E’ una tristezza
vedere che l’unica forza politica veramente nuova apparsa in
Italia, e quindi candidata a rinnovare una classe politica di
brontosauri e di giovani solo anagrafici alla Renzi e amici, non
sappia più cosa fare per autodistruggersi.
Prima anomalia
: i due capi in testa non sono mai stati eletti da nessuno
Hanno cominciato con
la palla al piede di una anomalia inguaribile ,che stava proprio nel
fatto che i due fondatori Grillo e Casaleggio padre .avevano
dichiarato da subito che non si sarebbero mai messi in gioco, cioè
che non si sarebbero mai presentati alle elezioni.
Non è cosa da poco,
perché non si vede come si possa ambire ad entrare nelle istituzioni
,senza essere mai stati eletti ed anzi escludendo a priori di
candidarsi per farsi eleggere.
Purtroppo l’anomalia
è rimasta, Grillo e Casaleggio figlio hanno cercato di coprirla
ammantandosi dell’aura, oltre che di fondatori, anche di
auto-nominatisi “garanti” del Movimento.
Seconda
anomalia : uno dei due capi in testa è in conflitto di interessi
Il difetto iniziale
era ed è aggravato dal fatto che Casaleggio non è solo una persona
fisica, ma esiste politicamente ed opera, come padrone di una ditta
privata che non solo gestisce il sito del Movimento, ma che ha ideato
organigrammi e organismi di controllo di tutta l’attività politica
dello stesso, ammantandosi con la foglia di fico di “consulente”.
Terza
anomalia: la gestione del Movimento tramite il web invece che con
incontri fisici era una speranza ma ha prodotto più guai che altro e
non da alcuna garanzia di trasparenza
Una ulteriore
anomalia sta nel fatto che quella che doveva essere la carta vincente
dei 5Stelle presentandolo come l’unico movimento politico in
Italia, capace di organizzarsi tramite una specie di “democrazia
diretta”, basata sulla partecipazione a tutte le decisioni tramite
espressioni di volontà ,votazioni comprese, non partecipando ad
assemblee fisiche, come nei partiti tradizionali, ma tramite web, ha
suscitato fin dall’inizio grandi entusiasmi sopratutto da parte
dei giovani e della parte più colta e scolarizzata degli italiani,
ma passando gli anni ha mostrato quanto quel sistema sia ancora tutto
da costruire e da sintonizzare per fornirgli un minimo di trasparenza
e di garanzia.
Non si può
nascondere anche che fin dall’inizio suscitava più che perplessità
il fatto che le decisioni anche importanti, come per esempio la
selezione della classe politica (scelta dei candidati alle elezioni
locali e nazionali) fosse demandata alla partecipazione sul web di
un numero infimo di iscritti certificati.
Oggi poi
sembra una gran presa per i fondelli essendo il web troppo facile da
manovrare
Oggi, dopo che sono
stati riportati al pubblico i risultati delle consultazioni sul web
per ratificare o meno le decisioni dei “garanti” ad esempio sulla
collocazione al parlamento Europeo della pattuglia dei 17 euro
deputati pentastellati, con percentuali di approvazione bulgare su
argomenti sui quali era ben noto quanto fossero articolate e
contrastate le posizioni della base del Movimento, riteniamo sia
lecito pensare veramente male, e cioè che il ricorso al web gestito
dall’azienda privata del cofondatore possa essere una colossale
presa per i fondelli.
Il consenso o meno
sul web è troppo facile da manipolare, anche senza essere hackers,
basta molto meno, una manciata di caselle mail e di account sui
social “fake”, cioè di fantasia, e si crea un’opinione.
Il mezzo del web è
un potente fattore di partecipazione e di democrazia, ma mai più se
il garante è una ditta privata non terza, ma parte in causa.
Ma ci pensate ? Il
Movimento 5Stelle è come se Renzi capo del PD ,segretario nazionale,
eletto da regolari primarie con oltre un milione di partecipanti, non
fosse mai stato eletto da nessuno e si fosse autoproclamato “garante”
,insieme a uno qualunque del suo “giglio magico”, titolare di una
ditta di “consulenza informatica” con l’autorità di suggerire
e controllare la gestione di tutto il partito, coprendo il tutto con
consultazioni web controllate sempre dalla stessa ditta.
Griderebbero tutti
allo scandalo ed alla presa in giro.
E sopratutto i
militanti lascerebbero in massa quella forza politica.
Per i giovani
e per i più scolarizzati degli italiani il Movimento era una grande
speranza
Ora, dobbiamo capire
la delusione, lo scoraggiamento e anche la disperazione dei giovani,
che si trovano in mano tutoli di studio che valgono come carta
straccia ,non trovano e spesso non cercano neanche più un lavoro che
non c’è e quindi dobbiamo capire che sono restii a lasciare al suo
destino quei 5Stelle, nei quali avevano creduto, anche perché al
momento non ci sono drammaticamente sul mercato altre forze appena
appena credibili che non siano quelle della palude, tutte
responsabili della pessima situazione nella quale versa il paese.
