giovedì 25 maggio 2017

Arcivescovo cattolico spara indegne invettive commemorando le vittime di Manchester



Mons. Luigi Negri, Arcivescovo in carica di Ferrara Comacchio (se ne andrà per limiti di età e per la fortuna del suo gregge il prossimo 2 giugno) ha scritto per la rivistina web “la nuova bussola quotidiana” ,di chiara impronta conservatrice, una indegna raccolta di improperi contro il mondo moderno, sottintendendo, ma non troppo, assoluto disprezzo per la gestione della chiesa di oggi.
Sono talmente sbracate e indecorose le esternazioni del monsignore, che persino una rivista di quella ispirazione ha avuto la decenza di impaginare l’articolo relativo in posizione defilata.

Il nostro Monsignore è ben noto da decenni a chi segue le vicende del mondo cattolico rappresentando uno dei principali teorici del nucleo storico di Comunione e Liberazione.
Qualche vaticanista potrebbe dire che si è incupito con l’età perché non è riuscito a fare abbastanza carriera e sopratutto perché il suo movimento non è riuscito a piazzare uno dei loro come papa all’ultimo concistoro, obiettivo che davano non solo raggiungibile ma addirittura scontato il giorno prima.
Ma non è così perché il nostro da giovane le sparava ancora più grosse di quanto non faccia da vecchio, probabilmente nessuno era più tradizionalista e integralista di lui.
Eppure, eppure è diventato vescovo, come parecchi altri che la pensano come lui.
E va bene ,la struttura monolitica e gerarchica della chiesa cattolica costringe a convivere a volte farisaicamente scuole di pensiero antitetiche fra loro e quindi , per chi sopporta queste cose, si dice che ci sia posto anche per chi la pensa come Mons Negri.
Ammesso e non concesso che vada bene così.

Una cosa è esprimere in modo garbato il proprio tradizionalismo, come fa da una vita il pontefice emerito Ratzinger, altra cosa è vomitare improperi senza ritegno coinvolgendo nella deplorazione le giovani vittime di un sanguinoso attentato, come quello di Manchester.
Posso capire che vedere che le proprie tesi non le segue più nessuno nel mondo moderno possa portare a irritazione, ma il nostro in quell’articolo mostra un’ira , un astio, un disprezzo che somigliano tanto all’odio contro il mondo intiero.

E’ terribile da dire, ma temo che questo modo di agire e di parlare metta sullo stesso piano morale chi pratica l’estremismo integralista su qualunque fronte religioso si trovi.
Se uno stramaledice il mondo moderno, che si ispiri gli integralisti cattolici o che si ispiri a Muhammad Ibn Abd al-Wahahab, il Sant’Agostino dei Sunniti sauditi, o a
Ahmed Abdel Rahman Muhammed al-Banna, il teorico dei Fratelli Musulmani, gli improperi, gli obiettivi, i nemici e la forma mentis, l’odio ideologico, sono uguali.
Come ho fatto in post precedenti, invito i lettori interessati ad andarsi a leggere qualche scritto significativo di Al Banna, facilmente reperibile sul web ,per verificare il senso di quanto detto sopra.
C’è una cosa sopratutto che un arcivescovo cattolico non poteva dire e che spero, anche se ci credo poco, porti il medesimo a subire le dovute censure canoniche e sono queste parole : “la Madonna ….vi consolerà di questa vita sprecata, non per colpa vostra ma dei vostri adulti”

Che cosa? Di fronte a degli adolescenti e a dei bambini, ai quali la vita è stata portata via da un fanatico, questo monsignore si permette di dire che la loro vita, è stata inutile, che sono vissuti per nulla?
Che hanno sprecato la loro breve o brevissima esistenza solo perché i loro genitori, vivendo nel mondo moderno, non hanno ritenuto di imporre loro la credenza in dogmi interpretati in modo estremistico e fanatico?
La terribile esternazione di Mons. Negri ha avuto scarsa copertura mediatica, ma è un peccato perché non è giusto che venga lasciata passare come se niente fosse successo.
Un sacerdote e un vescovo non può permettersi di straparlare in questo modo.
Quante censure canoniche si sono presi Mancuso, Drewermann, Kueng, e tanti altri senza che sia loro nemmeno stato concesso di discutere le proprie tesi e un vescovo si può permettere di sputare il proprio odio per il mondo nel quale vive senza fermarsi nemmeno di fronte alla sacralità della morte?
Leggetelo in integrale quell’articolo è utile che sia conosciuto.
Forse non tutti hanno realizzato cosa sarebbe successo se al conclave che ha eletto Papa Francesco avesse invece prevalso la fazione alla quale appartiene il nostro Monsignore, i nostalgici di Lepanto e della Vandea.
Il mondo moderno avrebbe prodotto vite inutili e quindi degne di morire ?
Meditino i cattolici meno propensi ad esercitare la propria responsabilità ed il proprio razioncinio e proni ad accettare invece la dogmatica così com’è e i testi sacri così come sono, alla lettera.
E’ proprio vero che liberté, fraternité, egalité sono insiti nel patrimonio culturale del cristianesimo e non invece il prodotto di una evoluzione culturale laica della quale il cristianesimo è debitore, ma che avuto la furbizia o semplicemente l’intelligenza di incorporare.

Se il cristianesimo non è come l’Islam, è perché ha saputo dialogare col mondo moderno, accettando una buona parte del pensiero illuminista, diritti umani in testa, mentre l’Islam ha accumulato una arretratezza culturale impressionante, che si è immediatamente riverberata nella vita pratica, condannando per secoli al non sviluppo l’intiero mondo arabo.
Purtroppo però nel processo di evoluzione della chiesa verso il futuro qualcuno si è attardato a rimpiangere un passato tutt’altro che da venerare , si è trovato come un pesce fuor d’acqua e straparla.
Si può capirlo, ma non si può tollerare che sia vescovo e la passi liscia.
Anche al bar sport capiscono che il messaggio di Cristo è un’altra cosa.


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