giovedì 10 maggio 2012
Finalmente è successo Niente sarà più come prima ,almeno, si spera
“Le changement c'est maintenant” lo slogan elettorale di Francois Hollande ha vinto anche in Italia con Grillo e in Grecia con Tsipras.
Il sogno dei sogni : mandarli a casa tutti : destra, sinistra e centro, come sarebbe bello.
Forse e in buona parte potrebbe perfino essere realizzabile.
La crisi economica che morde già ora, ma che probabilmente morderà ancora più duramente nei prossimi mesi ha fatto deflagrare il disprezzo e la reazione per una classe politica corrotta, incapace e che pensa solo alla propria sopravvivenza.
La destra berlusconiana ha perso alle elezioni amministrative del 6 maggio la bellezza del 70%, la Lega poco meno, ma sullo stesso livello di catastrofe, il Pd si è limitato a una caduta rovinosa del 30%.
Siamo sulla strada buona, avanti così ed alle urne domani mattina.
Temo che non sarà così e che occorrerà aspettare ancora un po’.
La casta infatti è formalmente ancora a cavallo, ha subito un colpo micidiale, ma non sufficiente per disarcionarla subito.
Mia nonna diceva : i pescecani non si mangiano fra di loro.
E infatti non saranno loro a farsi fuori da soli è chiaro e questa è la ragione per la quale occorrerebbe fare un monumento ai vari Beppe Grillo, ad agli esponenti della società civile impostasi alle urne, spesso fuori e contro ai partiti, come Pisapia a Milano ;Massimo Zedda a Cagliari; De Magistris a Napoli ecc.
Lo diceva il costituzionalista Ainis dalle colonne del Corriere e dell’Espresso, la reazione forte della gente contro i partiti si può ascoltare e incanalare evitando disastri solo se si introducono da subito elementi di democrazia diretta.
Ovviamente internet i blog i social network sono elementi indispensabili per fare da colonna portante alla nuova politica per una ragione ovvia, è facilissimo seguirli e soprattutto non costano praticamente nulla né a che li usa per farsi sentire e conoscere usando un megafono più moderno di quello vecchio, sia per chi li usa per ascoltare , per approvare ed appoggiare o per dissentire, come strumenti nuovi al posto dei vecchi comizi, delle vecchie sezioni e scuole di partito.
Come mi piace Grillo quando invita i suoi a disertare in modo categorico i talk show televisivi, i vari porta a porta, i ballarò e via di seguito.
Basta col teatrino che serve solo a fare sopravvivere politici che da gran tempo rappresentano solo sé stessi e il loro portafoglio e non serve a nulla per informare la gente e meno che meno per proporre qualcosa di nuovo per uscire dal pantano.
Se è appurato che questi politici non rappresentano più nessuno, bisogna togliere loro una visibilità, che per di più è a nostre spese.
Non è vero che chi non appare in Tv non esiste, questa è una sciocchezza che il berlusconismo aveva messo nella testa della gente a suo uso, consumo ed abuso.
Come non mi piace il Capo dello Stato, che sceglie di volare basso facendo ironia sul successo dei Grillini.
Come non mi piacciono il Corriere e Repubblica che schierano i loro editorialisti per sparare contro i Grillini ignorando il nuovo vero.
Sparano tutti i giorni contro le caste e i privilegi, ma quando il nuovo appare all’orizzonte si terrorizzano.
L’Italia è rimasta ferma e stagnante per i lunghi vent’anni del berlusconismo, ora ci voleva bene una scossa salutare.
E’ arrivata, e quindi sia onore a quell’elettore medio che il berlusconismo delle origini indicava nei suoi opuscoli di propaganda come ignorante, infantile, non in grado di recepire concetti di un qualche spessore e che sarebbe stato capace di capire solo le cose dettate dalla sua pancia e dalle sue reazioni sentimentali- emotive, che andavano quindi solleticate.
Gli elettori hanno capito, in ritardo, ma hanno capito e gliele hanno suonate di santa ragione.
Grillo dice nel suo blog di oggi, ringraziatemi perché se non ci fosse stato il mio movimento quei voti di protesta che abbiamo preso noi li avrebbero preso i neo nazi e allora si che sareste nei guai.
Non mi sembra sbagliato.
E poi non è affatto vero che il movimento 5 stelle sia solo protesta e niente proposta.
In pochi anni è nato e si è fatto le ossa oltre che per l’abilità oratoria di Grillo anche e soprattutto perché è stato l’unico movimento capace di esporre in modo serio e documentato i temi ambientalisti e dell’uso delle risorse pubbliche, per poi canalizzarli politicamente in modo credibile.
Lo stesso per i temi della corruzione della classe politica e della legalità.
Lo stesso per la denuncia del fatto che questa classe politica è da gettare in blocco, va rinnovata tutta, questa non è antipolitica, questo è realismo lucido.
Lo slogan ripetuto da anni :”cittadini, i politici sono i vostri dipendenti e quindi trattateli come tali” è la filosofia politica che si contrapponeva alla manovra del berlusconismo di fare passare, riuscendoci, la filosofia per la quale il cittadino non esiste, esiste solo il cliente e il padrone del vapore.
Il movimento di Grillo dice delle cose semplici e chiare :
- porre la parola fine alla cementificazione scriteriata di tutto il territorio e quindi alt alle opere faraoniche di utilità non documentabile come la Tav e fine a uno sviluppo edilizio insensato in un paese dove la percentuale dei proprietari di casa è la più alta d’Europa, stop a nuovi parcheggi, riduzione del traffico privato;
- dare priorità all’utilizzo delle energie alternative fotovoltaico in testa riducendo l’uso dei combustibili fossili;
- farla finita con le discariche e gli inceneritori, sostituendoli con raccolta differenziata e qualche idea per limitare gli sprechi;
- incentivare tutto quello che porta all’uso generalizzato delle nove tecnologie informatiche a cominciare dalle scuole, collegamento e internet a costo zero, lezioni universitarie su internet accessibili a tutti, corsi gratuiti di italiano per gli stranieri;
- favorire le piccole imprese a mercato interno;
- trasparenza nei bilanci, controllo effettivo degli azionisti sui consigli di amministrazione, abolizione delle stok opitons a favore dei managers, stop alle partecipazioni delle banche in imprese, stop alle scatole cinesi per ingannare tutti piccoli azionisti e fisco;
- tetto alle pensioni d’oro;
- stop al finanziamento pubblico di giornali;
- vendita di due reti Rai e ricollocazione delle frequenze con asta ogni cinque anni;
- non si parla di finanziamento pubblico dei partiti, ma il Movimento è notoriamente autofinanziato;
- favore per le iniziative di democrazia diretta a cominciare dai referendum prevedendo l’introduzione anche del referendum propositivo e senza quorum;
- via le province, accorpamento dei comuni inferiori ai 5.000 abitanti;
- contrasto al gioco d’azzardo;
- fine delle presunte missioni di pace aiutando le guerre che non ci possiamo proprio più permettere;
- ultimo ma estremamente pesante uscita dall’Euro ma non dall’Europa.
Si potrà dire che il programma del Movimento a 5 stelle non piace, ma non si può proprio dire che
Il Movimento non abbia un programma preciso.
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