giovedì 19 maggio 2011

Si può essere ricchi anche senza ostentare la sguaiata volgarità di certi personaggi.

Stephen Sakur ieri sera ha intervitato per la BBC Bill Gates.
Grande giornalismo e un personaggio per il quale è difficile trovare aggettivi adatti.
Poche persone hanno cambiato il mondo in modo radicale come Bill Gates, l’autore del sistema operativo col quale gira quasi la totalità dei computers del pianeta.
Comprensibile quindi il nervosismo del pur tostissimo giornalista, che quasi quotidianamente mette sulla graticola politici e personaggi di primo piano di tutto il mondo.
Sarà che di fronte a certi uomini mito si viene in qualche modo presi da particolari suggestioni, ma il singolare sorriso ironico di Bill Gates ,che richiamava fortemente quello della Gioconda, mi dava l’impressione di assistere a quella che avrebbe potuto essere l’ intervista appunto a Leonardo, se fosse stato un nostro contemporaneo.
La suggestione veniva favorita oltre che dal fatto ovvio che il personaggio è uno dei più grandi geni dei nostri tempi, da certe sue particolari caratteristiche.
L’uomo è schivo, ha dato pochissime interviste.
Il fatto che sia ritenuto praticamente la persona più ricca del mondo non suscita la minima meraviglia né invidia perché è considerato assolutamente ovvio, stante quello che ha fatto.
Altra suggestione sul tema, come è noto Bill Gates si è potuto permettere di comprare quel capolavoro simbolo che sono i Codici Atlantici di Leonardo, come se il fatto di esserne divenuto proprietario avesse potuto consentirgli di scambiare sinapsi neuroniche col più grande genio dell’umanità.
Come è noto da tempo Gates ha lasciato la conduzione operativa della sua creatura la Microsoft per dedicarsi a tempo pieno alla sua fondazione benefica che spende in un anno il corrispondente dell’intero capitale di Silvio Berlusconi (sottolineo, capitale, “assets” non reddito).
Limitandosi a una ovvia considerazione che viene ragionando sul puro ammontare delle ricchezze viene inevitabilmente da rilevare come sia incolmabile la differenza fra la sguaiata volgarità di certi personaggi e la tranquilla grandezza delle persone veramente grandi, che sono tali non perché sono seduti su un mucchio o un mucchietto di soldi, ma perché, come diceva un saggio, gli uomini si misurano dalla testa in su.

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