Non bastasse la
perdurante disastrosa incapacità di amministrare che i Grillini
stanno dimostrando a Roma ,insistendo testardamente nell’errore di
difendere la Raggi al di là di ogni ragionevolezza, si sono
imbarcati in questi giorni in una procedura ridicola per designare
Di Maio candidato premier, gestendo una sceneggiata che costringerà
gli iscritti a confermare rigorosamente via web la scelta a favore
di Di Maio già fatta da mesi, se non da anni, dai due numi tutelari
del Movimento : Beppe Grillo e Davide Casaleggio, contrapponendo lo
stesso DiMaio a sette poveri pellegrini, totalmente sconosciuti e con
peso nullo all’interno del Movimento stesso per essere sicuri di
non correre rischi.
Siamo alle
solite ,nell’Olimpo del Movimento non si vuole capire che il
problema della democrazia interna e quello conseguente della scelta
della sua classe dirigente non è un optional, ma è per i 5 Stelle
il primo problema da risolvere.
Vada per Grillo,
tutto anomalo perché pur essendo il fondatore non è ritenuto
eleggibile perché come è noto si porta dietro una vecchia condanna
nella quale è incappato anni fa per un tragico incidente stradale
del quale gli è stata riconosciuta la responsabilità.
Ma Casaleggio, che
nessuno ha mai eletto e che regna per successione al padre, come se
fossimo ancora nel Medio Evo, come è possibile che venga accettato,
quando per di più confonde la sua ditta privata con gli organi
decisionali del movimento?
Basterebbe
questa gigantesca anomalia, ma come si sa le stranezze di questo
Movimento sono molte anzi troppe e vanno dal
“partito non partito”, ai parlamentari eletti che devono
comparire non come tali ma come semplici “portavoce” ma che
sopratutto sono costretti a castrasi nelle loro prerogative
costituzionali, firmando una dichiarazione imposta dal Movimento con
la quale accettano clausole capestro.
Stipendi
obbligatoriamente e drasticamente autoridotti, che purtroppo, pare
piacciano moltissimo al pubblico che essendo comprensibilmente
esasperato dalla corruzione dilagante non vuole accettare l’idea
che l’autonomia economica dei parlamentari è la prima condizione
per dissuaderli dal fare politica per rubare.
Poi c’è
l’altro problema dei problemi per il Movimento che è quello del
demandare le decisioni a scelte degli iscritti fatte
non vedendosi in faccia in carne ed ossa, ma tramite
l’uso del web, che come è noto ha i suoi vantaggi, in
quanto garantisce in teoria il massimo della democraticità
possibile, ma che ha anche grossi svantaggi come la possibilità di
manipolare internamente le procedure digitali direttamente da parte
di chi gestisce i programmi usati ,o esternamente da hackers come è
capitato di recente.
Insomma il Movimento
è nato dandosi delle regole che lo distinguessero in modo netto dai
partiti esistenti e questa è stata la sua fortuna, perché c’era
una fortissima domanda politica di qualcosa di radicalmente diverso
dalla palude esistente, formata da partiti corrotti e consunti,che
hanno largamente dimostrato di essere incapaci di governare
decentemente.
Il problema è
che per accentuare questa diversità, i Grillini fin dall’inizio
hanno ecceduto dandosi norme spesso del tutto strampalate.
Queste tinte anomale
potevano andare bene per lanciarsi e accreditarsi nel panorama
politico, quando sono nati, ma si da il caso che da tempo il
Movimento 5Stelle è dato dai sondaggi come il partito che riscuote i
consenso più ampi e quindi in altre parole è il primo partito
d’Italia.
In questa
particolare posizione è sconcertante che il vertice del Movimento
non capisca che quelle anomalie iniziali accentuate da atteggiamenti
diciamo folkloristici, oggi sono fuori luogo.
Lo avevamo già
detto su questo blog, è risaputo che con tutta probabilità la
prossima primavera dopo la svolgimento delle elezioni politiche il
Presidente della Repubblica dovrà invitare proprio Luigi Di Maio a
salire lo scalone d’onore del Quirinale per assumere l’incarico
di formare il nuovo governo.
