venerdì 29 maggio 2009

Grazie Cavalier Berlusconi!




Non ricordo un altro periodo, in vita mia, nel quale il Presidente del Consiglio italiano sia riuscito a sputtanare in questo modo la sua immagine e quindi quella del suo paese e quindi (questo mi scoccia veramente!) quella degli italiani .
La lettura della stampa estera in questi giorni è un calcio nello stomaco.
Qualche giorno fa era solo ironia su un personaggio “colorfull”, che nessuno ci invidia e che nessuno vorrebbe avere nel suo paese, poi sì è passati di giorno in giorno all'aggiungere gli stereotipi negativi che all'estero ci hanno attaccato addosso da tempo, poi al disprezzo puro e semplice per gli italiani che si sono scelti questo figuro come capo.
Purtroppo non si tratta solo di giornali progressisti, ma dei giornali che legge l'establishment del mondo, quello che è uscito dai Trinity College, dalla London Scool of Economics , dalla Harvard Business Scool etc.
Quando la bibbia quotidiana della classe dirigente english speaking del mondo, il Financial Times fa un titolo riferendo a Berlusconi e al suo mondo l'epiteto di “burlesque cronies”,che, tralascio l'italiano, ma in padano si traduce con “perdaballe da strapazzo” non c'è molto da aggiungere.
Quanto il Times ,quotidiano conservatore per eccellenza titola: “We should be afraid of a British Berusconi”, il passaggio è fatto, dal disprezzo per la persona si passa al disprezzo per il popolo che lo sostiene.
La migliore è la battutaccia sempre del Financial Times del 26.5 ripresa dal Pais : "Mr. Berlusconi is clearly not Mussolini:He has squads of starlets, not of blackskirts"(nelle altre lingue il termine velina è incomprensibile perché in altri paesi non si servono di procaci porta lettere,e quindi velina è tradotto in inglese con “starlette” e in spagnolo con “las bailarinas” che fa un effetto ancora più ridicolo).
Comunque, ecco, articoli di questo tenore, sono riservati, ma raramente, perchè parliamo di giornali molto controllati nel linguaggio, oltre che a Berlusconi solo ad altri statisti del calibro di Mugabe, Bashir, il caro leader Kim Sung, Chavez, Amadinegian e …..basta.
Evviva!Allegria! Allegria!
Però, però attenzione, qualcosa si è mosso:
1)- i preti non contano più come una volta in Italia, però però chiusi i partiti di massa etc etc., essendo rimasti quasi solo loro nel sociale contano ancora e cominciano ad aver capito che se continuano ad appoggiare uno che si sputtana da solo, il fango finirà per cadere anche addosso a loro ed alla loro credibilità, già abbastanza scossa .
Quindi dalla Segreteria di Stato vaticana in giù sono già cominciate le manovre di sganciamento che mirano ad appoggiare un centro politico cattolico più presentabile e già diversi movimenti ecclesiali di peso si muovono in questo senso da Sant'Egidio alle Acli, all'Opus Dei nell'ombra come sempre, contraria per ora C.L., divenuto troppo più movimento di affari collaterale al berlusconismo e sempre meno movimento ecclesiale;
2)- i miracoli del presidente operaio , l'uomo del fare, cominciano ad apparire per quello che erano, fumo ben sostenuto dalle corazzate mediatiche Mediaset-Mondadori-Gruppo Monti-Ciarrapico-Ligresti ,Rai, cioè quasi tutti i media italiani.
Tanto per cominciare a Napoli tornano a stazionare i rifiuti per le strade.
Il così detto termo valorizzatore di Acerra inaugurato con fanfare mediatiche è attualmente fermo, anche perchè non è realmente mai partito.
Il povero Bertolaso ha i Pm alle costole e non se li toglierà di dosso tanto presto perché purtroppo per lui ha fatto molte cose meritorie, ma è stato troppo “disinvolto” e pare ci siano le prove;
3)- i sindaci d'Abruzzo stanno per radunarsi per contestare l'azione del governo che giudicano non abbia affatto seguito le promesse e siamo alla sconfessione dopo soli due mesi dalle comparsate quotidiane del personaggio all' Acquila.
4)- il personaggio comincia a prendersi fischi in pubblico e sembra di vedere il famoso filmato di quel ben più tragico personaggio, Ceasescu, il dittatore romeno,tanto abituato ad applausi scontati e fuori misura, che quando alla fine fu contestato, prima di venire fatto fuori era rimasto stordito, non credeva ai propri occhi ed alle proprie orecchie
5)- il Meridione vero feudo e base elettorale di Berlusca vacilla.
Lombardo, governatore della Sicilia è un personaggio autonomista che di Berlusconi se ne può fregare perché è in grado di lavorare in proprio e qui saranno dolori veri, perché le similitudini col Milazzo degli anni 60 che agiva su tutto lo spettro parlamentare senza vincoli sono evidenti;
6)- gli sganciamenti quotidiani di Fini sono sotto gli occhi di tutti;
7)- la Lega fa esclusivamente gli affari suoi che spesso non coincidono con quelli di Berlusconi e se i numeri le daranno ragione penserà di mettersi in proprio, come Lombardo in Sicilia con chi ci sta e con maggioranze variabili e comunque ha tutto l'interesse a far passare un sistema politico proporzionale, che se passasse vorrebbe dire la fine dell'era Berlusconi;

