martedì 16 maggio 2017

I politici e i dirigenti pubblici rispondano una buona volta di quello che fanno e di quello che non fanno







Tutti i giorni ne capita una, a volte anche molto grossa ,come l'affare del Cara di Isola Capo Rizzuto (centro accoglienza richiedenti asilo) più grande d'italia che apprendiamo essere stato gestito in pratica dalla mafia da anni e possiamo essere certi che nessuno dei responsabili istituzionali politici nazionali, regionali o locali pagherà nulla ,a meno che non si trovasse in associazione a delinquere ,che nel caso specifico sarebbe associazione mafiosa con i malavitosi.
Siamo talmente abituati a questo andazzo indegno di un paese civile che nemmeno ci accorgiamo che il problema non è quello sopra accennato, cioè che la magistratura becchi con le mani nel sacco gestori di cooperative e appaltatori vari che passano tangenti ai politici.

Il problema è che l'episodio di quel Cara, come ce l'hanno descritto i magistrati inquirenti e i giornalisti che oggi ne hanno parlato, non è un episodio, ma è un evento che durava nel tempo e che in loco pare che tutti conoscessero, ma non è venuto alla luce se non quando la magistratura è riuscita a raccogliere abbastanza prove da poter arrestare quasi 70 persone.
Il problema vero è che in un paese che funziona appena appena, lo stato, la regione, la provincia, i comuni ,eccetera hanno non la facoltà, ma il preciso dovere istituzionale di vigilare e di controllare quello che succede nel loro territorio con particolare attenzione a come vengono eseguiti gli appalti e i servizi pubblici, pagati con i soldi dei contribuenti.

C'è un funzionario pubblico del quale non si ricorda nemmeno più il nome un po’ arcaico e che di conseguenza del quale nessuno teme più la funzione : "l'ispettore".
Scomparso, messo in ombra e ridicolizzato dall'arroganza dei politici, che non riescono a sopportare l'esistenza di figure istituzionali per definizione terze, indipendenti dal loro potere e dai loro inciuci.
Eppure è facile che qualcuno di noi si ricordi di avere assistito nella nostra carriera scolastica alla visita in classe di un ispettore ministeriale.
Possibile che le nostre istituzioni siano riuscite a disfarsi di una figura organizzativa della quale non vedo come si possa fare a meno?
Non possono non esserci funzionari adibiti specificamente a controllare, ma è ovvio che questi non possono assolutamente essere assunti dai politici, perchè allora sarebbe una presa in giro,infatti non può esistere il controllore-controllato, non esiste, è una contraddizione di termini, I controllori devono godere di una posizione terza e indipendente.

La figura dell'ispettore probabilmente soffre della maledizione ideologica che si era abbattuta qualche decennio fa per esempio sui prefetti, visti come icona dello statalismo, in nome di un federalismo all'italiana, che è stato realizzato in un modo tanto pasticciato da sconvolgere la coerenza dell'impianto normativo che costruisce la nostra pubblica amministrazione.
Una matricola di giurisprudenza alle prime lezioni si sente fare il discorso assolutamente fondamentale dei principi generali del diritto fra i quali ai primi posti si pone il principio della gerarchia delle leggi, in base al quale non può essere che una fonte normativa inferiore assuma norme in contrasto con quelle emanate da organi superiori, in parole povere per esempio un consiglio regionale non può approvare leggi in contrasto con leggi nazionali.
Oggi invece in un caos generale ogni organo legifera come gli pare.

La parola gerarchia è guardata con sospetto, come se qualsiasi manuale di organizzazione aziendale non fosse incentrato sulla figura dell'"organigramma" aziendale, fondato appunto sul principio di gerarchia.
Ma non rimaniamo prigionieri della semantica di un termine, andiamo alla sostanza, cioè se non vogliamo chiamarlo ispettore, chiamiamolo come vogliamo, ma tiriamolo fuori, paghiamogli un lauto stipendio, perchè la sua funzione lo merita e sguinzagliamolo nel territorio con in mano la lente di Sherlock Holmes.
Se constatiamo che il nostro paese è in decadenza anche perchè poche cose funzionano a dovere, ebbene, preoccupiamoci in modo prioritario di avere delle figure organizzative che vadano a evidenziare le cose che non funzionano.

Non è possibile che in un dato territorio occorra aspettare i mesi o gli anni che occorrono alla magiostratura inquirente, per accorgersi che è in atto una colossale mangeria a danno di centinaia di poveracci immigrati
E' tipicamente italiano che in questa mangeria non manchi proprio nessuno sulla base dell'ipotesi investigativa in corso : parroco, sindaco, coop, associazioni religiose tradizionali, come le Miseriordie.

Ma il Vescovo non vedeva? L'opposizione in consiglio comunale non vedeva?Gli organi regionali non vedevano?Il prefetto non vedeva?E i ministri?
Proprio facciamo di tutto perchè i nostri partner europei ridano di noi.
Altro che andare dalla Merkel e da Junker a dire che vogliamo rinegoziare i trattati europei e che non ci danno abbastanza soldi per affrontare il fenoomeno migratorio, se poi i soldi che ci danno li lasciamo gestire dalla mafia e ce ne accorgiamo anni dopo, perchè nessuno controllava e nessuno vedeva.
Sono abbastanza terribili le foto dei politici di tutto lo schieramento immortalati mentre stringono la mano degli accusati di quei crimini infamanti.

I politici non riescono a fare pressochè nulla di sostanziale con la scusa che non ci sarebbero i soldi.
Ma se cominciassero a controllare che i soldi degli appalti e dei servizi pubblici non finiscano nell'immondizia della mafia non sarebbe meglio?
Le aziende lo fanno, sono attrezzate per ridurre al minimo gli sprechi e per dare la massima efficenza alle spese, non si vede perchè nel pubblico non possa essere possibile.
Non sarebbe possibile perchè i politici sarebbero irrimidebialmente incapaci e corrotti?
Attenzione, perchè se la pensiamo così stiamo buttando a mare la democrazia e ci avviamo a fantasticare un regime "pulito" e "funzionale" guidato da un generale o da un magistrato.
Quando nel mondo hanno sperimentato queste soluzioni i risultati sono stati disastrosi, quindi meglio tenerci la democrazia.
Ma democrazia però non vuole dire andare a votare distrattamente e poi finirla li, occorre partecipare, occorre pretendere, non fare i pecoroni, i clienti o i lecchini dei potenti.

Perchè nelle aziende i controllori ci sono e funzionano?
Perchè se uno sgarra o anche solo non raggiunge gli obiettivi prefissati per lui dalla dirigenza, semplicemente viene cacciato o degradato.
E’ così che si fanno funzionare le cose.
I dirigenti amministrativi pubblici che sono responsabili di un settore o della realizzazione di un appalto che non vedono quello che dovrebbero vedere vanno cacciati.

E I politici responsabili eletti che reggono quelle istituzioni vanno destituiti.

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