Riusciremo
pavidamente ad andare avanti senza reagire anche questa volta?
-11 settembre 2001
2.752 persone uccise a New York da 9 terroristi sauditi della banda
di Bin Laden;
-11 marzo 2004
Madrid 177 morti e 2.000 feriti per opera di un commando islamista
,che ha agito su treni locali ;
- 7 luglio 2005
Londra 56 morti e 700 feriti a causa di un commando terrorista
islamico che ha agiti su tre treni della metropolitana e su un
autobus;
-7 gennaio 2015
Parigi 12 morti e 11 feriti a causa di un commando islamista che
assale la redazione di Charly Hebdo;
-13 novembre 2015
Parigi 132 vittime e 300 feriti per mano di tre commando jihadisti.
Ce ne dovrebbe
essere abbastanza.
Ma le classi
politiche occidentali sono talmente inadeguate ,da far pensare che
affrontare il terrorismo non sia un problema alla loro portata.
Bush e Blaire hanno
destabilizzato Iraq e Afganistan senza avere una strategia decente e
sensata per il dopo guerra.
Obama ha fatto meno
danni ma ha giocato con una ambiguità vergognosa lasciando
volutamente spazio al progressivo rafforzamento del pseudo-
califfato islamico per premere sull'Iran e fargli accettare il
trattato anti-atomico.
L'Europa purtroppo
non esiste, perché non ha una forza militare credibile e spendibile.
La Merkel è una
brava ragioniera che tiene in ordine i conti del suo paese, spesso a
spese dei suoi partner europei, ma che non prova nemmeno ad avere un
disegno di politica estera globale e sopratutto che non intende
investire in un esercito che dovrebbe essere la colonna delle forze
armate europee date le dimensioni della Germania.
E' inutile
raccontarsi delle favole buoniste ,da quando mondo è mondo uno stato
viene preso in considerazione sopratutto in ragione della sua
consistenza militare.
Come mai i
terroristi islamici si sono ben guardati da fare ancora attentati
negli Usa?
Non sarà perché la
lezione militare che è stata loro impartita se pure in modo
grossolano e senza alcuna visione strategica da Bush ha loro chiarito
le idee?
Martiri si ma scemi
non sono.
Ora hanno colpito
duramente Parigi per delle ragioni precise.
Innazitutto anche
loro, nella non certo sofisticata cultura che posseggono, hanno
realizzato che il loro nemico ideologico addirittura mortale è la
filosofia della laicità della modernità e dell'illuminismo, alle
quali la Francia è a tutt'oggi fedele e coerente.
I buonisti nostrani
hanno tanto criticato per esempio le leggi francesi che impediscono
alle donne musulmane di portare il velo a scuola eccetera, ma intanto
la Francia ha avuto il coraggio di farlo e noi no.
Secondariamente la
Francia ha avuto l'ardire di mettere in campo quel poco o tanto di
“grandeur” che ancora le rimane e di fatto risulta essere l'unico
paese europeo che ha saputo andare oltre alle chiacchiere di
circostanza e “gli stivali” ,per esempio in Mali ,ce li ha messi
bloccando la conquista del potere da parte delle bande islamiche.
La Germania che
dispone di mezzi economici ben più consistenti della Francia, con la
solita scusa di non rinfocolare i vecchi fantasmi dell'espansionismo
nazista, tiene i remi in barca e non dà alcun contributo militare
per bloccare le bande islamiche nel mondo.
E questo è un
gravissimo limite che condanna l'Europa all'irrilevanza, a non
contare per il peso che ha nel mondo, sopratutto a causa del fatto
che ormai gli Stati Uniti hanno dimostrato con chiarezza di non
considerare più il Medio Oriente una regione di interesse strategico
per loro e ben difficilmente ci metteranno mai “gli stivali” dei
loro soldati.
Fortuna che c'è
Putin, che è intervenuto senza tentennamenti e che ha apertamente
irriso i finti bombardamenti americani sul Califfato, quando ha detto
che sparavano ai topi del deserto.
Il problema è
sempre quello e non si è mosso di un centimetro : chi la fa la
guerra al Califfato, prima che siano loro a crearci una vita
insopportabile?
Quando Renzi dice
con aria ispirata che occorre promuovere una coalizione sotto l'egida
dell'Onu, macina aria fritta,ben sapendo di farlo.