Ce n'è abbastanza ? Ebbene sì.
Berlusca allora è spacciato ? Ebbene no!
In passato, Prodi regnante , Berlusconi era finito alle corde innumerevoli volte e innumerevoli volte l'incapacità di leadership del povero Prodi e l'arrogante narcisismo dei vacui capi tribù suoi alleati erano riusciti a dargli un puntello.
Succederà ancora?
Stiamo a vedere e intanto andiamo a votare possibilmente usando la testa, dopo esserci almeno un pochino documentati.

lunedì 25 maggio 2009

L'Italia è come una pentola a pressione





Nelle pentole a pressione tutto va bene se si evitano errori, ma guai ad aprire il coperchio senza avere fatto sfiatare la valvola.
E il pentolone Italia sta ribollendo da un pezzo, senza che nessuno abbia aperto la valvola.
In Francia e in Grecia il pentolone ha espulso un po' del suo potenziale esplosivo in poderose manifestazioni di massa ed in Francia nella rivolta contro i manager, buoni solo a licenziare.
In Islanda un popolo tranquillo e borghese è sceso in piazza e ha cacciato il governo.
Negli Usa sappiamo che è stato eletto presidente uno che aveva questo slogan: “noi abbiamo da ricostruire tutto”,che non è proprio un motto conservatore.
In Germania la vecchia zia Angela sta facendo del suo meglio per le elezioni tedesche di settembre ma sa che sarà dura. Etc. etc. etc.
E in Italia ?
Economia e lavoro
Non ostante gli sforzi delle poderose corazzata mediatiche Mediaset, Mondadori e alleati (Rai + giornali Gruppo Monti, Ciarrapico etc) per dire che non è successo niente, che la crisi non c'è, perché le autostrade sono piene e baggianate del genere, risulta che nei distretti più industrializzati quattro metalmeccanici su cinque siano a casa in cassa integrazione e che se per disgrazia la vicenda Fiat andassero storto e ad esempio lo stabilimento di Pomigliano dovesse chiudere nessuna sa cosa succederebbe, o meglio tutti sanno che il pentolone esploderebbe, perché il vero problema è il Sud, come sempre e non il Nord ,come la menano le medesime corazzate.
Cosa si è investito in Italia per attenuare la crisi?
La irrisoria cifra dello 0,2% del PIL contro 1,4 dell'Inghilterra, lo 0,7 della Francia; il 2,3 della Spagna; l'1,6 della Germania.
Non parliamo di quello che hanno investito Usa,Cina e Russia, perché qui si amo addirittura in un altro ordine di grandezza.
L'Italia ha un alto livello di debito pubblico, si dice e quindi deve muoversi con cautela.
Verissimo, ma una cosa è essere cauti, una cosa è non muovere un dito e lo 0,2 significa non muovere un dito,la cifra parla da sola, il resto è pura propaganda.
A proposito di debito pubblico, come è possibile che questo governo, appunto senza muovere un dito, riuscirà per fine anno a far tornare il debito pubblico ad oltre il 120%, cioè al '94, quando con le finanziarie lacrime e sangue di Amato e Ciampi, ha programmato la sua discesa per potere entrare nell'Euro?
Che si vuol fare uscire dall'Euro o si privilegia una spesa pubblica sopratutto locale del tutto fuori controllo, con buona pace delle quotidiane esternazioni di Brunetta?
Come è possibile che il livello dei salari in Italia sia di un terzo inferiore a quello dei nostri partner e i sindacati e l'opposizione fantasma se ne stanno buoni buoni (Italia € 21.374; Francia 26.010; Germania 29.570; Inghilterra 38.147; Stati Uniti 30.774; Giappone 34.445) Come è possibile che gli ammortizzatori sociali valgano solo per le categorie protette e sindacalizzate e non esistano per quelle non protette e non sindacalizzate come quelle dei giovani precari e i sindacati e l'opposizione fantasma non sappiano o non vogliano far nulla?
Non basta aver dato ai giovani una scuola distrutta e depotenziata da anni di riforme idiote prima di sinistra e poi di destra, dopo un lavoro precario, ora anche il licenziamento e senza almeno un aiuto per vivacchiare autonomamente?
L'Italia ha nel mondo sviluppato il più alto tasso di donne non inserite nel mondo del lavoro e questo ci schiaccia verso il basso in tutte le statistiche sulla produttività del paese.
Tasso di occupazione femminile : Italia 46,5 ; media UE 54,7; Francia 57,5; Germania 62,2; Inghilterra 65,8; Sud Italia 31,1, Nord Est 57.
