Ci
risiamo con un presunto “grande comunicatore” che ci propina
“narrazioni” ottimistiche che hanno sempre meno a che fare con
la realtà.
La
vicenda delle quattro banche locali che secondo Renzi sarebbero state
“salvate” dal fallimento dalla lungimiranza del governo
rappresentano un caso emblematico di quanto questa politica sia del
tutto inadeguata al ruolo che ricopre.
A
parte gli aspetti sempre spiacevoli consistenti nel fatto che la
ministra più esposta mediaticamente dell'intero governo aveva il
padre Vice Presidente e un fratello responsabile della gestione
“sofferenze” della banca Etruria, la vicenda mette a nudo
diversi poteri che sono : governo, commissione europea, banca
d'Italia e altri organi di vigilanza, che non chiariscono nulla e si
rimpallano responsabilità che sono assolutamente gravi.
Stiamo
parlando di 130.000 azionisti, 10.000 possessori di obbligazioni
subordinate, che ammontano alla bella cifra di 788 milioni, come
riporta la Stampa di questa mattina.
Curioso,
ma anche significativo il fatto che tutte e quattro le banche si
trovano nelle regioni del centro Italia, che sono il più consolidato
bacino elettorale del Pd, partito del quale Renzi è segretario e
questo dimostra che questo partito controlla sempre meno il
territorio e gli enti locali.
Curiosa
la decisione politica, sofferta fin che si vuole, di tenere in piedi
quattro banche locali decotte, sacrificando i depositi di migliaia e
migliaia di clienti.
Non
curiosa ma pessima l'idea di cercare di accollare la responsabilità
di tutto alle istituzioni europee.
I
tedeschi giustamente sopportano sempre meno l'idea che gli italiani
ritengano di non rispettare i patti, che hanno sottoscritto.
Le
quattro banche “salvate” erano in condizioni fallimentari e per
questa ragione erano state commissariate, ma a quanto pare
continuavano a fare sciocchezze inverosimili, come il finanziamento
per un panfilo di lusso o gli ancora più incredibili finanziamenti ,
se pure limitati, all'altrettanto incredibile cardinale, che compare
sempre dove non dovrebbe esserci un porporato per di più di alto
bordo.
Pessima
la figura che fanno tutte le istituzioni interessate, governo in
testa.
Ma
ancora di più inspiegabile appare la inconsistenza dell'azione degli
organismi ,tecnici e non politici, di vigilanza.
Lasciatemelo
dire però, pessimo risulta anche il comportamento dei clienti delle
banche che sono rimasti scottati, pagando duramente di persona, la
leggerezza con la quale hanno depositato i loro soldi, in parecchi
casi, pochi, ma preziosi.
Ma
come è possibile : sai che la piccola banca dove hai messo i tuoi
soldi è stata commissariata, ovviamente per cattiva e pericolosa
gestione a vai avanti a dare credito alle fandonie che l'impiegato di
tua fiducia è costretto dai suoi superiori a dirti?
Il
primo evidente errore di queste persone sfortunate è proprio quello
di avere privilegiato una piccola banca locale.
Secondo
errore hanno sottoscritto senza leggerli documenti importanti, che
li mettevano in guardia sulla possibilità di perdere perfino il
capitale, come nel caso di qualsiasi investimento.
Terzo,
il giudizio su qualsiasi prodotto lo si da consultando terze parti,
non certo il venditore che si trova in conflitto di interessi.
Quarto
non fermarsi mai alla prima osteria, per esempio la concorrenza dei
buoni postali si trova anche nel più piccolo dei paesi.
Quinto
investire tutto in un solo prodotto è semplicemente il più
disastroso degli errori, è talmente tanto tempo che i media ripetono
che il primo criterio al quale riferirsi per effettuare un
investimento è “diversificare”, che si pensava, che tutti
avessero ormai metabolizzato questo concetto elementare.
Sesto,
dopo i giganteschi fallimenti della Leman Brothers e compagne, che
hanno causato l'inizio della lunga crisi economica mondiale ancora in
corso, si dovrebbe avere capito che qualsiasi banca
può
anche fallire e quindi per esempio sarebbe saggio a seconda del
capitale posseduto, tenere conti correnti in almeno due banche e il
conto titoli in banche ancora diverse da quelle dove si ha il conto o
i conti.
Settimo,
che la normativa europea prevedeva regole nuove di partecipazione dei
clienti e sottoscrittori alle perdite delle banche era stato
riportato dai media da mesi, in queste materie se uno non ritiene di
informarsi,meglio farebbe a mettere i soldi sotto il materasso o
sepolto nell'orto alla Don Abbondio.
Ottavo,
la regola di buon senso più ovvia per qualsiasi tipo di impegno
serio è quella di essere sicuri di avere la facoltà di effettuare
una veloce marcia indietro, in qualsiasi momento, che ritenga
opportuno, cosa che non era assolutamente possibile fare con le
obbligazioni subordinate, come si sono accorti gli investitori che
cominciando a sentire odore di bruciato sono andati a chiedere di
vendere e si sono sentiti dire che non era possibile.
Quei
titoli mancavano totalmente di trasparenza e quindi sul mercato non
c'erano.
Come
è possibile comperare titoli il cui valore non è elencato sul Sole
24 ore o su qualsiasi altro giornale finanziario, che si può
comprare in qualsiasi edicola?
Abbiamo
quindi dovuto constatare con tutt'altro che piacere che la famosa
“società” cioè noi, non siamo affatto migliori della nostra
classe politica.
Questi
risparmiatori gabbati fanno benissimo ora a cercare di recuperare il
possibile anche se hanno pochissime possibilità reali di rivedere i
propri soldi, ma devono prendersela prima di tutto con sé stessi.
Siccome
però per definizione la gestione della “cosa pubblica” è
responsabilità appunto della classe politica è a questa che è
giusto rivolgersi.
Questa
vicenda i politici l'hanno gestita coi piedi e la credibilità del
governo non ci ha certo guadagnato.
Se
andiamo a vedere, tanto per fare un esempio, il sondaggio settimanale
del lunedì del quale dà puntualmente notizia Enrico Mentana nel
telegiornale della 7 si è visto che il PD sta perdendo terreno
costantemente da mesi e mesi.
Se
va avanti così si squaglia.
E
il movimento 5 Stelle sta guadagnando da altrettanti mesi
costantemente, se va avanti così vince la partita.
Personalmente
la cosa non mi entusiasma particolarmente,ma nemmeno mi angoscia.
Vedo
e denuncio da tempo i limiti del 5 Stelle, superati solo in parte,
quando avrebbero avuto tutto il tempo di trasformarsi in una armata
più incisiva e credibile, ma se Renzi continua a dissolversi in una
penosa ripetizione del berlusconismo, ben vengano i 5 Stelle.
Nessun commento:
Posta un commento