giovedì 12 maggio 2011

Silvio sempre più inadeguato, ma dopo di lui il diluvio ,sarà vero?

Fino a una o due settimane fa Silvio era dato politicamente per morto (per l’ennesima volta) a causa della palese incapacità dimostrata nel produrre atti di governo in qualsiasi materia di rilievo uscendo dalla politica degli annunci rimasti regolarmente senza seguito.
- Lo spettacolo indegno dei così detti responsabili provenienti da ogni angolo politico che hanno cambiato targa con arrogante spudoratezza;
- accompagnato dall’eco delle notti di Arcore definite dall’interessato “eleganti” ,non si vede con quale costrutto;
- gli ondeggiamenti in politica estera talmente vistosi da far discutere anche il popolo dei bar sport per definizione non interessato alla politica estera;
- la situazione economica di lungo stallo per il miglioramento della quale si avverte una completa mancanza di qualsiasi iniziativa;
- le sempre più evidenti prese di distanza della Lega;
- l’attivismo delle correnti all’interno del Pdl quasi universalmente interpretate come preparazione e posizionamento per il dopo Silvio;
- la rissa fra i poteri dello stato e l’insistenza nella delegittimazione di qualsiasi altro potere che non sia quello del Presidente del Consiglio, ignorando il fatto che le istituzioni sono democratiche solo se sono in posizione di equilibrio fra pesi e contrappesi fra di loro in modo che nessun potere travalichi sugli altri;
- la stanchezza anche negli ambienti del Centro Destra nel vedere l’inattività e la mancanza di iniziativa del governo accompagnate dal ripresentarsi di leggi ad personam.
La leadership berlusconiana sembrava arrivata al capolinea per logoramento.
Invece come è già capitato un’infinità di volte a due passi dal baratro il gatto dalle sette vite quando trova l’occasione di mettere gli italiani di fronte a un referendum o con me o contro di me ha visto nelle amministrative di domenica prossima il suo terreno preferito , ci si è buttato a capofitto e forse è riuscito a salvarsi ancora la poltrona.
Che vinca o che perda il fatto è che per l’ennesima volta i suoi avversari non hanno capito che se il furbacchione nazionale riesce a trascinare gli altri a giocare questo tipo di gioco : il referendum pro o contro: non c’è partita, come è moda dire oggi , perché per fare una partita bisogna assolutamente essere in due e invece tutt’oggi Berlusconi sa come tutti che il suo avversario visibile e accettato dalla coalizione avversaria non c’è.
Berlusconi non ha bisogno di agitarsi troppo né di fare particolare propaganda, basta che dia segni di esistere con pochi interventi che il gioco è fatto : i media per asserviti che siano alle rispettive corazzate editoriali non possono fare altro che trasmettere non tanto il “messaggio” che a questo punto appare irrilevante, quanto il “fatto” che Berlusconi c’è e parla come leader riconosciuto di uno schieramento e che invece l’altro schieramento ha cinque o sei volti e discorsi diversi e comunque non ha un leader. Fine del gioco.
Ho scritto una banalità che tutti sanno di già?
Forse, però proviamo a pensare perché gli italiani, che non sono fessi, da questa apparente banalità finora hanno continuato a dedurre degli atteggiamenti sostanziali, compreso il loto voto.
Proviamo a pensare cosa succederebbe o sarebbe successo se Silvio non ci fosse o se non ci sarà più.
- ve la immaginate la politica estera verso il conflitto in Libia di Bersani o di chi per lui, condizionati dall’8% dei pacifisti per ideologia Vendoliani più gli altri pacifisti trasversali nell’area del centro-sinistra ?
Darebbero ai piloti delle direttive talmente contorte e contradditorie che questi per non rischiare di sbagliare andrebbero a sganciare missili in pieno deserto cercando di evitare di far male anche ai cammelli;
- politica economica e del lavoro.
Resisterebbe Bersani o chi per lui a introdurre una bella patrimoniale a carico soprattutto di quello che è rimasto del ceto medio?
Saprebbero smarcarsi dalla linea della Fiom diretta a difendere tutti i diritti acquisiti anche a costo di perdere le fabbriche e il lavoro?
- sicurezza e immigrazione.
Sarebbero più severi ed efficaci nel limitare il flusso immigratorio ? Andrebbero avanti a chiudere i campi rom?
Non ci crede praticamente nessuno.
- gli italiani, anche gli elettori del centro destra, si sono rotti delle leggi ad personam e delle invettive contro la magistratura, ma sono disposti a digerire il giustizialismo senza se e senza ma alla Di Pietro e a non poter criticare la vistosa incapacità della magistratura a organizzarsi in modo da celebrare processi in tempi sensati?
- il ricordo del povero Prodi ,tanto Pierino bravo bambino che poteva vantare addirittura una cattedra alla prestigiosa London Scool of Economics, una Presidenza della Commissione Europea, condotta dignitosamente e tanta altre cose, ma che tutto era meno che un leader, che sapesse mettere in riga almeno i suoi ministri, è stato causa di uno shock ancora non metabolizzato dalla memoria collettiva.
Gli italiani finora hanno dato prova di non volerci ricadere e hanno premiato Berlusconi che non ha nulla dei titoli nobiliari in senso culturale di Prodi, anzi che ne fa di tutti i colori, ma che i suoi ministri ha sempre saputo metterli in riga.
Quando sarà possibile parlare con obiettività del Berlusconismo si vedrà che ha combinato ben poco, probabilmente meno della sufficienza.
Ma forse è proprio quello che gli italiani medesimi volevano, non essere troppo disturbati in attesa di trovare in sé stessi le energie per rifare correre l’economia e tutto il resto.

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