venerdì 11 dicembre 2015

Il governo Renzi salva le banche ma non i risparmiatori, se questa è la sinistra…...



Ci risiamo con un presunto “grande comunicatore” che ci propina “narrazioni” ottimistiche che hanno sempre meno a che fare con la realtà.
La vicenda delle quattro banche locali che secondo Renzi sarebbero state “salvate” dal fallimento dalla lungimiranza del governo rappresentano un caso emblematico di quanto questa politica sia del tutto inadeguata al ruolo che ricopre.
A parte gli aspetti sempre spiacevoli consistenti nel fatto che la ministra più esposta mediaticamente dell'intero governo aveva il padre Vice Presidente e un fratello responsabile della gestione “sofferenze” della banca Etruria, la vicenda mette a nudo diversi poteri che sono : governo, commissione europea, banca d'Italia e altri organi di vigilanza, che non chiariscono nulla e si rimpallano responsabilità che sono assolutamente gravi.
Stiamo parlando di 130.000 azionisti, 10.000 possessori di obbligazioni subordinate, che ammontano alla bella cifra di 788 milioni, come riporta la Stampa di questa mattina.
Curioso, ma anche significativo il fatto che tutte e quattro le banche si trovano nelle regioni del centro Italia, che sono il più consolidato bacino elettorale del Pd, partito del quale Renzi è segretario e questo dimostra che questo partito controlla sempre meno il territorio e gli enti locali.
Curiosa la decisione politica, sofferta fin che si vuole, di tenere in piedi quattro banche locali decotte, sacrificando i depositi di migliaia e migliaia di clienti.
Non curiosa ma pessima l'idea di cercare di accollare la responsabilità di tutto alle istituzioni europee.
I tedeschi giustamente sopportano sempre meno l'idea che gli italiani ritengano di non rispettare i patti, che hanno sottoscritto.
Le quattro banche “salvate” erano in condizioni fallimentari e per questa ragione erano state commissariate, ma a quanto pare continuavano a fare sciocchezze inverosimili, come il finanziamento per un panfilo di lusso o gli ancora più incredibili finanziamenti , se pure limitati, all'altrettanto incredibile cardinale, che compare sempre dove non dovrebbe esserci un porporato per di più di alto bordo.
Pessima la figura che fanno tutte le istituzioni interessate, governo in testa.
Ma ancora di più inspiegabile appare la inconsistenza dell'azione degli organismi ,tecnici e non politici, di vigilanza.
Lasciatemelo dire però, pessimo risulta anche il comportamento dei clienti delle banche che sono rimasti scottati, pagando duramente di persona, la leggerezza con la quale hanno depositato i loro soldi, in parecchi casi, pochi, ma preziosi.
Ma come è possibile : sai che la piccola banca dove hai messo i tuoi soldi è stata commissariata, ovviamente per cattiva e pericolosa gestione a vai avanti a dare credito alle fandonie che l'impiegato di tua fiducia è costretto dai suoi superiori a dirti?
Il primo evidente errore di queste persone sfortunate è proprio quello di avere privilegiato una piccola banca locale.
Secondo errore hanno sottoscritto senza leggerli documenti importanti, che li mettevano in guardia sulla possibilità di perdere perfino il capitale, come nel caso di qualsiasi investimento.
Terzo, il giudizio su qualsiasi prodotto lo si da consultando terze parti, non certo il venditore che si trova in conflitto di interessi.
Quarto non fermarsi mai alla prima osteria, per esempio la concorrenza dei buoni postali si trova anche nel più piccolo dei paesi.
Quinto investire tutto in un solo prodotto è semplicemente il più disastroso degli errori, è talmente tanto tempo che i media ripetono che il primo criterio al quale riferirsi per effettuare un investimento è “diversificare”, che si pensava, che tutti avessero ormai metabolizzato questo concetto elementare.
Sesto, dopo i giganteschi fallimenti della Leman Brothers e compagne, che hanno causato l'inizio della lunga crisi economica mondiale ancora in corso, si dovrebbe avere capito che qualsiasi banca
può anche fallire e quindi per esempio sarebbe saggio a seconda del capitale posseduto, tenere conti correnti in almeno due banche e il conto titoli in banche ancora diverse da quelle dove si ha il conto o i conti.
Settimo, che la normativa europea prevedeva regole nuove di partecipazione dei clienti e sottoscrittori alle perdite delle banche era stato riportato dai media da mesi, in queste materie se uno non ritiene di informarsi,meglio farebbe a mettere i soldi sotto il materasso o sepolto nell'orto alla Don Abbondio.
Ottavo, la regola di buon senso più ovvia per qualsiasi tipo di impegno serio è quella di essere sicuri di avere la facoltà di effettuare una veloce marcia indietro, in qualsiasi momento, che ritenga opportuno, cosa che non era assolutamente possibile fare con le obbligazioni subordinate, come si sono accorti gli investitori che cominciando a sentire odore di bruciato sono andati a chiedere di vendere e si sono sentiti dire che non era possibile.
Quei titoli mancavano totalmente di trasparenza e quindi sul mercato non c'erano.
Come è possibile comperare titoli il cui valore non è elencato sul Sole 24 ore o su qualsiasi altro giornale finanziario, che si può comprare in qualsiasi edicola?
Abbiamo quindi dovuto constatare con tutt'altro che piacere che la famosa “società” cioè noi, non siamo affatto migliori della nostra classe politica.
Questi risparmiatori gabbati fanno benissimo ora a cercare di recuperare il possibile anche se hanno pochissime possibilità reali di rivedere i propri soldi, ma devono prendersela prima di tutto con sé stessi.
Siccome però per definizione la gestione della “cosa pubblica” è responsabilità appunto della classe politica è a questa che è giusto rivolgersi.
Questa vicenda i politici l'hanno gestita coi piedi e la credibilità del governo non ci ha certo guadagnato.
Se andiamo a vedere, tanto per fare un esempio, il sondaggio settimanale del lunedì del quale dà puntualmente notizia Enrico Mentana nel telegiornale della 7 si è visto che il PD sta perdendo terreno costantemente da mesi e mesi.
Se va avanti così si squaglia.
E il movimento 5 Stelle sta guadagnando da altrettanti mesi costantemente, se va avanti così vince la partita.
Personalmente la cosa non mi entusiasma particolarmente,ma nemmeno mi angoscia.
Vedo e denuncio da tempo i limiti del 5 Stelle, superati solo in parte, quando avrebbero avuto tutto il tempo di trasformarsi in una armata più incisiva e credibile, ma se Renzi continua a dissolversi in una penosa ripetizione del berlusconismo, ben vengano i 5 Stelle.


















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