lunedì 17 ottobre 2016

Dopo Marco Pannella scompare anche Dario Fo. Ambedue testimoni scomodi del credo laico, che non è molto amato in Italia






Quando il Papa parla, anche se è un Papa oltremodo scomodo per i “benpensanti” come Francesco, la gente lo ascolta con rassegnata pazienza, perchè è il Papa e gli Italiani, che si dichiarano “genericamente cattolici”, cioè quasi tutti, rispettano il Papa, chiunque esso sia, perchè hanno paura, come i bimbetti del Catechismo di fare o anche solo di pensare qualcosa che potrebbe portarli all’inferno o anche solo “portare male”.
Sarà un modo di comportarsi un po’ primitivo ed infantile, ma questa è la formazione e la cultura religiosa di questo paese.
Una volta questo livello così insoddisfacente e non degno di un popolo ormai altamente scolarizzato, si poteva imputare a una pastorale ecclesiastica oscurantista e ultra-tradizionalista.
Oggi decisamente non più.

Papa e parroci preferirebbero avere di fronte “cattolici adulti” e non la solita palude di benpensanti cattolici generici

Non solo il Papa, ma anche un buon numero di preti e di parroci, preferirebbero di gran lunga di dover badare a un “gregge” di cristiani “adulti” che si impegnino a rivedere criticamente con il dovuto studio le frettolose nozioni del Catechismo, invece che una massa di “fedeli” rimasti bambini in materia religiosa, che si rivolgono a loro come agli “impiegati dei sacri misteri” per averne sacramenti, e assoluzioni a buon mercato, in nome del cielo.
Questi preti sanno che il “cielo” non si accontenta che si vada a dormicchiare in chiesa alla domenica “perchè così ho la sensazione che durante la settimana non mi accadrà alcuna disgrazia”.
Molti preti non si trovano bene ridotti a “sciamani”, come lo sono oggi e vorrebbero tanto dare una bella scrollata ai tanti o tantissimi cristiani passivi di fronte a loro.
Ma sanno per esperienza che questa scrollata se pure necessaria, va fatta non con delicatezza, perchè altrimenti non sarebbe una scrollata, ma almeno con cautela ed in modo progressivo, perchè i loro “fedeli” rimasti si trovano bene ad andare avanti conservando un atteggiamento passivo.
Dire alla gente : ebbene adesso , cioè d’ora in avanti si cambia, non è semplice come sembra.
Non dovete più venire a Messa o da me ad aspettare che vi “spieghi” quello che già avrete pure acquisito nel corso degli anni.
D’ora in avanti, voi dovete diventare “responsabili” di voi stessi della vostra fede e del vostro sistema di credenze.
Per diventare responsabili dovete affrontare per conto vostro la lettura dei “testi sacri”.
Ma non basta, dovete studiarli e meditarli.
Noi non abbiamo più paura (come avevamo prima) che muovendovi da soli voi fedeli, assumiate diversi atteggiamenti critici nei confronti di quei testi o meglio delle interpretazioni correnti di quei testi.
Perchè abbiamo visto che quando ci comportavamo scoraggiando la lettura e lo studio personale, per non correre rischi di contestazioni, è stata quasi una catastrofe nel senso che le chiese i seminari e i conventi si sono letteralmente svuotati.
Di conseguenza ora pensiamo che l’unica via ragionevole per tenere in piedi questa Chiesa sia fare in modo che gran parte di voi “assuma le proprie responsabilità”, divenendo “cristiani adulti”.


Anche se per i preti è molto più impegnativo trovarsi di fronte fedeli critici e responsabili

Certo avere davanti “cristiani adulti” è per noi più scomodo e soprattutto più impegnativo, perchè i cristiani adulti per definizione si fanno e poi fanno a noi domande che ci possono mettere in difficoltà anche serie, perchè noi non abbiamo il potere di “abrogare dogmi” che questi cristiani adulti potrebbero trovare strampalati e indifendibili al giorno d’oggi.
E poi, diciamocela tutta, non sempre siamo abbastanza preparati noi preti per affrontare a fondo argomenti che non siamo ancora abituati a trattare, siamo preti non siamo teologi o filosofi di professione.
E poi ,in fondo in fondo, anche noi temiamo che se cominciamo a rileggere criticamente la nostra dottrina, potremmo rischiare di fare traballare la nostra fede.
Però al punto in cui siamo, ci siamo convinti che valga la pena di correre quel rischio, diversamente fra qualche anno, ci sarebbe il rischio ben più grosso di vedere finito il cristianesimo in Occidente.