Però occorre essere
razionali.
I 6 mesi di
disastri a Roma hanno dimostrato che la scelta della classe dirigente
del Movimento non funziona alla radice
I sei mesi della
disastrosa “sindacatura” della Raggi a Roma ,sono già loro
l’evidenza di quanto l’attuale sistema di selezione dei
candidati alle cariche istituzionali dei 5Stelle sia insostenibile,
La decisione del
vertice dei 5Stelle, (Grillo e Casaleggio) di difenderla ad oltranza
anche quando avrà ricevuto probabili avvisi di garanzia, è una
scelta disastrosa e irrazionale, perché dalla Raggi non si vede come
possano uscire se non altre azioni politico-amministrative
disastrose.
E qui ci risiamo, il
difetto sta nel manico cioè nel sistema di governo sballato di quel
Movimento.
Quand’anche le
“consultazioni” sul web funzionassero correttamente e non
lasciassero dubbi più che giustificati di essere eterodirette, ce
ne facciamo tanto di quelle decisioni se poi non valgono nulla
perché il duo dei “garanti” le può sempre correggere o
cassare.
E poi che senso
hanno quelle decisioni se sono regolarmente solo “ratifiche” di
pensate dei “garanti”, cioè pensate altrui, di mammasantissima
eletti da nessuno.
Senza avere mai
letto Toqueville, Max Weber o qualunque luminare di scienza politica,
qualunque cittadino abituato a vivere in democrazia sa che per
esserci democrazia le decisioni devono passare dagli eletti dal
popolo e non da “mammasantissima” auto-proclamatisi grandi capi.
Il Movimento
ha espresso gruppi parlamentari regolarmente eletti e sono questi gli
unici legittimati a governare il Movimento, Grillo e Casaleggio se ne
devono andare
Nei 5 Stelle gli
eletti dal popolo ci sono e sono i gruppi parlamentari, che però non
contano nulla.
C’è poco da fare
i 5Stelle sono da sempre in corto-circuito democratico : o gli eletti
sbattono fuori Grillo e Casaleggio o il loro Movimento è perduto,
perché era tarato fin dall’inizio da una contraddizione mai
risolta.
Grillo lo aveva
capito tanto che si era progressivamente allontanato, per rioccuparsi
del suo mestiere vero, tornando al teatro.
Poi, dopo i pasticci
sistematici della Raggi ha temuto il collasso ed è tornato alla
guida, non rassegnandosi al disastro.
Ma ha sbagliato
tutto, perché lui non è un eletto e Casaleggio ancora meno di lui
perché come imprenditore informatico è in evidente conflitto di
interessi se gestisce la colonna vertebrale del movimento in una
condizione di trasparenza più che dubbia.
La vicenda
dell’adesione degli europarlamentari 5Stelle a un gruppo
parlamentare per volontà dei due caporioni ,che ha escluso appunto
la preventiva consultazione dei parlamentari ,è stata la pietra
tombale
I due poi il
disastro lo hanno fatto loro decidendo cervelloticamente in quale
gruppo parlamentare avrebbero dovuto iscriversi i 17 euro deputati
del movimento.
E questo è folle.
Tutto un gruppo
parlamentare eletto regolarmente dal popolo che non ha nemmeno la
facoltà di decidere autonomamente di aderire a un gruppo
parlamentare di sua scelta.
E, attenzione,
questa procedura non è affatto un passo burocratico, perché
comporta un scelta politica fondamentale come è la scelta di una
politica filo europea o euroscettica o anti europea.
Ed ecco che prima la
scelta del vertice a due cade sul gruppo liberal democratico fra i
più filoeuropeisti, e poi, dopo il rifiuto di questi, ricade sul
gruppo degli anti europeisti inglesi, come se la politica dei due
gruppi fosse la stessa.
I deputati eletti
chiamati a ratificare a posteriori in modo indecente.
Così tutti sappiamo
che il Movimento 5Stelle non ha una minima idea politica sull’Europa
: è a favore o è contro?
C’è poco da
rallegrarsi che i 5Stelle finiscano male perché dietro di loro c’è
al momento solo la palude, responsabile di tutti i mali del paese, ma
occorre prendere atto della realtà.
E che ce ne facciamo
degli enfant prodige alla DiMaio o DiBattista o Fico, giovani e
brillanti, ma non dotati di un pensiero politico loro, tanto che lo
cambiano di continuo seguendo l’onda, né più né meno di come fa
Renzi e gli altri della palude.
Cercasi politico
appena appena decente.
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