Quando con Berlusconi trattava D'Alema era un inciucio.
Se ci tratta Renzi è
una cosa furba?
Se le “grandi intese”
fatte da Bersani, Epifani, Letta con Berlusconi e la benedizione-regia
di Napolitano erano da aborrire, perché non volute dalla maggioranza degli
italiani, se le fa Renzi con Berlusconi risolvono tutto?
L'aritmetica è l'unica cosa che non mente : gli elettori nel
febbraio 13 hanno dato i voti per 1/3 al
centro sinistra votando contro Berlusconi e per un altro terzo a Grillo
sempre votando contro Berlusconi, il che
fa 2/3 contro Berlusconi.
E allora le larghe intese sono avversate da 2/3 degli italiani.
Ma ce le hanno propinate lo stesso e Renzi eletto per aprire
una nuova stagione torna con Berlusconi, ma che senso ha tutto questo?
Berlusconi è un pregiudicato in attesa dei domiciliari o al
meglio di assegnazione ai servizi sociali.
Trattare con lui non crea alcun problema o imbarazzo, perché
lo esigerebbe la “ragion di stato”?
Di questo passo si potrebbe finire, usando la stessa logica
distorta, a mettersi a trattare con Totò Riina.
Ma cerchiamo di seguire un ragionamento da realpolitique.
Renzi ha fatto quello che avrebbe dovuto fare il neo eletto leader del centro sinistra e
cioè chiedere alla forza politica più vicina al centro sinistra e cioè ai
5Stelle di fare insieme la legge elettorale ,la riforma del finanziamento alla
politica eccetera.
Grillo, commettendo l'ennesimo madornale errore di
valutazione ha rifiutato ogni trattativa e quindi a Renzi realisticamente non
sarebbe rimasto altro da fare che tirare Berlusconi fuori dal frigorifero e
trattare con lui, in temporanea posizione di difficoltà.
Questa argomentazione ha indubbiamente degli elementi di
forza.
Ma ne anche altri di debolezza, per esempio questi.
Innanzi tutto Berlusconi si è accreditato per vent'anni come
il più tenace e spontaneo mentitore.
Non ha quasi mai mantenuto la parola data e quindi è una
controparte estremamente inaffidabile.
Poi delle due parti in trattativa, la più solida e forte è
Berlusconi, padre padrone del suo movimento, che dopo il distacco Di Alfano e compagnia (relativo perché alle
elezioni sarebbero di nuovo dalla stessa parte) lo controlla al millimetro, mentre Renzi è
addirittura in minoranza a livello di gruppi parlamentari.
Quindi quella di Renzi è una mossa ad altissimo rischio, che
scontenta e sconcerta la quasi totalità dei simpatizzanti PD che lo hanno
appena eletto.
C'è poi un altro elemento che gioca contro.
Alla folla di coloro che stanno soffrendo sulla propria pelle
le conseguenze della crisi economico-sociale peggiore dal dopoguerra cosa ne
importa della legge elettorale eccetera eccetera?
Sarà un argomento poco sofisticato, ma Renzi non sarebbe il
segretario del partito che una volta veniva definito il partito dei lavoratori?
E poi lasciatemi fare una osservazione che potrebbe essere
bollata come “di pancia” come si dice oggi, ma che trovo sconvolgente : se ci
abituiamo a vedere i carabinieri schierati in forze a per proteggere un
pregiudicato che arriva in auto blindata con relativo corteo ,dal lancio delle
uova marce del popolo tutt'altro che plaudente, che messaggio diamo agli
italiani che lavorano e rispettano le leggi?
Che le istituzioni proteggono i furbi che fanno i soldi con
qualunque mezzo?
Solo questo è un errore di comunicazione terribile, che Renzi
avrà messo in conto, ma che potrebbe
costargli carissimo.
Proviamo a tornare alla realpolitique.
L'enorme azzardo nel quale si è imbarcato Renzi varrebbe la
candela se riuscisse a portare a casa una nuova legge elettorale, la pratica
abolizione del senato e un consistente taglio ai costi della politica?
Faccio fatica a rispondere positivamente, prima di tutto
perché la cosa trascura del tutto la soluzione dei problemi del lavoro e
dell'economia ,che dovrebbero avere la priorità assoluta.
Poi perché questo tipo di accordo presuppone tempi abbastanza
lunghi e quindi il rinvio della andata alle urne di almeno un anno.
E da qui ad allora come ci andiamo? Con questo Letta ,che
richiama sempre di più un Andreotti quando era giovane, buono per qualsiasi
operazione e meglio se poco chiara ?
Ma veniamo al dunque, al non detto, perché tanto puzzolente
da essere impresentabile e improponibile.
Berlusconi ,la prima volpe della politica italiana, concede
tre riforme istituzionali di prima grandezza (ammesso ovviamente che mantenga
la parola), senza negoziare in cambio l' unica cosa per la quale è rimasto in
politica : la sua immunità?
Il suo stato di cittadino diverso da tutti gli altri,
“legibus solutus” ,uomo al di sopra della legge, uno che può fare qualsiasi
cosa ,senza dovere avere il disturbo di andare in galera ,se il sistema costituzionale vigente lo condanna alla
galera ,dopo averlo riconosciuto colpevole dei reati che gli sono stati
ascritti.
E poi, Renzi, che in questi ultimi anni ha giustamente
ritenuto opportuno , come aspirante leader di questo paese, andare a conoscere
e farsi conoscere da alcuni dei potenti della terra, non ha appreso dai
colloqui che ha avuto con costoro, che Berlusconi all'estero è una barzelletta,
non un esponente politico?
Realisticamente, siamo messi talmente male, che se Renzi
riuscisse ad attuare le tre riforme annunciate, la cosa avrebbe indubbiamente
degli aspetti positivi.
Ma l'azzardo è talmente grande, le probabilità di riuscita
sono talmente ridotte, i problemi rimasti fuori dagli accordi sono talmente
importanti, trattare con Berlusconi è talmente pericoloso e immorale, che
proprio vedo gli elementi negativi come molto superiori a quelli positivi in
tutta questa faccenda.
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