Chiedevo a me stesso : come mai mi sono messo a leggere questo agile libretto che si potrebbe definire” di giornalismo di inchiesta redatto dal Vaticanista del quotidiano cattolico francese La Croix” incentrato sulla lotta accanita dei nemici di papa Bergoglio per farlo fuori in qualche modo quando da tempo avevo considerato che fosse una perdita di tempo occuparmi di Vaticano e dintorni, essendomi ormai definitivamente convinto che la Chiesa Cattolica non ha risposte decenti da dare agli uomini di oggi?
Rispondo, perché ho trovato un forte stimolo ad approfondire non tanto l’argomento delle incredibili malefatte della curia romana ormai più che documentate ad esempio dai libri-inchiesta di Nuzzi e Fittipaldi ,quanto mi è sembrato invece indispensabile approfondire i rapporti fra i grandi finanziatori ufficialmente cattolici dell’ultradestra americana e la più o meno estrema destra politica italiana.
Perchè questo argomento non lo ho visto trattato dai nostri media se non dal giornalismo di inchiesta purtroppo di nicchia di Report coraggiosamente tenuto in piedi da quell’incredibile Sigrifido Ranucci e soci.
Come mai l’ex stratega di Donald Trump Stephen Bannon, banchiere di investimento e direttore del giornale di estrema destra Breitbart News, ci dice Wikipedia dedica tempo e soldi per venire in Italia ad affittare la famosa Certosa di Trisurti (Collepardo-Frosinone) per farne un centro di formazione politica per i movimenti sovranisti italiani?
Come mai il quotidiano Domani del 15 ottobre scorso pubblicava un articolo dal titolo :Forza Nuova, la rete di Fiore : dal Vaticano all’uomo di Bannon fino all’avvocato di Gelli?
Andiamo al cuore del problema : come mai la corrente del pensiero tradizionalista cattolico ,per intenderci quella dell’”intelligent design” fortemente anti evoluzionista, e dei “pro-life” ferocemente anti aborto , oggi impegnati nel contrasto alla così detta teoria “gender” ferocemente contrari ai matrimoni gay che considerano le loro vedute come principi e valori non negoziabili è solo in parte una comprensibile fetta di anziani fedeli rimasti legati per lo più alle visioni del cattolicesimo ante Vaticani II?
Niente di strano o di interessante se fossimo di fronte a un problema di teologia, che impegna le coscienze di alcuni ma che non è del minimo interesse per il resto della società.
Quello che sorprende invece è il salto, anzi la non dovuta connessione fra una corrente teologica e ingenti finanziamenti che arrivano per vie traverse dai generosi finanziatori dei movimenti pro life americani al sottobosco neo fascista italiano magari anche per sostenere ad esempio i Family Day ai quali partecipano anche degne persone con convinzioni discutibili, ma del tutto rispettabili.
Con tutta probabilità costoro in buona fede e di conseguenza ignari del fatto che frange del loro movimento dicono le inchieste giornalistiche che abbiamo citato sopra che avrebbero ricevuto non quattro soldi, ma ingenti finanziamenti da oltre oceano.
Come mai convinzioni religiose lo ripeto discutibili nel mondo moderno, ma del tutto rispettabili sul piano delle coscienze saltano da questo ambito a giganteschi problemi di potere ?
Avevo trovato tempo fa in una raccolta di brevi pensieri di Napoleone una frase scioccante nella sua semplicità contro-corrente e ben poco politicamente corretta: le religioni sono state inventate dai ricchi per evitare che i poveri taglino loro la gola.
La massima di Napoleone del resto non fa che rifarsi al concetto vecchio come il mondo della religione “instrumentum regni” invece che materia di carità e di spiritualità.
Ecco il libro del quale parliamo documenta che il cattolicesimo tradizionalista americano ha declinato il concetti di instrumentum regni in modo parecchio più sofisticato nel senso che queste potenti lobby delle quali abbiamo sopra accennato si servono della difesa a oltranza dei “valori non negoziabili” per poter mettere insieme a loro, la vera ispirazione di tutto il loro agire e cioè il mantra del liberismo assoluto in economia, fatto passare come valore fondante della tradizione americana.
Il vero Vangelo allora diventa il solito assunto che il mercato lasciato senza vincoli provvederebbe da solo ad arricchire tutti.
Teoria frusta contraddetta da mille studi e dalla realtà quotidiana che dimostrano esattamente il contrario : il mercato lasciato completamente a sé stesso fa diventare i ricchi ultra-ricchi e fa aumentare il numero dei poveri condannando alla povertà anche quella che una volta era la classe media.
