lunedì 24 ottobre 2011

E’ ufficiale : con Berlusconi premier ci facciamo ridere in faccia

C’è poco da ridere.
Il filmato della conferenza stampa di Merkel e Sarkosy il 23 ottobre scorso è a disposizione di tutto il mondo sul web http://www.youtube.com/watch?v=rPSJoPbG8Oc e quindi tutto il mondo ha visto il sorrisino di compatimento scambiato fra i due e tutti hanno potuto sentire la contemporanea risata di tutta la sala gremita di reporter alla domanda : “Berlusconi vi ha dato degli impegni da parte dell’Italia?”.
Come tutti coloro che seguono su fonti attendibili le vicende politiche avevo più volte segnalato su questo blog che il clima in Europa e nel mondo verso l’Italia era cambiato.
Prima ridevano del “buffone d’Europa”, ora ridono di tutti noi che non siamo capaci o non volgiamo proprio cacciarlo.
Chi di noi per lavoro o per studio è all’estero o è abitualmente in contatto con l’estero si trova in una condizione di minorità sempre più imbarazzante.
Ora non si può più negare che Berlusconi è il primo problema.
Ovvio che risolto questo prima problema con la cacciata di Berlusconi la strada rimarrebbe sempre in salita perché la situazione attuale è veramente critica.
E’ significativo che i grandi giornali di opinione nei loro supplementi economici, fingendo, per amore del politicamente corretto, di fare una semplice cronaca, diano istruzione dettagliate di come portare i soldi in Svizzera in modo assolutamente legale, fin quando si è in tempo, per non rischiare di rimanere con un pugno di mosche in mano quando dovesse verificarsi il patatrac.
Sarkosy nella risposta a quella domanda nella conferenza stampa sopra citata ha esplicitamente detto di confidare nel senso di responsabilità dell’insieme delle autorità italiane politiche, economiche e sociali.
Ormai Berlusconi, qualora malauguratamente nessuno riuscisse a levarlo di torno, sarebbe comunque commissariato dalla diarchia franco tedesca, non per tutelare noi, che evidentemente non ci siamo meritati la loro attenzione ,ma per tutelare la stabilità delle loro banche, che si erano imprudentemente appesantite di titoli italiani.
Gli stranieri evidentemente non si rendevano conto quando compravano i nostri bond del fatto che l’Italia sarebbe finita prigioniera di un governo Berlusconi – Bossi – Scilipoti.
E’ inutile commentare, i tre nomi sono da soli “un nome una marca e una garanzia”, come diceva una nota pubblicità commerciale di qualche anno fa.
Bene fanno Merkel e Sarkosy a fare appello a Napolitano, Confindustria e sindacati.
Napolitano è l’unico figura istituzionale che salva il salvabile diciamolo pure della onorabilità italiana.
Sinceramente però non è per temperamento suo personale quella figura forte che sarebbe servita in queste circostanze di navigazione così perigliosa e di caos politico completo.
Napolitano ha avuto una occasione d’oro alla bocciatura della legge di assestamento del bilancio per sciogliere le camere e non lo ha fatto.
C’è poco da discutere ognuno di noi sa che se un amministratore di condominio si vede bocciato il bilancio consultivo si deve dimettere e passare la palla al suo successore.
L’interpretazione del problema che da il Quirinale, cioè che se c’è una maggioranza parlamentare il presidente non potrebbe sciogliere le camere è appunto non più di una interpretazione basata si e no sulla prassi ma non univoca.
La dottrina in materia è come sempre non unanime, ma da Maranini in poi si ritiene che l’art 88 della Costituzione non metta alcun vincolo alla facoltà del Presidente di sciogliere le camere o una di esse, perché così hanno scritto i costituenti alla lettera.
La situazione è talmente oscena che l’unico modo verosimile per venirne fuori se Berlusconi non verrà cacciato dalla Lega è che l’opposizione faccia una sua offerta sul mercato dei parlamentari.
Cosa possibilissima dal momento che ben in 120 dall’inizio della legislatura hanno cambiato casacca ed alcuni più di una volta.
Se il Quirinale continua a sostenere quella tesi trincerandosi dietro a un formalismo molto debole , ignorando la sostanza del degrado poveri noi, chissà cosa ci toccherà di vedere.
Strano, molto strano che da noi non sia ancora apparso un credibile giovanotto con la mascella volitiva.
Temo che con questa destra da operetta si sia aperto un grande spazio per una destra populista vera.
E se dovesse essere contrata da quella sinistra ancora più da strapazzo che conosciamo bene, i nostri guai sono solo all’inizio.
A meno che le tante forze sane che ci sono non si decidano ad uscire allo scoperto per fare rete.
Il tempo però è chiaro che gioca contro.

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