Come è che i cattolici governi democristiani prima e poi i cattolicissimi governi berlusconiani, strabenedetti dai Vescovi non abbiano mosso un dito per fare asili nido a prezzi accessibili, dare case a prezzi accessibili alle giovani coppie etc etc, mentre in Francia dove in chiesa non ci va più nessuno e i vescovi non fanno politica le politiche per la famiglia sono finanziate due volte di più ? (Francia 2,5 del PIL; Italia 1,1; media UE 2,1; Germania 3,2 ; Inghilterra 1,7; la laicissima Olanda addirittura 3%)
Politica
La lucidissima Sig.ra Lario ha detto che il marito soffre di sindrome da Napoleone ma che non si correrebbe alcun rischio di dittatura da lui, semmai il problema per l'Italia sarà il dopo lui quando il paese si risveglierà in un a democrazia completamente svuotata.
I commentatori hanno notato che dopo Peron,che come Berlusconi aveva giorno per giorno minato tutti gli istituti della democrazia sostituendoli con il suo populismo ci sono voluti solo due anni per l'arrivo della dittatura pura e dura, quella dei generali.
Perché in Italia dovrebbe andare diversamente?
L'ho già detto più volte e lo ripeto anche se è molto fuori dal coro, sono convinto che Berlusconi politicamente non sia nessuno,non ha dietro nessun progetto politico, nessuna “vision”.
E' invece un abile venditore dei suoi prodotti e di sé stesso, che ha approfittato di una classe politica vecchia e corrotta,come il resto del paese, prontissima a farsi comprare da chiunque ne avesse i mezzi, punto.
Di conseguenza non ce l'ho con Berlusconi, che non fa politica ma fa affari e li sa fare.
Ce l'ho con quelle locuste che hanno svenduto il patrimonio culturale e politico della DC del PCI e del PSI e dei partiti liberal-risorgimentali per andare avanti a galleggiare a titolo personale, lasciando che il paese affondasse.
Questi signori non hanno la minima credibilità per svolgere il ruolo di opposizione al populismo berlusconiano, perché quando al governo c'erano loro non sono stati capaci di affrontare nessuno dei problemi di fondo del paese e ora fanno solo pena.
Perché Berlusconi riesce a mantenere vivo il mito dell'uomo del fare anche se poi non fa quasi nulla di sostanziale ?
Perché è ancora vivo nella gente il rancore per il nulla che avevano fatto i centro-sinistri.
A cominciare dal disastro dei rifiuti della Campania lasciando i leader locali di centro-sinistra al loro posto anche dopo lo sputtanamento dell' intero paese su tutti media internazionali.
Perché tutte le volte che Berlusconi affronta a gamba tesa e demolendo le basi della democrazia, uno dei problemi di fondo dell'arretratezza italiana, non se li inventa.
D'accordo che quando parla di riforma della giustizia ha in mente i suoi processi e come non finirci a bagno e reagisce con leggi ad personam, ma nessuno può negare che le azioni penali che egli sono state intentate contro sono per lo meno anomale come numero e che il funzionamento della magistratura in Itala è semplicemente penoso. E che fa il centro sinistra? Fa il difensore della magistratura a prescindere, qualunque cantonata prenda e qualsiasi livello di inefficienza dimostri.
D'accordo che quando propone di ridurre ai minimi termini il numero dei parlamentari lo fa in modo rozzo e tale da minare la base formale della democrazia, ma come mai allora il libro-invettiva di Gian Antonio Stella sulla casta dei politici ha venduto centinaia di migliaia di copie ? E' chiaro che il problema esiste e la gente ne è bene al corrente. Del resto sono decenni che i politologi parlano della disfunzione del sistema politico italiano dal vecchio costituzionalista Maranini anni 60 in poi ed invocano un rafforzamento dei poteri del premier. Ma che hanno fatto i centro sinistri in questi decenni? Dov'erano?
L'uomo di mestiere è proprietario di due terzi dei media italiani e questo è un gigantesco conflitto di interessi, ma i centro- sinistri hanno fatto passare in materia qualche legge o hanno di fatto concordato di lasciare le cose così?
E allora?
Allora siamo messi tanto male che ci tocca tifare perché Pier Ferdina e Rutelli abituati al grido del coniglio imparino una volta tanto a ruggire e mettano su un centro riformista accreditabile dal 20 al 25% e quindi in grado di far partire il dopo Berlusconi.
Non sono certo due leoni, ma il richiamo del potere in politica dà una forza micidiale.

