Mons.
Luigi Negri, Arcivescovo in carica di Ferrara Comacchio (se ne andrà
per limiti di età e per la fortuna del suo gregge il prossimo 2
giugno) ha scritto per la rivistina web “la nuova bussola
quotidiana” ,di chiara impronta conservatrice, una indegna raccolta
di improperi contro il mondo moderno, sottintendendo, ma non troppo,
assoluto disprezzo per la gestione della chiesa di oggi.
Sono
talmente sbracate e indecorose le esternazioni del monsignore, che
persino una rivista di quella ispirazione ha avuto la decenza di
impaginare l’articolo relativo in posizione defilata.
Il
nostro Monsignore è ben noto da decenni a chi segue le vicende del
mondo cattolico rappresentando uno dei principali teorici del nucleo
storico di Comunione e Liberazione.
Qualche
vaticanista potrebbe dire che si è incupito con l’età perché
non è riuscito a fare abbastanza carriera e sopratutto perché il
suo movimento non è riuscito a piazzare uno dei loro come papa
all’ultimo concistoro, obiettivo che davano non solo raggiungibile
ma addirittura scontato il giorno prima.
Ma
non è così perché il nostro da giovane le sparava ancora più
grosse di quanto non faccia da vecchio, probabilmente nessuno era più
tradizionalista e integralista di lui.
Eppure,
eppure è diventato vescovo, come parecchi altri che la pensano come
lui.
E
va bene ,la struttura monolitica e gerarchica della chiesa cattolica
costringe a convivere a volte farisaicamente scuole di pensiero
antitetiche fra loro e quindi , per chi sopporta queste cose, si dice
che ci sia posto anche per chi la pensa come Mons Negri.
Ammesso
e non concesso che vada bene così.
Una
cosa è esprimere in modo garbato il proprio tradizionalismo, come fa
da una vita il pontefice emerito Ratzinger, altra cosa è vomitare
improperi senza ritegno coinvolgendo nella deplorazione le giovani
vittime di un sanguinoso attentato, come quello di Manchester.
Posso
capire che vedere che le proprie tesi non le segue più nessuno nel
mondo moderno possa portare a irritazione, ma il nostro in
quell’articolo mostra un’ira , un astio, un disprezzo che
somigliano tanto all’odio contro il mondo intiero.
E’
terribile da dire, ma temo che questo modo di agire e di parlare
metta sullo stesso piano morale chi pratica l’estremismo
integralista su qualunque fronte religioso si trovi.
Se
uno stramaledice il mondo moderno, che si ispiri gli
integralisti cattolici o che si ispiri a
Muhammad Ibn Abd al-Wahahab, il Sant’Agostino dei Sunniti sauditi,
o a
Ahmed
Abdel Rahman Muhammed al-Banna, il teorico dei Fratelli Musulmani,
gli improperi, gli obiettivi, i nemici e la forma mentis, l’odio
ideologico, sono
uguali.
Come
ho fatto in post precedenti, invito i lettori interessati ad andarsi
a leggere
qualche scritto
significativo
di Al Banna, facilmente reperibile
sul web ,per verificare il senso di quanto detto sopra.
C’è
una cosa sopratutto che un arcivescovo cattolico non poteva dire e
che spero, anche se ci credo poco, porti il medesimo a
subire le dovute censure canoniche e sono queste parole : “la
Madonna ….vi consolerà di questa vita sprecata, non per colpa
vostra ma dei vostri adulti”
Che
cosa? Di fronte a degli adolescenti e a dei bambini, ai quali la vita
è stata portata via da un fanatico, questo monsignore
si
permette di dire che la loro vita, è stata inutile, che sono
vissuti per nulla?
Che
hanno sprecato la loro breve o brevissima esistenza solo perché i
loro genitori, vivendo nel mondo moderno, non hanno ritenuto di
imporre loro la credenza in dogmi interpretati in modo estremistico e
fanatico?
La
terribile esternazione di Mons. Negri ha avuto scarsa copertura
mediatica, ma è un peccato perché non è giusto che venga lasciata
passare come se niente fosse successo.
Un
sacerdote e un vescovo non può permettersi di straparlare in questo
modo.
Quante
censure canoniche si sono presi Mancuso, Drewermann, Kueng, e tanti
altri senza che sia loro nemmeno stato concesso di discutere le
proprie tesi e un vescovo si può permettere di sputare il proprio
odio per il mondo nel quale vive senza fermarsi nemmeno di fronte
alla sacralità della morte?
Leggetelo
in integrale quell’articolo
è
utile che sia conosciuto.
Forse
non tutti hanno realizzato cosa sarebbe successo se al conclave che
ha eletto Papa Francesco avesse invece prevalso la fazione alla quale
appartiene il nostro Monsignore, i nostalgici di Lepanto e della
Vandea.
Il
mondo moderno avrebbe prodotto vite inutili e
quindi degne di morire ?
Meditino
i cattolici meno propensi ad esercitare la propria responsabilità ed
il proprio razioncinio e proni ad accettare invece la dogmatica così
com’è e i testi sacri così come sono, alla lettera.
E’
proprio vero che liberté,
fraternité,
egalité
sono insiti nel patrimonio culturale del cristianesimo e non invece
il prodotto di una evoluzione culturale laica della quale il
cristianesimo è debitore, ma
che avuto la furbizia o semplicemente l’intelligenza di
incorporare.
Se
il cristianesimo non è come l’Islam, è perché ha saputo
dialogare col mondo moderno, accettando una buona parte del pensiero
illuminista, diritti umani in testa,
mentre l’Islam ha accumulato una arretratezza culturale
impressionante, che si è immediatamente riverberata nella vita
pratica, condannando per secoli al non sviluppo l’intiero
mondo arabo.
Purtroppo
però nel processo di evoluzione della chiesa verso il futuro
qualcuno si è attardato a rimpiangere un passato tutt’altro che da
venerare , si è trovato come un pesce fuor d’acqua e straparla.
Si
può capirlo, ma non si può tollerare che sia vescovo e
la passi liscia.
Anche
al bar sport capiscono che il messaggio di Cristo è un’altra cosa.