venerdì 13 dicembre 2013

I forconi ex ceto medio ridotto a vivere con 700 € al mese



I cassintegrati, per chi non lo sapesse, devono vivere con 7/800 € al mese e sono molti  più del 1.500.000 registrato nel 2012.
I precari erano 3.300.000 nel 2012 e navigano con stipendi attorno ai 900 € al mese .  
I pensionati sono 16.700.000, la pensione media è di 860 € , il 17% è sotto ai 500 €
I disoccupati sono oltre il  12%.
I giovani disoccupati sono il 40% + il 20%, che sono quelli che non studiano e non cercano lavoro, e arriviamo al 60% di inattivi, è un dato impressionante.
Le donne inattive sono il 48%, il dato più alto della UE.
Lo stipendio medio degli  italiani è di 1.300 € , 900 per i neo assunti, 1.040 per le donne, 1.000 per gli stranieri.
Le partite Iva sono 7.000.000, ma oltre 2.000.000 sono inattive, e delle 5 milioni rimanenti, ce ne sono un mare a reddito appunto da 800€, anche se la media è di 1.400.

E’ antipatico snocciolare dati, ma occorre farlo per capire come siamo caduti in basso, in poco più di vent’anni.
Se una marea di gente deve vivere  con  800 € o poco più, occorre ricordare, che a Milano l’affitto di un monolocale costa più di 600 €, più spese di condominio , poi ci sono da pagare le bollette delle utenze, dopo di che o si va a mangiare alle mense della Caritas, o ci si fa aiutare da familiari, che magari sono anche loro al limite.
Con i dati sopra riportati, non c’è da stupirsi che ci siano per le strade quelli dei forconi a protestare un po’ su tutto, ma c’è da stupirsi che quella stessa gente, sia stata buona fino adesso, in quelle condizioni.
Con questi dati, i politici, che tentano di inserirsi nella protesta ,come Berlusconi, che ha governato l’Italia per 20 anni, o Salvini della Lega ,che ha co-governato, o i vari movimenti fascisti, sono addirittura patetici, talmente sono del tutto privi di una minima credibilità.
Che fanno, protestano contro sé stessi?
Le forze presunte di sinistra, sono ancora più penose, quando commentano irritate, che si tratta solo di fascisti, dimostrando di ignorare il problema.
Rimane Grillo, che non è compromesso col passato, ma che è chiamato a un compito, forse superiore alle sue capacità.
Se prima aveva un compito difficile, ora è costretto a camminare sulla corda senza tenda sotto.
Non è neanche un anno che i 5Stelle sono stati eletti.
Avevano assoluto bisogno di tempo per capirci qualcosa e fare un veloce corso di addestramento.
Hanno spesso preso atteggiamenti penosi.
Non si sono però compromessi e non si sono venduti.
Ma forse non basta.
C’è la novità di Renzi, segretario del PD, acclamato per mettere all’angolo i vari D’Alema e gli altri mandarini dell’ex PCI, che si sono in questi anni comportati peggio del peggiore democristiano.
Ma basterà Renzi?
Ha un programma nascosto nelle nebbie e quel poco che è venuto fuori è più che preoccupante, come l’andare a spogliare le pensioni in corso, di quello che percepiscono più dei contributi versati.
Per aspetti come questi è perfino peggio di Berlusconi, che oltre alle note buffonate si è limitato a governare facendo assolutamente nulla.
Per il resto è indubbio che se vincesse le elezioni lui sarebbe   meglio Renzi di Berlusconi.
Sinceramente però continuo a diffidare del modo di fare politica di Renzi.
Non vedo perché si debba essere costretti a firmare in  bianco la fiducia a un personaggio molto bravo nella comunicazione , ma che nemmeno si degna di proporre le sue idee guida strategiche.
Non mi piace la politica ridotta a un personaggio, personalizzata all’estremo.
Non mi piace la politica fatta in televisione.
Non mi piace uno che governa un partito, che dovrebbe essere di sinistra, ma che è chiaramente  ancorato a idee di politica economica liberista.
Non mi piace chi è tutto per il privato e niente per lo stato.
Non mi piace uno che ispira a Tony Blair, che è stato un gigantesco mentitore su un argomento pesantissimo come la guerra in Iraq.
Non mi piace chi gioca tutto sull’apparire.
Tutto questo mi richiamo troppo il berlusconismo.

Vedrei bene Renzi in un caso solo, se fosse capace di dialogare con i 5 Stelle, ma non ne ha neanche in mente, anzi considera i 5 Stelle il suo avversario da spolpare.

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