Renzi premier
di un governo formalmente di centro-sinistra in due anni di governo
ha fatto quello che avrebbe fatto Berlusconi
Renzi si è
presentato all'esame di maturità (come migliaia di suoi giovani
connazionali) ed è stato bocciato.
Gli elettori nel
turno delle amministrative appena finito gli hanno detto : no non ci
convinci, ti avevamo dato fiducia, hai governato per due anni ed hai
realizzato il programma di Berlusconi,
80 Euro per tacitare
almeno una fetta di popolo e poi tutto “c….e camicia” con
grandi industriali e banchieri, allora tanto valeva votare
addirittura Berlusconi, invece che per te.
Della sinistra non
te ne è mai importato nulla.
Essere di
sinistra vuol dire avere una sensibilità sociale come quella di Papa
Francesco, né più né meno
E di questo potremmo
anche fregarcene, visto come si è ridotta la sinistra-sinistra.
Ma quando era una
cosa seria, sinistra significava né più né meno quel mondo ideale
che oggi è paradossalmente espresso in modo chiaro e risoluto solo
da Papa Francesco e di questo invece ce ne importa molto e infatti di
questa indifferenza renziana per gli strati sociali che dovrebbe
rappresentare politicamente non riusciamo a farcene una ragione, ma
ad un certo momento dovremo ben prenderne atto ed agire di
conseguenza, convincendoci che il renzismo sta fallendo se non è già
fallito.
Ma i moderati
hanno sempre paura di imprecisati “salti nel buio” e con questa
scusa bloccano il cambiamento vero e si tengono Renzi raccontando la
favola che non avrebbe alternative, ma il renzismo ha ormai esaurito
la famosa “spinta propulsiva” e gira a vuoto
Lo so bene che tutti
i “moderati” del mondo, moderati italiani compresi, cioè tutti
quelli che un tempo erano contenuti nella capiente pancia della
Balena Bianca D.C., per intenderci, hanno il sacro terrore per
l'imprecisato “salto nel buio” che comporterebbe ogni cambiamento
vero.
Però quando
sentiamo lo stesso Renzi dichiarare che : se abbiamo perso là dove
contava vincere, è perché i 5Stelle hanno rappresentato meglio di
noi le istanze di cambiamento, beh, allora fermiamoci un momento a
riflettere e vediamo se non è venuto il momento di buttare alle
ortiche pregiudizi, mal di pancia eccetera e progettiamo almeno
dentro di noi una vera svolta.
Renzi oltretutto la
zappa sui piedi se l'è data da solo per eccesso di arroganza e di
menefreghismo nei confronti dell'elettorato indicendo il referendum
di autunno sulla riforma costituzionale.
Ormai non può più
tornare indietro, come non ha potuto convincere nessuno quanto andava
blaterando che le amministrative appena passate non avevano alcun
significato politico.
Vedrà dai sorrisini
micidiali della Merkel ,quando l'incontrerà, se la sua recente
sconfitta era “amministrativa” o “politica”.
Ha voluto seguire
Berlusconi in tutto, ebbene lo segua adesso anche nello scherno
appena mascherato dei leader europei per un paese che da decenni non
riesce a darsi un leader presentabile che duri almeno uno o due
mandati.
Renzi non ha
saputo affrontare i maggiori problemi del paese e per risolverli non
ha tuttora alcuna politica
Lo si è detto e
ripetuto su questo blog che Renzi ha sempre avuto il peccato
originale di essere figlio di nessuno nel senso che non ha mai
rivendicato alcuna appartenenza ad una delle famiglie e culture
politiche italiane.
La mancanza di
scelta può essere sembrata una furbata per confermare la sua
volontà di “rottamare” vecchie caste politiche, ma in realtà
era una grave carenza di riferimenti ideali, senza i quali non si può
essere statisti con una visione a lungo periodo, ma solo avventurieri
della politica.
Poi non ha
affrontato in modo coerente alcuno dei problemi più gravi che
assillano la gente.
Nessuna politica
economica seria fatta di investimenti e non di parole per creare
occupazione, nessuna politica per l'immigrazione, che non sia uno
squallida divisione dei consistenti fondi europei per pagare quella
miriade di improvvisate cooperative che gestiscono il business del
collocamento dei migranti condannati a guardare il soffitto dal
mattino alla sera, magari per anni.
Eccetera.
No Renzi non è
all'altezza del ruolo ,con lui l'Italia è rimasta l'anello debole
della catena europea appena dopo la Grecia, perché lui del macigno
del debito pubblico se ne è sempre fregato, probabilmente perché
non ha nozioni sufficienti di economia per capire almeno
l'essenziale.
Bisogna
imitare i romani i torinesi e i milanesi
I romani, i torinesi
e persino i milanesi (Sala ha vinto perché si è smarcato da Renzi
fin dove ha potuto, mentre il suo avversario andava in giro con Lupi
e la vecchia classe dirigente ciellina) hanno avuto il coraggio di
cambiare veramente, ora tocca agli italiani imitarli.
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