mercoledì 11 gennaio 2017

Ma questi 5 Stelle che stanno combinando?





E’ una tristezza vedere che l’unica forza politica veramente nuova apparsa in Italia, e quindi candidata a rinnovare una classe politica di brontosauri e di giovani solo anagrafici alla Renzi e amici, non sappia più cosa fare per autodistruggersi.

Prima anomalia : i due capi in testa non sono mai stati eletti da nessuno

Hanno cominciato con la palla al piede di una anomalia inguaribile ,che stava proprio nel fatto che i due fondatori Grillo e Casaleggio padre .avevano dichiarato da subito che non si sarebbero mai messi in gioco, cioè che non si sarebbero mai presentati alle elezioni.
Non è cosa da poco, perché non si vede come si possa ambire ad entrare nelle istituzioni ,senza essere mai stati eletti ed anzi escludendo a priori di candidarsi per farsi eleggere.
Purtroppo l’anomalia è rimasta, Grillo e Casaleggio figlio hanno cercato di coprirla ammantandosi dell’aura, oltre che di fondatori, anche di auto-nominatisi “garanti” del Movimento.

Seconda anomalia : uno dei due capi in testa è in conflitto di interessi
Il difetto iniziale era ed è aggravato dal fatto che Casaleggio non è solo una persona fisica, ma esiste politicamente ed opera, come padrone di una ditta privata che non solo gestisce il sito del Movimento, ma che ha ideato organigrammi e organismi di controllo di tutta l’attività politica dello stesso, ammantandosi con la foglia di fico di “consulente”.

Terza anomalia: la gestione del Movimento tramite il web invece che con incontri fisici era una speranza ma ha prodotto più guai che altro e non da alcuna garanzia di trasparenza
Una ulteriore anomalia sta nel fatto che quella che doveva essere la carta vincente dei 5Stelle presentandolo come l’unico movimento politico in Italia, capace di organizzarsi tramite una specie di “democrazia diretta”, basata sulla partecipazione a tutte le decisioni tramite espressioni di volontà ,votazioni comprese, non partecipando ad assemblee fisiche, come nei partiti tradizionali, ma tramite web, ha suscitato fin dall’inizio grandi entusiasmi sopratutto da parte dei giovani e della parte più colta e scolarizzata degli italiani, ma passando gli anni ha mostrato quanto quel sistema sia ancora tutto da costruire e da sintonizzare per fornirgli un minimo di trasparenza e di garanzia.
Non si può nascondere anche che fin dall’inizio suscitava più che perplessità il fatto che le decisioni anche importanti, come per esempio la selezione della classe politica (scelta dei candidati alle elezioni locali e nazionali) fosse demandata alla partecipazione sul web di un numero infimo di iscritti certificati.

Oggi poi sembra una gran presa per i fondelli essendo il web troppo facile da manovrare
Oggi, dopo che sono stati riportati al pubblico i risultati delle consultazioni sul web per ratificare o meno le decisioni dei “garanti” ad esempio sulla collocazione al parlamento Europeo della pattuglia dei 17 euro deputati pentastellati, con percentuali di approvazione bulgare su argomenti sui quali era ben noto quanto fossero articolate e contrastate le posizioni della base del Movimento, riteniamo sia lecito pensare veramente male, e cioè che il ricorso al web gestito dall’azienda privata del cofondatore possa essere una colossale presa per i fondelli.
Il consenso o meno sul web è troppo facile da manipolare, anche senza essere hackers, basta molto meno, una manciata di caselle mail e di account sui social “fake”, cioè di fantasia, e si crea un’opinione.
Il mezzo del web è un potente fattore di partecipazione e di democrazia, ma mai più se il garante è una ditta privata non terza, ma parte in causa.
Ma ci pensate ? Il Movimento 5Stelle è come se Renzi capo del PD ,segretario nazionale, eletto da regolari primarie con oltre un milione di partecipanti, non fosse mai stato eletto da nessuno e si fosse autoproclamato “garante” ,insieme a uno qualunque del suo “giglio magico”, titolare di una ditta di “consulenza informatica” con l’autorità di suggerire e controllare la gestione di tutto il partito, coprendo il tutto con consultazioni web controllate sempre dalla stessa ditta.
Griderebbero tutti allo scandalo ed alla presa in giro.
E sopratutto i militanti lascerebbero in massa quella forza politica.