venerdì 22 maggio 2009

Prima : Papa Wojtyla santo subito! Poi : Contrordine fedeli, non era poi così santo!


La preoccupante caduta continua e progressiva del pontificato di Papa Ratzinger deve aver convinto l'Opus Dei e una parte dei potentati vaticani della necessità di accorrere in suo sostegno, non per fare un piacere a lui personalmente, ma per evitare che la sua caduta si porti dietro il Papato e la Chiesa Cattolica e quindi anche il loro potere.
E' esagerato parlare di caduta? Per niente dopo che la stampa internazionale ha archiviato i sette e più scivoloni occorsi a questo Papa, che sembra destinato ad essere l'agnello sacrificale forse di una crisi epocale della istituzione che rappresenta.
La cadenza con la quale riesce a fare danni è impressionante.
Il recente viaggio in Israele è l'ultimo pasticcio in ordine di tempo ma non sarà sicuramente l'ultimo, sembra che vada a cercarsele con poco cosciente determinazione.
Ma neanche il più oscuro burocrate della Segreteria di Stato avrebbe potuto imbastire senza accorgersene la scemenza di combinare una visita ufficiale nella regione più calda del mondo nella data che coincide con la festa nazionale di Israele e quindi specularmente con la data che il mondo arabo palestinese chiama della “fitna” della catastrofe perché per loro rappresenta la perdita delle loro terre.
La appena cortesia con la quale il Papa è stato accolto dal governo israeliano era dovuta unicamente al calcolo che la visita medesima avrebbe rafforzato il flusso dei pellegrinaggi cattolici con conseguenti introiti per gli operatori turistici israeliani e palestinesi. Il neo-ministro degli esteri Lieberman lo ha dichiarato apertamente.
Tutto qui, il capo della cattolicità che va nei luoghi del fondatore della sua religione a fare quello che viene percepito dai suoi ospiti come uno spot turistico, riesce a peggiorare la diffidenza del rabbinato nei suoi confronti parlando di milioni di morti nella Shoà, ma pudicamente evitando di pronunciarne il numero in modo da rinfocolare la polemica sul negazionismo e non mette un piede a Gaza riuscendo a scontentare anche l'altra parte, quella palestinese.
Ma che c'è andato a fare si sono chiesti i giornali Israeliani senza saper trovare una risposta.
Ma veniamo a Wojtyla che pare proprio sia stato chiamato a fare le spese di questa spiacevole situazione del suo successore.
La cannonata arriva dalla prima penna italiana dell'Opus Dei, il prode Vittorio Messori.
Messori deve a papa Wojtyla quasi tutta la sua fama essendo stato coautore di un libro proprio con Papa Wojtyla, fatto questo decisamente inusuale.
Per questa ragione appare ancora più sorprendente l'intervento dello stesso sul Corriere del 20 aprile scorso con il quale tesse l'elogio del Papa regnante sottolineando con puntiglio i numerosi punti tutt'altro che marginali di divergenza fra lo stesso e il suo predecessore, andando giù abbastanza piatto.
In perfetto stile clerical - opus deista, Messori scrive :”La leale amicizia fra i due, divenuta presto affetto non impedì la perplessità del Cardinale (Ratziger) per alcune iniziative come le parate sincretiste di Assisi, le richieste di scuse per per le colpe dei morti, la moltiplicazione di viaggi a spese del governo quotidiano della Chiesa, l'eccesso di beatificazioni e canonizzazioni, la spettacolarizzazione dei di momenti religiosi, magari con rockstar sul palco papale e la scelta dei paramenti liturgici secondo le indicazioni dei registi televisivi”.
Contemporaneamente si viene a sapere, ovviamente perché qualcuno ha voluto farlo sapere alla stampa, che la causa di beatificazione di Papa Wojtyla langue, perché?
Perchè i personaggi più importanti dal Segreterio di Stato dell'epoca al Segretario del Papa, l'allora famoso Don Stanislao si rifiutano di andare a testimoniare o di aprire gli archivi dei carteggi di Wojtyla (che tra l'altro nel testamento ordinava di bruciare ma che il fedele Stanislao si è rifiutato di fare) , ma attenzione qui c'è “in cauda venenum” come è tipico dello stile curial – vaticano, si rifiuterebbero di testimoniare per non compromettere altre persone e lo stesso Wojtyla e si lascia intravvedere storie legate al fiume di denaro raccolto in Vaticano per andare a Solidarnosh danaro raccolto ovviamente in modo non molto ortodosso o comunque distolto dai fini per i quali era stato raccolto e peggio ancora rapporti con la polizia segreta polacca e sovietica che non si vorrebbero divulgare.
Ce n'è abbastanza per minare l'immagine di Wojtyla, ma non è finita.
Il settimanale di punta della corazzata mediatica Mediaset-Mondadori di casa Berlusconi, Panorama, in curiosa concomitanza con i primi espliciti attacchi delle gerarchie cattoliche al Governo in carica su immigrazione e veline,divorzio del capo etc pubblica un reportage pesantissimo di un suo redattore che ha appena dato alle stampe il libro di giornalismo- inchiesta intitolato “Vaticano S.P.A.”, basato su carte dell'archivio segreto di Mons Dardozzi, Consigliere del Segretario di Stato per la gestione dello IOR, la banca vaticana per vent'anni.
L'articolo è corredato da fotocopie di alcuni documenti fra i quali una comunicazione al Papa del presidente dello IOR che gli metteva a disposizione 72,5 miliardi di lire italiane da disporre a suo arbitrio.
E poi vai a parlare di Chiesa dei poveri !
L'articolo citato narra vicende molto peggiori dal transito per il Vaticano di tangenti di Tangentopoli, a soldi sottratti dalle somme che i fedeli lasciavano per le messe di suffragio dei defunti, da depositi delle suore che lavoravano nei manicomi, conti correnti criptati di imprenditori finiti in tangentopoli e di politici a cominciare da Andreotti.
Perché dare in pasto alla gente tutto questo orrore?
Come parte della campagna per l'insabbiamento di Wojtyla finalizzata a dare una ciambella di salvataggio a Papa Ratzinger prima di tutto data la consecuzio temporum.
Secondariamente come avvertimento diretto e brutale del Berlusca al Vaticano : attenzione che se mi volete affondare non andrò a bagno solo io!
Forse anche al Berlusca sono venute all'orecchio le voci che in Segreteria di Stato l'aria è cambiata nei suoi confronti tanto che alcuni movimenti di peso come Sant'Egidio sarebbero stati incoraggiati a perseguire il progetto : “tutti i cattolici da Casini che si unirà poi con Rutelli”riformando la DC,Berlusconi non è più affidabile, ma non ditelo a nessuno, è un segreto!