Pannella e Fo, laici “atei” e anticleriali a modo loro, avevano un “credo” e un’ispirazione più evangelica di quella di gran parte dei “fedeli” cattolici, che interpretano la loro fede in modo acritico e passivo

A questo punto il lettore si chiederà, ma cosa c’entra tutta questa descrizione dei dubbi critici di “cristiani adulti” e di preti più svegli di una volta, con Dario Fo e Marco Pannella?
C’entra e c’entra molto, perchè a mio avviso, questi due grandi personalità della cultura laica hanno di fatto lavorato molto nella direzione di convincere la gente ( cristiani compresi, se non soprattutto) della necessità ineludibile per loro di abituarsi al “pensiero critico” che porta ad acquisire quella “responsabilità” che oggi manca e che è la causa principale dello sfilacciamento di questa società, diventata “liquida”.
Il pensiero laico non è mai stato troppo amato nel nostro paese, non perchè fosse ateo
o anticlericale, in un ambiente genericamente cattolico, ma perchè era ed è per sua natura diretto a “dare la sveglia” alla palude dei “benpensanti” che amano tanto dormicchiare nell’universo dei loro pregiudizi ,prima acquisiti senza passarli mai per il vaglio della ragione e poi archiviati come dogmi ai quali riferirsi.
Queste grandi figure della cultura laica davano fastidio perchè si servivano spesso con grande abilità teatrale dei loro atteggiamenti anti-conformisti e irriverenti per fare passare in modo immediato e comprensibile da tutti dei messaggi culturali scomodi.
Quando Dario Fo si studiava con passione e con costanza la storia medievale ,teologia compresa, era preso dallo stupore di vedere con quale facilità la Chiesa ha sempre “manipolato” i testi per trarne la dottrina che faceva più comodo non per la migliore salvezza delle anime, ma per sostenere un tale o talaltro potere temporale, usando dell’autorità e del prestigio dei “sacri misteri”.

E’ stato paradossale per molti intellettuali cattolici trovarsi a dover apprendere da quei presunti atei elementi della loro fede che non conoscevano perché oscurati dall’apparato ecclesiastico
E’ sconcertante per esempio che gli intellettuali cattolici si siano trovati costretti dalle opere apparentemente scanzonate di Fo ad apprendere la portata degli “scritti comunisti” nientemeno che di Sant’Ambrogio, introvabili a tutt’oggi in traduzione italiana, che io sappia, e questo la dice lunga sulla perdurante capacità di manipolazione e di lobby del potere ecclesiastico.
I due grandi intellettuali laici dei quali stiamo parlando pur essendo “atei” e “anticlericali” solo in una accezione dei termini molto ristretta e particolare, erano in realtà persone “altamente credenti”.
Credenti non nella narrazione della mitologia cristiana, ma nello spirito del messaggio evangelico sicuramente.
Quando Pannella andava e faceva andare i suoi a visitare sistematicamente le carceri per cercare di fare conoscere a tutti le condizioni deplorevoli di quella umanità rispondeva nè più nè meno che a un precetto evangelico e con ciò dava uno schiaffo in faccia a una classe politica che per decenni sfruttava il riferimento a un cristianesimo per prendere voti nelle parrocchie, ma che poi nell’azione pratica largamente ignorava e contraddiceva.
Questo dava fastidio, anzi dava molto fastidio.
Le battaglie civili del leader radicale per la difesa della qualità della vita e non della vita quale che sia, anche quando diventa indegna e in contrasto con la dignità della persona umana, facevano lo stesso effetto.
Quando Dario Fo sferzafa e svillaneggiava “il potere” nelle sue manifestazioni arroganti e spesso ignoranti faceva da megafono a quel lontano messaggio che proveniva dalla Palestina di duemila anni fa e che ha attraversato quel Medioevo che Fo aveva tanto amato e studiato per rinvenirvi nella cultura popolare quel grande tesoro di umanità, al quale il potere è indifferente.
Dava fastidio in questi due grandi intellettuali proprio lo strattone se non lo schiaffo ,che veniva dalle loro azioni ed opere non tanto alla palude “benpensante”.
Ma alle guide di quella palude, che una volta erano anche i preti, che si spendevano più per conservare uno “status quo” utile al potere , che per indurre i fedeli ad essere coerenti col messaggio evangelico.

Il cattolicesimo più responsabile li ha trovati come utili compagni di strada, non certo come avversari

Ed erano ovviamente i gestori della politica e dell’economia.
Pannella cercava la realizzazione di una società giusta secondo il messaggio evangelico nella costruzione di strutture ispirate al liberalismo.
Fo , pur conservando sempre lo spirito critico dell’intellettuale di razza, cercava la realizzazione di una società giusta negli ideali comunisti.
Ma il riferimento ideologico primo era per tutti e due il messaggio evangelico primitivo.
E questo era considerato inconcepibile per le vecchie cricche clericali, che vedevano tetelata la conservazione del loro potere esclusivamente dal riconoscimento del loro monopolio esclusivo nel parlare delle materie da loro stessi definite “di fede”.
I tempi però e per fortuna, sono cambiati e sono cambiati in modo radicale.
Quei cristiani adulti e quei preti che vorrebbero che tutti i loro fedeli divenissero adulti, sanno benissimo che Pannella e Fo erano “dei loro” nel senso che tutta la loro opera era intimamente connessa a quella “revisione critica” da operare per riportare anche la chiesa ed i suoi fedeli al messaggio evangelico primitivo.
Iacopo Fo, nel commosso discorso di saluto a suo padre, alle esequie laiche, ma sul sagrato del Duomo di Milano, ha pronunciato fra l’altro queste parole che riporto a memoria : noi siamo atei, noi siamo comunisti, ma siamo anche un po animisti, suvvia, come è possibile pensare che con la morte si scompaia?.
Magnifica conclusione che dimostra che non è necessario professare l’adesione alla narrazione della mitologia cristiana per essere cristiani nella sostanza.


Nessun commento: