Errare umanum est,
va bene, ma accodarsi a manifestazioni di insipienza politica come la
riunione plenaria dei paesi Nato, che si apre oggi a Varsavia è una
vera follia.
La Nato, dopo la
caduta del muro di Berlino e del comunismo sovietico (novembre 1989)
era virtualmente finita.
La Nato è
un'alleanza militare fantasma che non ha oggi la minima
giustificazione razionale
Un' alleanza
militare nata per difendersi insieme da un determinato nemico (il
blocco sovietico) non si vede come possa sopravvivere dopo che il
precedente nemico non esiste più come nemico.
Ma il paese di
quella alleanza di gran lungo più forte e influente, sia sul piano
militare ,sia sul piano politico, gli Usa, si è prodigato in
contorsioni senza costrutto logico, per mantenere in vita quella
alleanza fantasma senza altra ragione effettiva che fare durare
ancora per un po' la sua posizione quasi imperiale.
La pigrizia mentale
e la mancanza di visione politica dei paesi dell'Unione Europea, ha
colto così l'occasione di continuare a barattare una parte della
propria sovranità e indipendenza sullo scacchiere mondiale, per
avere in cambio un risparmio elevatissimo nelle proprie spese
militari.
Se gli Usa pagano
per loro e per noi, per darci una copertura militare moderna, va
bene così, facciamo finta che la “cortina di ferro” l'URSS e la
“guerra fredda” ci siano ancora e i soldi che dovremmo spendere
per difenderci decentemente, li spendiamo per i fatti nostri, questo
hanno pensato i nostri governanti europei.
La Nato è
sopravvissuta per compiacere i sogni di gloria americani e per la
nostra pigrizia mentale di europei che vorremmo farci pagare le spese
militari di altri illudendoci di non dovere pagare dazio
Bel pensierino da
politici incompetenti e poco responsabili.
Per i soldi
risparmiati (anche se di importo piuttosto ingente) ci siamo tenuti
un cappio al collo.
Inanzi tutto abbiamo
conservato una sudditanza ,non solo reale, ma anche psicologica, nei
confronti degli Usa, che ha molto influito per esempio nel
costringerci a seguire tutte le avventure militari di quel paese in
Medio Oriente , nella ex Iugoslavia, eccetera, tutte operazioni
gestite militarmente in modo passabile, ma politicamente in modo
disastroso, tanto che quelle guerre, col relativo tributo umano, non
hanno risolto nessuno dei problemi, che erano stati citati a pretesto
per farle, Iraq e Afganistan in testa.
Anzi la situazione
geopolitica è oggi più instabile di quando a Bagdad c'era Saddam e
a Kabul c'erano i Talibani.
L'Europa con quella
non scelta disastrosa, di rimanere in una alleanza fantasma ,la Nato,
per non pagare dazio, si trova oggi a scoprire di essere sotto un
ombrello di armi nucleari, ma di doverne pagare anche il prezzo non
in dollari o euro, ma di peso politico.
Il cittadino
italiano sa quante basi americane ci sono in Italia e quante testate
nucleari vi sono stoccate? E che noi non abbiamo sovranità né sulle
prime né sulle seconde?
Non se ne parla,
perché non sta bene parlar male degli americani, ma il cittadino
medio italiano sa quante basi americane sono insediate in Italia e
quante testate nucleari sono stoccate in Italia?
Il cittadino medio
italiano si ricorda degli spiacevoli episodi che sono avvenuti quando
emerge, per fatti di cronaca, che se un militare americano commette
in Italia un delitto o abbatte i fili di una funivia eccetera,
eccetera, di fatto non è perseguibile dalla giustizia italiana,
perché così prevedono clausole segrete dei trattai Nato, che
considerano evidentemente “il fratello maggiore Usa” più uguale
degli altri fratelli più piccoli?
Siamo sicuri che il
risparmio di soldi per non avere armamenti moderni e decenti, che
costano parecchio, di nostra proprietà o di proprietà europea e
rimanere sotto l'ombrello americano sia un buon affare?
Quando ci sono
operazioni militari in corso, solo allora, per esempio, ci accorgiamo
che gli aerei radar Awacs (quelli che portano un grosso disco
ancorato alla parte superiore) sono solo Usa e che i paesi europei
sono completamente scoperti per quel servizio che oggi è del tutto
indispensabile nelle guerre moderne.