Oggi la gente che il
Movimento è diverso dagli altri ormai lo ha capito e metabolizzato
bene, e quindi a questo punto con lo stesso Movimento alle soglie di
Palazzo Chigi ,la medesima gente compresi gli elettori 5Stelle
vorrebbe vedere se non una “normalizzazione” ,sicuramente
qualcosa di simile consistente almeno nella fine delle strampalatezze
più vistose.
Abbiamo detto che Di
Maio riceverà molto probabilmente l’incarico, ma riuscirà a
mettere insieme un governo?
La legge
elettorale, per tanto che qualcuno riesca a modificarla in tempi così
stretti ,sarà con tutta probabilità la peggiore schifezza che si
sia mai vista in materia e quindi sempre con tutta probabilità la
possibilità di formare un governo per chiunque riceva l’incarico
questa primavera sarà quasi nulla.
E allora?
Allora si tornerà a
votare dopo pochi mesi.
Nel frattempo
,come dice uno dei nostri più preparati esperti di geopolitica,
Lucio Caracciolo, tedeschi e nordici faranno di tutto per sbatterci
fuori da Euro e Europa, mandandoci sulla soglia del “default”.
E’ inutile
nascondercelo, la nostra situazione economica non si risolve certo
con i giochetti e le trovate infantili di Matteo Renzi, ieri il bonus
degli 80€, oggi la orribile pensata di assumere centinaia di
migliaia di nuovi statali, in controtendenza assoluta con il testo
del mondo moderno.
Ripresina o non
ripresina, col debito pubblico a 130 siamo eternamente sulla soglia
del baratro.
Se poi si aggiunge
l’incognita dell’instabilità politica è finita e quella del
possibile default diventa una probabilità molto seria.
Se lo stato
fallisce ripassiamoci quello che è successo in Grecia per sapere in
anticipo cosa succederà da noi.
Taglio di tutto,
impoverimento spaventoso.
Non
dimentichiamo che noi a differenza della Grecia abbiamo anche il
problema non secondario di un Meridione da molto tempo rimasto troppo
indietro per poter recuperare.
Poi c’è
stata la follia di prendere centinaia di migliaia di immigrati senza
che ci si fosse nemmeno preoccupati di sistemarli
provvisoriamente in modo appena decente facendo fare loro qualche
cosa di diverso che girare per l’Italia senza lavoro e sopratutto
senza documenti e quindi c’è in sottofondo un problema sicurezza
che potrebbe deflagrare con conseguenze imprevedibili.
Se succedesse tutto
questo, chi potrà, lascerà questo paese e quindi gli immigrati
diventeremo noi, come sempre chi avrà i sodi sarà gradito dovunque
vada e invece chi non ne ha abbastanza sarà un reietto.
Grazie politici!
Chissà se
nell’ambito dei 5Stelle qualcuno responsabilmente lo scenario che
sopra abbiamo descritto se lo è studiato e di conseguenza ha
preparato risposte sensate per evitarlo.
Lo spero ma ne
dubito quando sento lo stesso Di Maio che invece di parlare già da
ora delle alleanze possibili che il suo Movimento dovrà fare appena
dopo le elezioni, cioè da qui a pochi mesi, con le forze politiche
che gli sono più simili (Lega) ,continua a straparlare di
possibilità di portare i 5Stelle al 40%.
Eventualità
abbastanza inverosimile, ma che sopratutto non risolverebbe nulla
perché, come tutti sappiamo per governare ci vuole almeno il 50% +
1.
Per avere una
qualche fiducia vorrei vedere in questi mesi prima delle elezioni lo
stesso Di Maio a colloquio con Angela Merkel, perché chi
vuol governare in Italia, che si trova in Europa, è con la Merkel
che deve parlarsi perché e lei e solo lei che ha il potre di
decidere di sbatterci in default o di darci una mano per l’ennesima
volta, ovviamente se chi governa in Italia riuscirà a convincerla
che conviene al suo paese.
Questo colloquio mi
farebbe capire che lui ha capito quello che c’è da capire e per
votare il suo partito, questa cosa in coscienza avrei bisogno di
acquisirla.
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