomo mite ed equilibrato rispetto al predecessore Ruini, ma incapace di imporre una leadership.
Ogni vescovo ormai suona la sua campana pontificando su tutto. Fra un po saranno riconoscibili anche per i non esperti le correnti e le sottocorrenti come e peggio dei partiti politici.
Bagnasco si spende sbilanciandosi mediaticamente a favore di Boffo, ma poi lo lascia dimettere, dando così a vedere a tutti che ha dovuto subire un ordine pervenuto da oltre Tevere.
I Vaticanisti dicono che si trattava di una telefonata del Capo.
Se è vero,come sembra, Benedetto ne ha sbagliata un'altra.
Il Capo della Chiesa universale che cede al grande prevaricatore. Che vergogna!
E' ben altro quello che si aspettavano i fedeli.
Lo ripeto per l'ennesima volta,ormai la gente non perdonerà più alla gerarchia le sue continue incoerenze.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

adesso sarà interessante vederre chi metteranno al posto di Boffo!
E.

Anonimo ha detto...

Messori ha scritto ancora sul Corriere.Sapevamo che era un giornalista autorevole, ma ora ha chiaramente parlato a nome del Papa, come fosse autorizzato a farlo e ha detto diverse cose:
1) le dimissioni di Boffo erano di fatto richieste dal Papa;
2) Boffo non si è difeso,ha chiesto tramite avvocato di non lasciare cosultare le care processuali di Terni, non ha querelato per la stessa ragione Feltri, il che vuol dire che le sue tendenze sessuali sono quelle ipotizzate da Feltri e che nelle carte ci sono cose compromettenti,la Chiesa non transige su queste cose;
3) Ruini non aveva fatto una scelta adeguata quando lo ha nominato e imprudentemente non l'ha spostato dopo Terni.In pratica ha scialaquato un sacco di soldi in media non efficaci. La linea di Ruini quindi in Vaticano sarebbe ora del tutto contestata e superata;
4) ci saranno conseguenze sul governo, che ha fatto un atto insensato sparando su un Boffo che lo aveva appoggiato per anni e che aveva un "penchant" per il centro-destra?
5) che vuol dire tutto questo stante il fatto che Feltri non è per niente un cretino? Vuol dire che i documenti raccolti da Feltri venivano non dalla politica ma dal Vaticano stesso;
6)la guerra per bande in tonaca è cominciata e non è un bello spettacolo