domenica 4 giugno 2017

Grillo ha imposto l'accordo con PD e Forza Italia come un dittatore è vero ma così facendo ha definitivamente sdoganato il Movimento 5Stelle





Dire che la liturgia del voto degli “iscritti certificati” del Movimento 5 Stelle sulla legge elettorale, conclusasi con una approvazione, sostenuta da una maggioranza bulgara, abbia convinto tutti sulla bontà del ricorso al web, proprio non si può dire.

Anzi, l'impressione che ne ha ricavato la gente temo sia che chi gestisce quegli strumenti informatici sia molto abile nell'orientare se non proprio nel manipolare.
L'impressione quindi è amara, come è sempre amaro vedere militanti che seguono il capo come un gregge che sia Grillo, che sia Renzi, che sia Berlusconi, che sia Salvini.

E' inutile negarlo, l'Italia ha avuto la storia recente che ha avuto e quando succedono queste cose viene subito in mente l'immagine dell'uomo che parlava dal balcone e tutti che gli andavano dietro.
Più di recente ne era venuto fuori un'altro che parlava dal più moderno balcone degli studi delle sue televisioni a reti unificate con quelle della Rai pure occupate dai suoi uomini e tutti o quasi gli sono andati dietro.
Il primo per un decennio ha fatto molte cose anche apprezzabili, ma poi ha combinato disastri assoluti che hanno compromesso tutto e il secondo ha fatto perdere all'Italia altri vent'anni senza combinare nulla mentre i nostri partner europei facevano riforme e rafforzavano il loro apparato produttivo, vedi Germania.
E' difficile pensare che i nostri concittadini si siano entusiasmati nel vedere che quegli stessi Grillini che per diversi anni ormai andavano a proclamare come verità di fede che :"uno vale uno", "noi siamo diversi da tutti gli altri perchè noi non cerchiamo accordi con nessuno", "i nostri eletti sono solo portavoce e quindi non hanno prospettive di carriera, li cambieremo molto spesso", "gli iscritti certificati decidono sul web la linea del movimento" eccetera eccetera e poi si sono convertiti alla politica corrente sulla via di Damasco.
Infatti siamo venuti a sapere da un momento all'altro che esisteva un accordo di ferro fra 5Stelle, PD e addirittura anche con Forza Italia, che dubitiamo possa essere intervenuto per opera dello spirito santo, ma pensiamo che più verosimilmente sarà stato negoziato da esponenti di rilievo delle tre parti in modo segreto e riservato, come del resto è logico che venga fatto e come sempre è stato fatto.
Fa tenerezza pensare al povero Bersani, quando da segretario del PD prima di Renzi si era sottoposto con buona volontà e una certa ingenuità a uno "streaming", cioè una registrazione in diretta di una trattativa pubblica col Movimento 5Stelle nella sua prima versione, quando era ancora fanaticamente legato al dogma del tutto in pubblico, streaming che, ovviamente, non era servito a nulla, perchè non è così che si fanno quelle cose.

Appunto, lascia l'amaro in bocca l’accordo di oggi con gli arci- nemici di ieri, ma era inevitabile che finisse così.
Anzi era auspicabile che finisse così, tanto che anche su questo blog negli anni scorsi si era scritto che i 5Stelle dovevano scrollarsi di dosso quell'assurdo dogmatismo che li portava a sostenere cose e liturgie politiche strampalate, vendute come pensate eccezionali.
Ne è venuta fuori una dimostrazione di incoerenza con alcuni principi fondanti di quel movimento, è vero, ma è anche vero che alcuni di quei principi, come si diceva sopra, erano delle palle al piede delle quali andava liberarsi.
Lo hanno fatto e non era facile per loro.
Certo non è bello vedere che per riuscirci Grillo ha dovuto imporsi come un dittatore, se pure supportato dalla conferma successiva di un voto on line, ma oggi come oggi,

diciamocelo chiaramente, siamo in mezzo al guado tutti quanti, non solo i 5Stelle.
Abbiamo capito che tornare ai partiti tradizionali,coi loro apparati, non è più possibile, anche se quelli garantivano l'esistenza di strumenti di democrazia inconfutabili : elezione delle cariche a voto segreto di tutti gli iscritti, su liste che garantissero la presenza delle minoranze, sezioni fisiche sul territorio, dove chiunque poteva accedere, eccetera eccetera.
Abbiamo anche capito che l'uso del web in politica diventerà indispensabile, ma in quale forma?
Non lo sappiamo.
Stiamo vedendo che in tutto il mondo i cittadini delusi dalla corruzione e dalla impotenza delle loro classi politiche tradizionali (i famosi establishment) finiscono per consegnare l'esercizio del potere a personaggi energici, ma di dubbia convinzione democratica alla Putin, Erdogan, Orban e ultimamente Trump e guardano con più interesse a chi gestisce la Cina con sistemi non democratici, ma efficaci, che non ai democratici ma inconcludenti leader europei, per esempio.
Guai se ci convincessimo che la democrazia non serve più.

La democrazia va difesa e preservata, ma bisogna metterla in grado di funzionare al più presto.
Come? Nessuno è oggi in grado di dare la ricetta, abbiamo bisogno di tempo per non darci la zappa sul piede prendendo decisioni affrettate, ma è certo che dobbiamo accogliere il nuovo che avanza.
Tornando nel nostro micromondo della politica italiana, il Movimento 5Stelle è ancora ben lungi dall'avere risolto in modo convincente il problema della sua governance, ma se fra qualche mese metà degli italiani esulterà e l'altra metà guarderà altrove,

quando verosimilmente Luigi di Maio salirà lo scalone del Quirinale come Presidente del Consiglio incaricato, dovranno ringraziare il comportamento un po’ dittatoriale di Grillo, che ha saputo imporre al Movimento l'accettazione degli accordi col PD con Forza Italia e la Lega, sulla legge elettorale, perchè questo è l'atto che "normalizza", "sdogana" definitivamente il Movimento 5Stelle.
Certo la Taverna e Fico come rappresentanti dell'ala dura e pura del Movimento sono scontenti perchè così si superano alcuni dei dogmi fondanti del loro Movimento, ma bisognava farlo, diversamente niente scalone del Quirinale e Grillini eternamente venduti come buoni per "far casino", ma non per governare.
Bene ha fatto Grillo, ma che questo sia un punto di partenza per un assetto che è ancora tutto da studiare.
Per chi, come chi scrive, è da sempre aperto simpatizzante del Movimento, visto come unica forza politica in grado di sostituire un establishment irrimediabilmente corrotto, è stato un bel vedere quando si è appreso che lo stesso Movimento si era aperto a un dialogo con esponenti della cultura, accademici e esperti di economia , dialogo inteso chiaramente e umilmente in senso "didattico" per il movimento, tanto che è solo a seguito di questi colloqui che è stato redatto il "programma" del Movimento stesso nei vari campi.
Ha fatto piacere anche vedere un aperto e non occasionale confronto con il mondo cattolico, perchè dimostra la presa d'atto e il riconoscimento delle radici cattoliche di gran parte dei nostri concittadini almeno sul piano culturale.
Evidentemente sono state fatte delle scelte.

Direi buone scelte.

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