Per i giovani e per i più scolarizzati degli italiani il Movimento era una grande speranza
Ora, dobbiamo capire la delusione, lo scoraggiamento e anche la disperazione dei giovani, che si trovano in mano tutoli di studio che valgono come carta straccia ,non trovano e spesso non cercano neanche più un lavoro che non c’è e quindi dobbiamo capire che sono restii a lasciare al suo destino quei 5Stelle, nei quali avevano creduto, anche perché al momento non ci sono drammaticamente sul mercato altre forze appena appena credibili che non siano quelle della palude, tutte responsabili della pessima situazione nella quale versa il paese.
Però occorre essere razionali.

I 6 mesi di disastri a Roma hanno dimostrato che la scelta della classe dirigente del Movimento non funziona alla radice
I sei mesi della disastrosa “sindacatura” della Raggi a Roma ,sono già loro l’evidenza di quanto l’attuale sistema di selezione dei candidati alle cariche istituzionali dei 5Stelle sia insostenibile,
La decisione del vertice dei 5Stelle, (Grillo e Casaleggio) di difenderla ad oltranza anche quando avrà ricevuto probabili avvisi di garanzia, è una scelta disastrosa e irrazionale, perché dalla Raggi non si vede come possano uscire se non altre azioni politico-amministrative disastrose.
E qui ci risiamo, il difetto sta nel manico cioè nel sistema di governo sballato di quel Movimento.
Quand’anche le “consultazioni” sul web funzionassero correttamente e non lasciassero dubbi più che giustificati di essere eterodirette, ce ne facciamo tanto di quelle decisioni se poi non valgono nulla perché il duo dei “garanti” le può sempre correggere o cassare.
E poi che senso hanno quelle decisioni se sono regolarmente solo “ratifiche” di pensate dei “garanti”, cioè pensate altrui, di mammasantissima eletti da nessuno.
Senza avere mai letto Toqueville, Max Weber o qualunque luminare di scienza politica, qualunque cittadino abituato a vivere in democrazia sa che per esserci democrazia le decisioni devono passare dagli eletti dal popolo e non da “mammasantissima” auto-proclamatisi grandi capi.

Il Movimento ha espresso gruppi parlamentari regolarmente eletti e sono questi gli unici legittimati a governare il Movimento, Grillo e Casaleggio se ne devono andare
Nei 5 Stelle gli eletti dal popolo ci sono e sono i gruppi parlamentari, che però non contano nulla.
C’è poco da fare i 5Stelle sono da sempre in corto-circuito democratico : o gli eletti sbattono fuori Grillo e Casaleggio o il loro Movimento è perduto, perché era tarato fin dall’inizio da una contraddizione mai risolta.
Grillo lo aveva capito tanto che si era progressivamente allontanato, per rioccuparsi del suo mestiere vero, tornando al teatro.
Poi, dopo i pasticci sistematici della Raggi ha temuto il collasso ed è tornato alla guida, non rassegnandosi al disastro.
Ma ha sbagliato tutto, perché lui non è un eletto e Casaleggio ancora meno di lui perché come imprenditore informatico è in evidente conflitto di interessi se gestisce la colonna vertebrale del movimento in una condizione di trasparenza più che dubbia.

La vicenda dell’adesione degli europarlamentari 5Stelle a un gruppo parlamentare per volontà dei due caporioni ,che ha escluso appunto la preventiva consultazione dei parlamentari ,è stata la pietra tombale
I due poi il disastro lo hanno fatto loro decidendo cervelloticamente in quale gruppo parlamentare avrebbero dovuto iscriversi i 17 euro deputati del movimento.
E questo è folle.
Tutto un gruppo parlamentare eletto regolarmente dal popolo che non ha nemmeno la facoltà di decidere autonomamente di aderire a un gruppo parlamentare di sua scelta.
E, attenzione, questa procedura non è affatto un passo burocratico, perché comporta un scelta politica fondamentale come è la scelta di una politica filo europea o euroscettica o anti europea.
Ed ecco che prima la scelta del vertice a due cade sul gruppo liberal democratico fra i più filoeuropeisti, e poi, dopo il rifiuto di questi, ricade sul gruppo degli anti europeisti inglesi, come se la politica dei due gruppi fosse la stessa.
I deputati eletti chiamati a ratificare a posteriori in modo indecente.
Così tutti sappiamo che il Movimento 5Stelle non ha una minima idea politica sull’Europa : è a favore o è contro?
C’è poco da rallegrarsi che i 5Stelle finiscano male perché dietro di loro c’è al momento solo la palude, responsabile di tutti i mali del paese, ma occorre prendere atto della realtà.
E che ce ne facciamo degli enfant prodige alla DiMaio o DiBattista o Fico, giovani e brillanti, ma non dotati di un pensiero politico loro, tanto che lo cambiano di continuo seguendo l’onda, né più né meno di come fa Renzi e gli altri della palude.
Cercasi politico appena appena decente.












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