domenica 19 gennaio 2014

Renzi-Berlusconi sintonia da brivido


 










Quando con Berlusconi trattava  D'Alema era un inciucio.
Se  ci tratta Renzi è una cosa furba?
Se le “grandi intese”  fatte da Bersani, Epifani, Letta con Berlusconi e la benedizione-regia di Napolitano erano da aborrire, perché non volute dalla maggioranza degli italiani, se le fa Renzi con Berlusconi risolvono tutto?
L'aritmetica è l'unica cosa che non mente : gli elettori nel febbraio 13 hanno dato i voti per 1/3 al  centro sinistra votando contro Berlusconi e per un altro terzo a Grillo sempre  votando contro Berlusconi, il che fa 2/3 contro Berlusconi.
E allora le larghe intese sono avversate da 2/3  degli italiani.
Ma ce le hanno propinate lo stesso e Renzi eletto per aprire una nuova stagione torna con Berlusconi, ma che senso ha tutto questo?
Berlusconi è un pregiudicato in attesa dei domiciliari o al meglio di assegnazione ai servizi sociali.
Trattare con lui non crea alcun problema o imbarazzo, perché lo esigerebbe la “ragion di stato”?
Di questo passo si potrebbe finire, usando la stessa logica distorta, a mettersi a trattare con Totò Riina.
Ma cerchiamo di seguire un ragionamento da realpolitique.
Renzi ha fatto quello che avrebbe dovuto fare  il neo eletto leader del centro sinistra e cioè chiedere alla forza politica più vicina al centro sinistra e cioè ai 5Stelle di fare insieme la legge elettorale ,la riforma del finanziamento alla politica eccetera.
Grillo, commettendo l'ennesimo madornale errore di valutazione ha rifiutato ogni trattativa e quindi a Renzi realisticamente non sarebbe rimasto altro da fare che tirare Berlusconi fuori dal frigorifero e trattare con lui, in temporanea posizione di difficoltà.
Questa argomentazione ha indubbiamente degli elementi di forza.
Ma ne anche altri di debolezza, per esempio questi.
Innanzi tutto Berlusconi si è accreditato per vent'anni come il più tenace e spontaneo mentitore.
Non ha quasi mai mantenuto la parola data e quindi è una controparte estremamente inaffidabile.
Poi delle due parti in trattativa, la più solida e forte è Berlusconi, padre padrone del suo movimento, che dopo il distacco  Di Alfano e compagnia (relativo perché alle elezioni sarebbero di nuovo dalla stessa parte) lo  controlla al millimetro, mentre Renzi è addirittura in minoranza a livello di gruppi parlamentari.
Quindi quella di Renzi è una mossa ad altissimo rischio, che scontenta e sconcerta la quasi totalità dei simpatizzanti PD che lo hanno appena eletto.
C'è poi un altro elemento che gioca contro.
Alla folla di coloro che stanno soffrendo sulla propria pelle le conseguenze della crisi economico-sociale peggiore dal dopoguerra cosa ne importa della legge elettorale eccetera eccetera?
Sarà un argomento poco sofisticato, ma Renzi non sarebbe il segretario del partito che una volta veniva definito il partito dei lavoratori?
E poi lasciatemi fare una osservazione che potrebbe essere bollata come “di pancia” come si dice oggi, ma che trovo sconvolgente : se ci abituiamo a vedere i carabinieri schierati in forze a per proteggere un pregiudicato che arriva in auto blindata con relativo corteo ,dal lancio delle uova marce del popolo tutt'altro che plaudente, che messaggio diamo agli italiani che lavorano e rispettano le leggi?
Che le istituzioni proteggono i furbi che fanno i soldi con qualunque mezzo?
Solo questo è un errore di comunicazione terribile, che Renzi avrà  messo in conto, ma che potrebbe costargli carissimo.
Proviamo a tornare alla realpolitique.
L'enorme azzardo nel quale si è imbarcato Renzi varrebbe la candela se riuscisse a portare a casa una nuova legge elettorale, la pratica abolizione del senato e un consistente taglio ai costi della politica?
Faccio fatica a rispondere positivamente, prima di tutto perché la cosa trascura del tutto la soluzione dei problemi del lavoro e dell'economia ,che dovrebbero avere la priorità assoluta.
Poi perché questo tipo di accordo presuppone tempi abbastanza lunghi e quindi il rinvio della andata alle urne di almeno un anno.
E da qui ad allora come ci andiamo? Con questo Letta ,che richiama sempre di più un Andreotti quando era giovane, buono per qualsiasi operazione e meglio se poco chiara  ?
Ma veniamo al dunque, al non detto, perché tanto puzzolente da essere impresentabile e improponibile.
Berlusconi ,la prima volpe della politica italiana, concede tre riforme istituzionali di prima grandezza (ammesso ovviamente che mantenga la parola), senza negoziare in cambio l' unica cosa per la quale è rimasto in politica : la sua immunità?
Il suo stato di cittadino diverso da tutti gli altri, “legibus solutus” ,uomo al di sopra della legge, uno che può fare qualsiasi cosa ,senza dovere avere il disturbo di andare in galera ,se il sistema  costituzionale vigente lo condanna alla galera ,dopo averlo riconosciuto colpevole dei reati che gli sono stati ascritti.
E poi, Renzi, che in questi ultimi anni ha giustamente ritenuto opportuno , come aspirante leader di questo paese, andare a conoscere e farsi conoscere da alcuni dei potenti della terra, non ha appreso dai colloqui che ha avuto con costoro, che Berlusconi all'estero è una barzelletta, non un esponente politico?
Realisticamente, siamo messi talmente male, che se Renzi riuscisse ad attuare le tre riforme annunciate, la cosa avrebbe indubbiamente degli aspetti positivi.

Ma l'azzardo è talmente grande, le probabilità di riuscita sono talmente ridotte, i problemi rimasti fuori dagli accordi sono talmente importanti, trattare con Berlusconi è talmente pericoloso e immorale, che proprio vedo gli elementi negativi come molto superiori a quelli positivi in tutta questa faccenda.

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