mercoledì 29 aprile 2009

Papa Ratzinger sempre più Pio IX e successori e meno Vaticano II


Avevo detto nel precedente post del 27 aprile che avrei completato il discorso sul cosa vuol dire andare indietro rispetto al Vaticano II documentando cosa c'era prima del Vaticano II ed in particolare quale era il pensiero dei successori di Pio IX in materia di lotta alla modernità.
Ecco di seguito un florilegio altrettanto scioccante:

Del successore di Pio IX che è stato Leone XIII si parla nel mondo cattolico per dire agli incolti fedeli che la chiesa con questo papa non è arrivata ultima ad occuparsi del sociale e delle classi lavoratrici, ma ha affrontato la questione sociale come e meglio di socialisti e comunisti.
Purtroppo non è così.

Dall'Enciclica “Quod apostolici muneris” del 28 dicembre 1878 (per fare mente locale siamo ben 30 anni dopo il Manifesto di Marx, 18 anni dopo l'unità d'Italia, 8 anni dopo Porta Pia,nello stesso anno l'anarchico Passannante uccide Umberto I, cade De Pretis e Benedetto Cairoli diventa Presidente)
“.....da qui viene che nella umana società è secondo l'ordinazione di Dio che vi siano principi e sudditi, padroni e proletari, ricchi e poveri, dotti e ignoranti, nobili e plebei, i quali.....si aiutino a vicenda a conseguire il loro ultimo fine in cielo”
“se accade talvolta che la pubblica potestà venga dai principi esercitata a capriccio e oltre misura la dottrina della Chiesa non consente ai privati di insorgere a proprio talento contro di essi affinchè non sia ancora di più sconvolta la tranquillità dell'ordine sociale..........la chiesa vuole che si affrettti il rimedio coi meriti della pazienza cristiana e con istanti preghiere”.

Dall'enciclica “Diuturnum” 29 giugno 1881
(il timore dei reggitori è debole fondamento del potere)......ma “ciò può essere massimamente ottenuto dalla religione la quale con la sua forza influisce sugli animi e piega le stesse volontà degli uomini, affinchè obbediscano ai reggitori”

Dall' Enciclica “Rerum Novarum” 15 maggio 1891 :
“l'uomo ha sui beni della terra non solo il semplice uso come i bruti,ma si ancora il diritto di proprietà stabile”
“E' diritto ineccepibile di natura la proprietà privata frutto di lavoro o di industria .......e ciascuno può ragionevolmente disporne come a lui pare”
traducendo in italiano o meglio in latino diritto romano “ius uteri et abuteri”, la negazione di qualsiasi discorso sociale
“obblighi di giustizia quanto all'operaio sono questi : prestare .....l'opera pattuita....non recar danno alla roba,nè offesa alla persona dei padroni; nella difesa dei propri diritti astenersi da atti violenti, nè mai trasformarla in ammutinamenti”
quindi traducendo in italiano : divieto di sciopero
“i poveri non devono arrossire della loro indigenza, nè sdegnare la carità dei ricchi”
“obbligo di carità dei ricchi e dei possidenti è quello di sovvenire ai poveri ed agli indigenti”

Dalla Istruzione della Sacra Congregazione degli Affari Ecclesiastici Straordinari 27 gennaio 1902
“L'Azione Popolare Cristiana o Democrazia Cristiana......lontanissima da quella democrazia sociale....ha per base i principi della fede ...quello sopratutto di non ledere in veruna guisa il diritto della privata proprietà”
“la Democrazia Cristiana ha obbligo strettissimo di dipendere dall'Autorità Ecclesiastica, prestando ai Vescovi piena soggezione e obbedienza”
“gli scrittori democratico-cristiani come tutti gli scrittori cattolici devono sottomettersi alla preventiva censura dell'Ordinario tutti gli scritti che riguardano la religione, la morale ,l'etica”
“finalmente gl scrittori cattolici nel patrocinare la causa dei proletari e dei poveri si guardino dall'adoperare un linguaggio che possa ispirare al popolo avversione per le classi superiori della società”

Dall'enciclica “Immortale dei” del 1 novembre 1885
“Disobbedire al potere legittimo, qualunque sia la persona che ne è rivestita, non è lecito più di quello che sia l'opporsi al volere divino......Chi resiste alla potestà resiste all'ordinamento divino e quei che resistono ne riporteranno condanna. Quindi scuotere il freno della soggezione e turbare per via di sedizioni lo stato è delitto di lesa maestà, non pure umana, ma ancora divina”
“la Chiesa non cessò mai di rivendicare .......questa autorità perfetta e affatto indipendente.....e metterla pubblicamente in atto......altri non le riconoscono però la natura e diritti della società perfetta con vero potere di fare leggi, giudicare,punire...”
“Quando la religione cattolica sarà messa in pari dei culti acattolici non si terrà in alcun conto delle leggi ecclesiastiche e.....le verrà negata ogni ingerenza nel pubblico insegnamento.....la Chiesa insomma non sarà per lo stato che un'associazione simile a tante altre che sono e vivono in esso e se gode di diritti si dirà che ne gode per concessione dello stato”