Senèze ci descrive i riti laici di questi cattolicissimi tycoon che si concretizzano in cene periodiche organizzate per raccogliere fondi ai quali partecipano come ospiti d’ onore i prelati dell’universo ferocemente anti Papa Bergoglio.
Anche se non conosco questo mondo non mi risulta difficile pensare ad esempio che i petrolieri texani assidui a queste cene accompagnati dalle loro ingioiellate signore magari al terzo o quarto matrimonio pur essendo le colonne di movimenti pro life non discutano fra loro delle “dispute quodlibetali” di San Tommaso né dell’esegesi della Città di Dio di Sant’Agostino, eppure secondo la ricostruzione documentata di Senèze sono costoro che con le loro generose donazioni sono diventati di fatto “i padroni” del cattolicesimo americano.
E sono diventati ancora più potenti realizzando di fatto una alleanza con gli altrettanto potenti protestanti neo-pentacostali evangelici per mettere di fatto al primo posto della dogmatica delle loro chiese la così detta “teologia della prosperità” o “prosperity gospel”, brillantemente descritta in un saggio diventato celebre di Civiltà Cattolica a firma del suo direttore Padre Antonio Spadaro e Padre Marcelo Figeriola nel quaderno n 4034.
Dio vuole che i suoi fedeli abbiano una vita prospera e cioè che siano ricchi dal punto di vista economico,sano da quello fisico ed individualmente felici. Questo tipo di cristianesimo colloca il benessere del credente al centro della preghiera e fa del suo creatore colui che realizza i suoi pensieri e i suoi desideri.
Questa è una forma di “antropocentrismo religioso” dice Padre Spadaro che mette al centro l’uomo e Dio al suo servizio e la chiesa in un supermercato della fede, la religione in un fenomeno utilitaristico sensazionalistico e pragmatico.
Questa versione del cattolicesimo fa riferimento diretto al mito dell’American Dream e questo è importantissimo perché è il passaggio logico col quale i sopraddetti tycoon fanno diventare teologico il mito del mercato come valore assoluto.
La ricchezza e l’opulenza sono segno tangibile della predilezione divina.
E questa ci dice ancora Padre Spadaro è una “teologia” che è stata diffusa per decenni con mezzi assolutamente ingenti dai neocatecumenali evangelici che si sono serviti dei media tradizionali fino a quelli più tecnologicamente avanzati convincendo e indottrinando in modo più o meno occulto .
Questa “teologia” è stata bollata da Papa Francesco come ispirata dal demonio per oscurare il Vangelo autentico.
Ecco perché i medesimi ambienti si sono messi a finanziare le frange della Curia e delle conferenze episcopali che tramano contro il Papa con mezzi leciti e non.
Se volete nomi e cognomi dei suddetti tycoon ,dei personaggi con zucchetti color porpora e color violetto fino a semplici preti congiuranti leggete questo libro.
Personalmente direi che ho trovato molto buono il lavoro di Senèze.
I lettori che seguono questo blog avranno visto la recensione che avevo fatto al libro-biografia rilasciato pochi mesi fa da Giorgia Meloni, che tra l’altro ha avuto un buon successo editoriale.
In quella recensione mi stupivo del fatto che nelle idee di fondo alle quali la Meloni dice di ispirarsi ci fosse ben poco delle linee guida tradizionali della destra (che so io la legge e l’ordine, la preminenza dello stato).
Mentre la parte del leone la faceva la “battaglia culturale” che nel cattolicesimo italiano aveva rappresentato la lunga presidenza della Conferenza Episcopale da parte del Cardinale Ruini.
Leggendo questo libro ho dovuto constatare che questo modo di procedere non era per niente originale essendo di fatto andato in tandem con l’analoga battaglia combattuta in America dagli ambienti dei quali si è sopra parlato.
Non si può non fare due più due : pontefice regnante Papa Woityla che riteneva di avere un disperato bisogno di soldi da mandare in Polonia essendo convinto di giocare la parte principale per far cadere il comunismo (cosa che oggi non conferma nemmeno un solo storico) e che quindi scrive sul libro d’oro il nome di tutti i donatori sollecita e accetta tutto quello che viene dall’America.
Non sarà che il prevalere allora di una certa teologia sia stata non poco influenzato da quel fiume di denaro?
E che poi i potenti finanziatori si fossero convinti di poter comprarsi anche il Vaticano?
Il libro del quale parliamo dimostra che i medesimi finanziatori sono piuttosto convinti che valga la pena investirci.
Il gioco poi con la destra italiana è ancora più facile per l’evidente modestia e disponibilità dei suoi dirigenti.
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