Pare che siano tutti
pronti a fare nulla di più che una guerra per procura, salvo i
Russi.
In effetti, stiamo
parlando di Medio Oriente e quindi i maggiori e primi interessati
dovrebbero essere loro, gli stati arabi.
I secolari odi che
dividono Sunniti da Sciiti, questa volta, di fronte a una minaccia
divenuta per loro così vicina e concreta, potrebbero essere superati
dalla paura del nemico comune e questo vale sopratutto per la sempre
più decotta monarchia saudita, principale sostenitrice del
Califfato, in funzione anti -Iran.
Ora però questi
sauditi hanno capito di essere ridotti tanto male, da attirare
l'interesse del medesimo Califfato tentato di andare a prendersi
quella penisola arabica, così piena di riferimenti simbolici, che
sta loro fuggendo di mano.
Si sono lanciati
nell'avventura Yemenita ,sempre in funzione anti-Iran, mettendo il
campo il loro esercito, contro le tribù sciite, che avevano
cacciato il regime sunnita naturalmente protetto da loro , ma si è
visto subito che si sarebbero esposti a una serie di incredibili
figuracce, come sta di fatto avvenendo da mesi, e non c'è niente di
più pericoloso di dimostrare di non avere alcuna capacità militare
proprio in quell'area.
I Curdi sono gli
unici seri e capaci combattenti anti Califfato,ma sono bombardati dai
Turchi, che come paese Nato, dovrebbero invece difenderli, però per
fortuna, ci sono.
Ci sono le milizie
sciite Hezbollah e pare anche reparti Iraniani se pure in funzione di
appoggio.
Ci sono le forze
lealiste siriane al comando di quell'impresentabile dittatore di
Assad, anche loro di fede sciita e quindi filo-iraniani.
A proposito di
Assad, non possiamo non tenere conto del fatto che anche Gheddafi era
un dittatore impresentabile ,ma ora ne rimpiangiamo amaramente la
scomparsa dalla scena.
Ci sono i reparti
sciiti Iracheni, che sono quelli più male in arnese, però ci sono e
sono sulla loro terra.
Ci sono infine le
fantomatiche forze siriane anti-Assad che gli Usa hanno foraggiato in
abbondanza, ma che sono di fede molto dubbia e che sopratutto hanno
combinato sempre poco di che.
Infine ci sono le
legioni di profughi siriani, che in base alle vigenti leggi
internazionali hanno il diritto di essere accolti come profughi dal
resto del mondo.
Però se loro
vengono in Europa, chi combatte il Califfato in Siria?
Diciamo anche la
parte più imbarazzante di questa vicenda, se loro in pratica
disertano dall'esercito di Assad, indeboliscono gravemente la parte
più consistente del fronte anti- Califfato, che sarà comunque
quella che dovrà costruire la nuova Siria senza Assad.
Come intervento non
militare in quella regione è quindi lungimirante e sensata la mossa
di Frau Merkel che si è detta disposta ad aprire il portafoglio suo
e dell'Unione Europea per ampliare al massimo i campi ,che ospitano i
rifugiati siriani in Turchia, perché questa gente è là che deve
rimanere, al confine della Siria, pronti a partecipare alla
ricostruzione del loro paese.
In queste cose
l'ombrello dell'Onu non è niente di più di una foglia di fico su
decisioni che vanno prese dalle superpotenze a dalle potenze più
influenti sulla regione : Usa, Russia,Iran, Sauditi ed Emirati del
Golfo, Turchia, Iraq e , si spera, con una presenza non simbolica
dell'Europa.
Se proprio non si
vuole andare oltre, che almeno gli europei, tutti gli europei mandino
gli aerei a bombardare, serve poco, ma è meglio che non far niente.
Poi però ognuno in
casa propria deve farla finita con le solite idiozie dell'Islam che
non c'entra nulla e imporre con decisione il rispetto non solo delle
nostre leggi ma anche della nostra cultura, usanze eccetera, ma
sopratutto esercitando un controllo capillare e invasivo sulle
moschee, dove devono essere ammessi sermoni solo nelle lingue
europee.
Chi non si integra e
che ha frequentazioni sospette deve essere cacciato.
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