Dall'enciclica “Au mileu des sollecitudes” 16 febbraio 1892
“Volere che lo stato si separi dalla Chiesa sarebbe per conseguenza logica volere che la Chiesa fosse ridotta alla libertà di vivere secondo il diritto comune di tutti i cittadini”

Dall'enciclica “Libertas” 20 giugno 1888
“segue dalle cose dette non essere lecito invocare, difendere concedere libertà illimitata di pensiero, di stampa, d'insegnamento e di culti come altrettanti diritti competenti naturalmente all'uomo, poichè se tali fossero si avrebbe il diritto di essere indipendenti da dio”.

Pio X allocuzione al Concistoro 9 novembre 1903
“...alcuni prendono scandalo di udire che nostro dovere è occuparci anche di politica...ma ognuno vede che il Pontefice non può nel magistero che esercita separare le cose di fede e di costumi dalla politica”.

Dall'enciclica “Vehementer” 11 febbraio 1906
“E' una tesi assolutamente falsa un errore pericolosissimo pensare che bisogna separare la chiesa dallo stato. Questa opinione si basa infatti su principio che lo stato non deve riconoscere alcun culto religioso ed è assolutamente ingiuriosa verso dio .....perchè noi gli dobbiamo non soltanto un culto privato , ma anche un culto sociale e onori pubblici

dalla lettera i vescovi francesi sul movimento Sillon 25 agosto 1910
“il nostro venerato predecessore ha insegnato che la democrazia cristiana deve mantenere la diversità delle classi che è certamente la caratteristica della città bene ordinata....Egli ha anche riprovato quel tipo di democrazia che arriva a tal grado di perversità da attribuire nella società la sovranità al popolo ed a proporsi il fine della soppressione del livellamento delle classi......non si edificherà la società se la chiesa non getta le basi e ne dirige i lavori,no la civiltà non è più da inventare....è stata ed è la civiltà cristiana. è la civiltà cattolica”
“la chiesa non ha da sbarazzarsi del suo passato, le basta riprendere dalla restaurazione sociale gli organismi spezzati dalla rivoluzione e adattarli.....perchè i veri amici del popolo non sono nè rivoluzionari nè novatori, ma tradizionalisti “.

Arriviamo a Pio XI enciclica “Quas Primas” 11 dicembre 1925
“la peste dell'età nostra è il così detto laicismo, coi suoi errori e i suoi empi incentivi.....Invero si cominciò a negare l'impero di Cristo su tutte le genti: si negò alla Chiesa il diritto.....di ammaestrare le genti ei dare leggi di governare i popoli per condurli alla eterna felicità. E a poco a poco la religione cristiana fu uguagliata con altre religioni false e indecorosamente abbassata al livello di queste quindi la si sottomise alla potestà civile “.

dal discorso ai Domenicani 10 marzo 1931
“...é meglio dire servire la Chiesa che servire Nostro Signore Gesù Cristo.....si dice cattolici va bene ma non clericali. Ecco questi altri illusi”.

Dal discorso ai sindacati cristiani francesi 18 settembre 1938
“Si dice un po' dappertutto : tutto deve essere dello stato ed ecco lo stato totalitario, come lo si chiama........ma ci sarebbe una usurpazione , perchè se c'è un regime totalitario , totalitario di fatto e di diritto, è il regime della Chiesa, perchè l'uomo appartiene totalmente alla Chiesa.......allora la Chi
esa ha veramente il diritto e il dovere di reclamare la totalità del suo potere sugli individui ...”

Discorso all'Università Cattolica 13 febbraio 1929
“E forse ci voleva anche un uomo come quello che la provvidenza ci ha fatto incontrare , un uomo che non avesse le preoccupazioni della scuola liberale per la quale ...tutte quelle leggi erano feticci...intangibili.......è con pazienza che siamo riusciti a concludere un concordato che è certo tra i migliori”.

Dall'enciclica “Ubi arcano” 23 dicembre 1922
“il fascismo si dice e vuole essere cattolico, orbene per essere cattolici.....non c'è che un mezzo....ubbidire alla Chiesa

Dall'enciclica “Non abbiamo bisogno” 29 giugno 1931
“tessera e giuramento sono per moltissimi condizione per la carriera per il pane per la vita...abbiamo cercato un mezzo che ridoni tranquillità alla coscienze..e ci sembra possa essere per i tesserati fare essi davanti a dio la riserva “salve le leggi di dio e della chiesa...col fermo proposito di fare anche esternamente tale riserva quando ne venisse il bisogno”.

(il regime fascista non sopportava la concorrenza dell'Azione Cattolica e di conseguenza il Papa lo accusò di ingratitudine, dato che)..”un partito e un regime che a giudizio del mondo intiero trasse dagli amichevoli rapporti con la Santa Sede in paese e fuori un aumento di prestigio e di credito che ad alcuni parvero eccessivi”

Discorso alle infermiere cattoliche 27 agosto 1935
“il pensiero della guerra fa fremere......ma in Italia si dice che si tratterebbe di una guerra giusta....per assicurare le frontiere, un a guerra divenuta necessaria per la espansione di una popolazione che aumenta di giorno in giorno per assicurare la sicurezza materiale di un paese, una tale guerra si giustificherebbe da sola....è vero però che...abbiamo bisogno di riflettervi e ..auguriamo che tutto si possa risolvere con altri mezzi”.