L'Europa ha osato
fare un scatto di reni per mettere in cantiere un sistema di
satelliti ,che ci liberino dalla sudditanza americana sul sistema di
geolocalizzazione GPS (noto a tutti se non altro per essere gestibile
da qualsiasi telefonino) studiando e realizzando il sistema Galileo,
che si chiamerà GNSS, partito dal 2013 ma a corto di fondi, manco a
dirlo.
Qualsiasi persona di
buon senso sa che in questo mondo checché se ne dica, nessuno fa
niente per niente e che quindi gli Usa in cambio della copertura
Nato, vogliono più che qualcosa.
E poi il conto
non torna se dobbiamo comprarci mezzi di dubbia efficacia beninteso
solo presso ditte americane
Oltre alle cose già
citate, essere nella Nato significa non comperare gli armamenti che
ritengono utili o indispensabili i nostri tecnici militari, ma
portare a termine qualsiasi commessa a favore di ditte americane
,anche se per acquisire materiale palesemente non funzionale come i
famosi F35 della Lockheed Martin.
I conti tornano?
Si cominci almeno a
discuterne, così il famoso popolo avrà gli elementi per giudicare e
per spingere le decisioni politiche nel senso che crede.
Non si può far
finta di non sapere che rimanere nella Nato capeggiata da un'America
che è ancora la principale potenza militare del mondo, ma che
politicamente ha perso da tempo la posizione imperiale da poliziotto
del mondo, che aveva prima, significa rinunciare a una serie
consistente di elementi di sovranità e di indipendenza.
Il mondo
globalizzato di oggi è per definizione un mondo “multipolare”.
Da qui bisogna
partire a ragionare.
Il livello modesto
delle classi dirigenti politiche di oggi, si sa, è spesso contestato
e messo alla berlina da nuovi personaggi politici, che stanno
crescendo nei consensi della gente e che vengono definiti, quasi con
disprezzo, populisti da chi non vuole mai cambiare nulla.
In America Trump
,con tutti i difetti e lacune che ha, ha però detto chiaramente una
sacrosanta verità: Europei svegliatevi, se io divento presidente, ve
lo sognate che continui a spendere un sacco di dollari per mantenere
un sistema militare che vi copra.
I mezzi li avete,
spendeteli e copritevi a casa vostra.
La Nato è quindi un
fantasma del passato in via di ridimensionamento comunque.
L'America, sostenuta
fortemente dall'Inghilterra di Cameron, ha favorito le fobie
antirusse dei paesi dell'Est e delle repubbliche baltiche
,ex-sovietici nelle vicende ucraine ,dispiegando inutili truppe e
armamenti in Europa in funzione anti-russa ed ha preteso che i paesi
europei approvassero pesanti sanzioni finanziarie ed economiche per
punire la Russia medesima, con gravi danni diretti. per esempio per
l'economia italiana.
Ebbene l'Italia ha
interessi nazionali strategici ed economici di tutt'altro segno, che
coincidono con un rafforzamento dei legami del nostro paese con la
Russia.
Presumo che i sacri
principi invocati da Bush e da Cameron per la presunta difesa
dell'integrità territoriale dell'Ucraina siano la solita indegna
foglia di fico per coprire precisi interessi economici di quei due
paesi nel campo dell'energia, cioè prezzi di petrolio e di gas.
Ma i nostri
interessi sono esattamente opposti ,e quindi cosa andiamo a difendere
a Varsavia alla riunione plenaria della Nato, gli interessi degli
altri?
Perchè
dobbiamo essere obbligati ad approvare sanzioni contro la Russia che
combatte l'Isis e non contro la Turchia che all'Isis ha fornito di
tutto, come documenta il “Figaro”?
E poi, c'è qualcuno
che è in gradi di spiegarci perché mai dobbiamo approvare sanzioni
contro la Russia, invece che contro quella Turchia,
anacronisticamente membro della Nato, che come documenta il pur
autorevole giornale francese “Le Figaro” proprio stamattina, ha
fornito il materiale che l'Isis usa quotidianamente per fabbricare
missili eccetera?
Per non scontentare
Angela Merkel e la sua strampalata politica pro turca, per non
essere invasa da profughi siriani?
Meglio i campi di
concentramento in Turchia a spese europee?
Ma siamo sicuri che
queste politiche siano decenti e siano in grado di produrre un minimo
di risultato?
Renzi a Varsavia
continuerà a dire di sì a un Obama, che fra pochi mesi sarà in
pantofole a casa sua e non alla Casa Bianca ed a un Cameron, che
traslocherà dal n.10 di Downing Street molto prima ?
Temo di sì, ma
spero di no.
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