A questo punto comincia a far pena vedere questo giovane uomo che in
vita sua non ha mai fatto altro che vivere di politica, annaspare nel
vuoto cercando di mascherare il vuoto con una chaicchiera
giornaliera sempre più fastidiosa e controproducente.
Non è una novità ,se uno non ha niente da dire ed è l'ultimo a
sapere cosa vuol fare perchè non ha alcuna strategia ed alcun
programma coerente, cade nel narcisismo e nell'arroganza.
E' purtroppo per noi un "dèjà vue".
Ricorderete quando nel ventennio berlusconiano i commentatori
politici per darsi una verniciatina di intellattualità parlavano del
"Cavaliere" dicendo che era uno dei pochi politici capaci
di "parlare col corpo".
Stesso narcisismo stessa arroganza, stessa mancanza di una
strategia politica politica a lungo respiro, tutto basato sull'oggi e
sulla lettura dell'oggi attraverso un uso maniacale dei sondaggi.
Poi sulla base delle presunte pulsioni della gente misurate dai
sondaggi si sparava lo slogan che avrebbe dovuto soddisfare appunto
le più immediate pulsioni del "popolo".
I politologi definirono questo modo poco elevato di far politica
"parlare alla pancia della gente".
Va bene uno fa quello che può, se uno nasce Berlusconi o Renzi non
c'entra nulla con un DeGasperi o un Fanfani, non è colpa sua se la
differenza di livello e di statura morale è così abissale.
A proposito non c'è niente che mi irrita di più come il
ricordo di quando Matteo Renzi autobenedisse l'incipit della sua
carriera politica andando a "meditare" nella cella del
Convento di San Marco nella quale era vissuto Giorgio LaPira.
Allora ero stato tanto sciocco da commuovermi e dargli credito come
se avesse voluto solennemente affermare di voler portare avanti le
idee di quel grande.
Visto da oggi forse avrebbe fatto meglio a scegliere un'altra celebre
abbazia , quella di Chiaravalle ed andare a "meditare"
sulla tomba di Enrico Cuccia , dato che le uniche cose coerenti che
ha fatto Renzi sono state indirizzate a dare sempre ragione agli
interessi delle banche.
Le ultime sparate di Matteo Renzi sono veramente una pena.
Cercare di strappare il consenso di una parte dell'elettorato
montando a freddo una polemica sui media contro la
Commissione europea dicendo che bisogna stracciare il "fiscal
compact", cioè l'impegno sottoscritto nei trattati ed
approvato dal parlamento ancora in carica a grande maggioranza è un
comportamento politico che fa pena e che da la misura di quanto
l'uomo per tanto che si possa spremerlo non potrà mai produrre nulla
di buono come politico e tanto medo come statista.
Come si fa andare a dire alla Commissione Europea che bisogna
stracciare il fiscal compact quando la medesima commissione è lì
per vigilare che quel documento sia osservato, è la sua ragion
d'essere, diversamente i Commissari potrebbero tutti andare a casa.
Un politico di una anche modesta caratura ma che ci capisca qualcosa
si sarebbe procurato alleati politici per poter sforare i limiti del
fiscal compact, ma guardandosi bene dal dire che i trattati che ha
firmato e che ha fatto approvare dal suo parlamento sono carta
straccia, perchè diversamente tedeschi e nordici che non ci vedono
bene a causa delle nostre incoerenze dimostrate nei vent'anni
berlusconidi ora rinverditi da Renzi continueranno a pensare che
siamo un popolo di buffoni ben rappresentato dai politici che ci
scegliamo.
Insomma mantenere la parola data non è un "optional",
dai tempi delle caverne è su quella base che si misura
l'affidabilità del vicino.
Ma la giravolta sul fiscal compact non è l'unica.
Altrettanto clamorosa è stata quella pure recentissima sulle
politiche migratorie : prima avanti a tutti, adesso numero chiuso ,
limite agli sbarchi e "andiamo ad aiutarli nei loro paesi".
Ovviamente non sto assolutamente discutendo sul merito delle sparate
renziane, perchè su questo blog da sempre si era sostenuto che il
flusso migratorio va governato e che non c'è posto per tutti e che
si rischia una rivolta sociale se non si agisce subito.
Così come si è sempre detto che le politiche berlusconiane e
renziane di abulico e piatto asservimento agli interessi della
Germania, mascherati dai soliti "lo dice l'Europa" erano
una truffa pura e semplice propinata agli italiano considerati come
incapaci di intendere ve di volere i loro interesi nazionali, che
sono diversi e contrastanti rispetto a quelli della Germania.
Si sta ragionando invece sulla faccia tosta di chi, come Renzi
ritiene di potere invertire dall'oggi al domani alcune delle
posizioni politiche che aveva sostenuto fino al giorno prima su
argomenti del massimo interesse.
E tutto questo perchè ci si avvicina (relativamente) alle elezioni
politiche e i sondaggi dicono che la gente ne ha piene le scatole di
vedere immigrati ciondolanti ad ogni angolo di strada e ne ha
aptretanto piene le scatole delle politiche di austerità e vorrebbe
invece sviluppo e piena occupazione.
Se ne accorge oggi il grande Renzi di cosa pensa veramente la gente?
se fosse un politico appena appena avrebbe dovuto accorgersene
qualche anno fa non a pochi mesi dalle elezioni.
Ma come può un ex sindaco, presidente di provincia, presidente del
consiglio essere tanto infantile da non capire che non paga mai
rubare le posizioni politiche che altri hanno porttato avanti con
coerenza anni ed anni prima di tè, perchè la gente se ne accorge e
regolarmente fra il modello e l'imitazione nella cabina elettorale da
credito al modello e non all'imitazione.
Tralasciamo l'incoerenza e il procedere a zig zag, proclamando
da una parte la necessità di frenare il flusso dei migranti e poi
contemporaneamente insistere sulla legge dello jus soli che a
molti immigrati incerti se rimanere o tornare a casa loro interessa
relativamente, ma che la mente confusa di Renzi ritiene di essere
geniale e un mostro di furbizia e di potere quindi con quella legge
acquisire il voto di chissà quanti immigrati, dei quali dimostra di
non conoscere le aspirazioni.
Tralasciamo la presentazione di una legge contro l'apologia di
fascismo che è già in vigore in
Costituzione e che è stata nel tempo ribadita e benprecisata dalle
leggi Scelba e Mancino, anche se agire su argomenti che non hanno
nessun impatto sulla realtà e sui problemi veri del paese ma
sollevano un bel polverone mediatico distogliendo l'attenzione
dall'incapacità dei governi ad affrontare appunto i problemi veri è
una tattica ben nota, ma che dimostra che uno inntesta di idee buone
non ne ha proprio.
Fa talmente tanto pena Renzi, che il suo maestro Silvio
Berlusconi dall'alto dei suoi ottant'anni che continua nella
sua spregiudicata politica della quale ha il copy right :dal ninete
tasse sui patrimoni ai sussidi di ogni genere per chi si tiene in
casa quadrupedi di ogni taglia appare molto più "in palla"
del suo giovane e malaccorto imitatore.
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