Dall'enciclica “Mit brennender Sorge 14 marzo 1937
(il papa polemizza con la politica nazista che ostacola le scuole confessionali) ...”Quello a cui ci opponiamo...è la separazione fra le finalità educative da quelle religiose. Perciò noi diciamo a questa gioventù (Hitler Junge) cantate i vostri inni di libertà (sic!!!), ma non dimenticate che la libertà è la libertà dei figli di dio....non è lecita l'infedeltà alla chiesa”.

Dal discorso agli anziani del collegio Propaganda Fide 29 luglio 1938
“Chi colpisce l'Azione Cattolica colpisce il Papa e chi colpisce il Papa muore. E' una verità e la storia dimostra tale verità”

Dall'enciclica “Quadragesimo anno” 15 maggio 1931
“nessuno può essere buon cattolico e vero socialista”
“(gli intellettuali socialisti) proponevano agli operai un principio immaginario : che cioè quanto si produce di reddito....trottane quel tanto che basti a risarcire e riprodurre il capitale, si deve di diritto all'operaio:Questo errore quanto più è lusinghiero,......tanto più è pericoloso”.

Perchè riportare il florilegio delle idee oggi considerate aberranti, erronee, reazionarie sopra elencate? Per convincere la gente della superiorità dell'ateismo ? Se fossero predicate oggi, sì.
Ma queste idee sono state dibattute e superate dal Concilio Vaticano II e quindi dalla chiesa ufficiale.
Cosa che non hanno saputo fare ancora nè gli interpreti dell'Islam, nè larghi strati dell'ebraismo, e questo va riconosciuto alla chiesa cattolica.
Però proprio per questo è opportuno richiamare quelle stesse idee per far capire alla gente dove potrebbe portare la politica dell'attuale pontificato e dell'attuale conferenza episcopale italiana, che mira al ritorno a prima del Vaticano II.
Per la chiesa sarebbe il suicidio.

domenica 26 aprile 2009

Papa Ratzinger sempre più Pio IX e sempre meno Benedetto


Papa Ratzinger ha iniziato il suo quinto anno di pontificato.
Molti cattolici si erano illusi che il giovane teologo progressista del Vaticano II diventato poi l'arcigno capo del Sant'Uffizio e il punto di riferimento di conservatori e tradizionali una volta diventato papa avrebbe trovato nell'ispirazione dei suoi anni giovanili la visione necessaria per far riprendere alla chiesa il dialogo col mondo moderno facendola uscire da quella situazione di inincidenza che di fatto ne ha quasi cancellato la presenza al di là delle Alpi.
Non solo non è stato così, ma si sono evidenziati due fatti che hanno ulteriormente peggiorata l'immagine e la linea di questo papato.
La prima è stato il comparire sempre più evidente della sua incapacità di governo su una curia che con incredibile cinismo lo sta trascinando in una serie di clamorose gaffes (elencate nel post del 20 marzo) che sembrano non avere fine.
Ultimissima per onore di cronaca quella di fare coincidere la sua prima visita in Israele-Palestina con la data della “fitna” cioè della data nella quale i palestinesi ricordano quella che chiamano la catastrofe cioè l'occupazione israeliana della loro terra.
Non occorre essere vaticanisti per aver capito che i suoi collaboratori o sono totalmente incompetenti, o stanno lavorando per minare la sua immagine.
La seconda è stata la determinazione sempre più evidente del Vaticano nel suo insieme di fare dell'Italia, ultimo paese cattolico dell'Occidente ,il baluardo da difendere coi denti e con qualsiasi mezzo, approfittando della nostra arretratezza culturale e della particolare debolezza della nostra classe dirigente e politica in particolare, baluardo da difendere tradotto in italiano significa fare una serie di crociate per difendere privilegi (soldi) e presunti diritti di proclamare il proprio monopolio sulla morale che deve ispirare anche le leggi dello stato (potere).
Ne consegue che una linea conservatrice e tradizionalista sta assumendo toni apertamente reazionari.
Nessuno lo nomina anche perchè pochi lo conoscono, ma l'ideologia politica alla quale si ispira il Vaticano oggi è sempre di più quella di Joseph De Maistre (l'ideologo della controrivoluzione dopo la rivoluzione francese, che teorizzò tra l'altro il primato papale sulla politica).
Questo papato è erroneamente impegnato in una battaglia persa in partenza e come tale di retroguardia, la battaglia frontale contro la modernità ispirata alle idee dell'illuminismo.
Questa battaglia è già stata fatta quasi un secolo e mezzo fa da Pio IX ( il Sillabo contro tutte le idee della modernità è del 1864) e da lui è stata persa, anche entro la chiesa cattolica che con il Concilio Vaticano II ha contraddetto Pio IX su tutta la linea.

