venerdì 24 giugno 2016

Renzi umile e moderato dopo la sconfitta è ancora più irritante di quello arrogante di prima, ma intanto si è realizzato il sogno di molti






Renzi premier di un governo formalmente di centro-sinistra in due anni di governo ha fatto quello che avrebbe fatto Berlusconi
Renzi si è presentato all'esame di maturità (come migliaia di suoi giovani connazionali) ed è stato bocciato.
Gli elettori nel turno delle amministrative appena finito gli hanno detto : no non ci convinci, ti avevamo dato fiducia, hai governato per due anni ed hai realizzato il programma di Berlusconi,
80 Euro per tacitare almeno una fetta di popolo e poi tutto “c….e camicia” con grandi industriali e banchieri, allora tanto valeva votare addirittura Berlusconi, invece che per te.
Della sinistra non te ne è mai importato nulla.

Essere di sinistra vuol dire avere una sensibilità sociale come quella di Papa Francesco, né più né meno
E di questo potremmo anche fregarcene, visto come si è ridotta la sinistra-sinistra.
Ma quando era una cosa seria, sinistra significava né più né meno quel mondo ideale che oggi è paradossalmente espresso in modo chiaro e risoluto solo da Papa Francesco e di questo invece ce ne importa molto e infatti di questa indifferenza renziana per gli strati sociali che dovrebbe rappresentare politicamente non riusciamo a farcene una ragione, ma ad un certo momento dovremo ben prenderne atto ed agire di conseguenza, convincendoci che il renzismo sta fallendo se non è già fallito.

Ma i moderati hanno sempre paura di imprecisati “salti nel buio” e con questa scusa bloccano il cambiamento vero e si tengono Renzi raccontando la favola che non avrebbe alternative, ma il renzismo ha ormai esaurito la famosa “spinta propulsiva” e gira a vuoto
Lo so bene che tutti i “moderati” del mondo, moderati italiani compresi, cioè tutti quelli che un tempo erano contenuti nella capiente pancia della Balena Bianca D.C., per intenderci, hanno il sacro terrore per l'imprecisato “salto nel buio” che comporterebbe ogni cambiamento vero.
Però quando sentiamo lo stesso Renzi dichiarare che : se abbiamo perso là dove contava vincere, è perché i 5Stelle hanno rappresentato meglio di noi le istanze di cambiamento, beh, allora fermiamoci un momento a riflettere e vediamo se non è venuto il momento di buttare alle ortiche pregiudizi, mal di pancia eccetera e progettiamo almeno dentro di noi una vera svolta.
Renzi oltretutto la zappa sui piedi se l'è data da solo per eccesso di arroganza e di menefreghismo nei confronti dell'elettorato indicendo il referendum di autunno sulla riforma costituzionale.
Ormai non può più tornare indietro, come non ha potuto convincere nessuno quanto andava blaterando che le amministrative appena passate non avevano alcun significato politico.
Vedrà dai sorrisini micidiali della Merkel ,quando l'incontrerà, se la sua recente sconfitta era “amministrativa” o “politica”.
Ha voluto seguire Berlusconi in tutto, ebbene lo segua adesso anche nello scherno appena mascherato dei leader europei per un paese che da decenni non riesce a darsi un leader presentabile che duri almeno uno o due mandati.

Renzi non ha saputo affrontare i maggiori problemi del paese e per risolverli non ha tuttora alcuna politica
Lo si è detto e ripetuto su questo blog che Renzi ha sempre avuto il peccato originale di essere figlio di nessuno nel senso che non ha mai rivendicato alcuna appartenenza ad una delle famiglie e culture politiche italiane.
La mancanza di scelta può essere sembrata una furbata per confermare la sua volontà di “rottamare” vecchie caste politiche, ma in realtà era una grave carenza di riferimenti ideali, senza i quali non si può essere statisti con una visione a lungo periodo, ma solo avventurieri della politica.
Poi non ha affrontato in modo coerente alcuno dei problemi più gravi che assillano la gente.
Nessuna politica economica seria fatta di investimenti e non di parole per creare occupazione, nessuna politica per l'immigrazione, che non sia uno squallida divisione dei consistenti fondi europei per pagare quella miriade di improvvisate cooperative che gestiscono il business del collocamento dei migranti condannati a guardare il soffitto dal mattino alla sera, magari per anni.
Eccetera.
No Renzi non è all'altezza del ruolo ,con lui l'Italia è rimasta l'anello debole della catena europea appena dopo la Grecia, perché lui del macigno del debito pubblico se ne è sempre fregato, probabilmente perché non ha nozioni sufficienti di economia per capire almeno l'essenziale.

Bisogna imitare i romani i torinesi e i milanesi
I romani, i torinesi e persino i milanesi (Sala ha vinto perché si è smarcato da Renzi fin dove ha potuto, mentre il suo avversario andava in giro con Lupi e la vecchia classe dirigente ciellina) hanno avuto il coraggio di cambiare veramente, ora tocca agli italiani imitarli.


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