Ma chi era Pio IX?
I nostri manuali scolastici lo riportano fra i personaggi di spicco del Risorgimento autori del famoso 1848, l'anno di una quasi rivoluzione liberale e Pio IX eletto nel '46 ,che concesse una delle prime costituzioni passò alla storia come un liberale anche lui, ma povero lui la successiva repubblica romana di Mazzini e la presa di Porta Pia lo misero talmente a dura prova da farlo diventare un perfetto reazionario.
Invece di fare un riassuntino delle idee di Pio IX mi sembra più utile riportare un florilegio dei suoi scritti, che sono talmente reazionari da sembrare inverosimili, per un contemporaneo di Cavour,Garibaldi etc.
Però, però attenzione.
La Chiesa cattolica saggiamente queste idee le ha superate con i decreti del concilio Vaticano II, ma questo papa e quello precedente il Vaticano II lo hanno fatto a pezzi, per andare dove?
Ovviamente per tornare indietro.
L'indietro nella reazione alla modernità è Pio IX e le sue idee.
E' quindi utile sapere dove si può finire se si innesta la marcia indietro su questi temi.

Sul suffragio universale
“benedico i governanti della Francia allo scopo di vederli occupati ancora nel difficile impegno di togliere , se sia possibile, o almeno di attenuare una piaga orrenda che affligge la umana società, e che chiamasi suffragio universale.......piaga distruttrice dell'ordine sociale e che dovrebbe essere giustamente chiamata menzogna universale”.
(discorso ai pellegrini francesi 5 maggio 1874)

interferenze della Chiesa nello stato
Dopo avere criticato “il funestissimo errore del comunismo e del socialismo” Pio IX condanna “tutte le prave opinioni e dottrine dei novatori che sostenendo la supremazia dello stato sulla chiesa anche intorno alle cose che appartengono all'ordine esteriore e non si vergognano affatto di affermare che alla chiesa non compete il diritto di raffrenare con pene temporali i violatori delle sue leggi”.
(Enciclica Quanta Cura 8 dicembre 1864)

La citata enciclica Quanta Cura contiene in appendice il Sillabo che porta il titolo : “dei principali errori dell'età nostra ,che sono annotati nelle Encicliche etc del nostro....papa Pio IX”
Ecco alcuni di questi errori :

errore n° 3 : la ragione umana è l'unico arbitro del vero e del falso.....
errore n.°4 :...la ragione umana è la prima norma per per mezzo di cui l'uomo può e deve conseguire cognizione di tutte quante le verità...
errore n° 6 : ..le profezie e i miracoli narrati nelle scritture sono invenzioni di poeti.....i libri (dei Testamenti) contengono miti....
errore n° 14 : la filosofia si deve trattare senza avere riguardo alcuno della rivelazione soprannaturale
errore n° 15 : ciascun uomo è libero di abbracciare e professare quella religione che con la scorta del lume della ragione avrà reputato essere vera
errore n° 17 : almeno si deve ben sperare della eterna salvezza di tutti coloro che non sono nella vera chiesa di Cristo
errore 19° : tocca alla potestà civile definire quali siano i diritti della chiesa e i limiti tra i quali possa esercitare i detti diritti
errore 24° : la chiesa non ha potestà di usare la forza,nè alcuna temporale potestà diretta o indiretta
errore 42° : nella collisione delle leggi dell'una e dell'altra potestà deve prevalere il diritto civile
errore 45° :l'intero regolamento delle scuole pubbliche ....può e deve essere attribuito all'autorità civile....in modo tale che non si riconosca in nessun'altra autorità il diritto di intromettersi nella disciplina delle scuole
errore 57 °: la scienza delle cose filosofiche ed anche le leggi civili possono e debbono prescindere dell'autorità ecclesiastica
errore 76°: l'abolizione del potere temporale che la sede apostolica possiede gioverebbe moltissimo alla libertà e prosperità della chiesa
errore 77°: in questa nostra età non conviene più che la religione cattolica si ritenga come l'unica religione dello stato,esclusi tutti gli altri culti
errore 79°: è falso che la facoltà concessa a tutti di manifestare qualunque opinione e qualunque pensiero conduca a corrompere più facilmente i costumi e gli animi
errore 80°:il pontefice può riconciliarsi col progresso, col liberalismo,con la moderna civiltà

Per chi desiderasse leggersi tutto il testo ecco il link :
http://cronologia.leonardo.it/storia/biografie/papi802.htm
Tra parentesi il sito del Vaticano si ferma più o meno furbescamente alle encicliche del successore di Pio IX che è Leone XIII e quindi non riporta i testi di Pio IX.
E' un peccato che i cattolici italiani ,ma anche i laici, per la quasi totalità non conoscano questi testi, se li conoscessero tra l'altro impedirebbero alla gerarchia ecclesiastica con codazzo giornalistico allineato ed atei devoti di continuare a ripetere la clamorosa panzana che la chiesa non si è mai contraddetta, che il Concilio Vaticano II era in perfetta continuità con la tradizione etc. etc.
Ho qui proposto la lettura del Pio IX pensiero, perchè è particolarmente scioccante, ma tornerò presto sull'argomento per dare documentazione del pensiero dei successori di Pio IX sul piano della lotta alla modernità per chiarire le idee su cosa voglia dire tornare indietro dal Vaticano II.