domenica 26 novembre 2017

Berlusca dice che Renzi non conta più niente perchè quelli del PD non sono più i “comunisti” ,mentre invece i 5Stelle sono peggio dei comunisti



Se fossi Renzi dopo questa affermazione di Silvio Berlusconi non avrei più il coraggio di uscire di casa, per la vergogna.
Renzi invece non sembra scosso per niente, ma questo non è un complimento per lui.
Come dicevo nei panni di Renzi sarei più che turbato a sentire un ultraottantenne che da a me quarantenne (nei panni di Renzi) una lezione di politica così lucida.

Berlusconi si è da sempre imposto di parlare alla gente indirizzandosi all'italiano medio di media bassa cultura , che i politologi descrivono come uno che non agisce troppo di testa come fanno o dovrebbero fare gli intellettuali, ma di pancia, d'istinto, sull'onda dell'ultima emozione più forte delle altre.
Seguendo questa filosofia ha sempre cercato di confezionare il messaggio che vuol far passare portandolo al massimo della semplificazione ricorrendo a questo scopo alla più elementare delle tipologie politche che consiste nella contrapposione fra "noi e loro" per indurre la gente a chiedersi : da che parte sto io? quali sono i miei amici e quali sono i miei nemici?

Il giochino è semplicissimo e sopratutto in politica funziona sempre a meraviglia, ma siccome è abbastanza complicato definire la propria identità, i più furbi fra i politici Berlusca in testa sanno che si fa prima a spingere la gente a identificare il proprio nemico.
E infatti sappiamo tutti che Berlusconi a partire dalla sua "discesa in politica" nel lontano 94 ha invitato i suoi fedeli a identificare i loro nemici genericamente nei "comunisti", che nel mondo reale non esistevano più ,essendo caduto il comunismo insieme al muro di Berlino nel 1989.

Ma Berlusconi aveva intuito che era rimasto nell'animo dei "moderati" il rancore, se non la paura di quel generico "Babau" del “comunismo”,che ti potrebbe portar via la casa o le case, le tue proprietà, la tua posizione sociale per la quale hai dato il sangue, con tutti i privilegi piccoli o grandi annessi e connessi.
Allora gli abbiamo detto dietro che tirare in ballo il comunismo in quegli anni era una castronata anacronistica, ma ora non possiamo negare che politicamente la cosa ha pagato , ha funzionato a meraviglia.
Ed è una genialata e non una castronata l'uso che oggi ne rifà Berlusconi , proprio perchè oggi ,oltre vent'anni di tempo dopo alla sua prima discesa in campo è ancora più chiaro che quell'invito a temere e ad opporsi ai comunisti non significa affatto pensare ai comunisti storici che non esistono più da un bel pezzo, ma a chi ed alle cose che i "moderati" più o meno benestanti aborrono da sempre, tanto per fare un esempio a chi vuole aumentare le tasse, difendere la burocrazia, aumentare l’ingerenza dello stato in economia eccetera.

In questa ottica, l'odierna demonizzazione dei 5Stelle da parte di Berlusconi, invece che la vecchia demonizzazione di generica sinistra o centro-sinistra, come un tempo, non è solo dovuta ai sondaggi ,he al momento danno i 5Stelle come il primo partito italiano, ma va più alla sostanza.
Renzi e il suo partito per Berlusconi non possono più fregiarsi del titolo col significato metaforico di "comunisti", cioè di alternativi politicamente rispetto ai moderati, perchè ormai è chiaro a tutti che quel ruolo oggi è visto dalla gente come l'"identità" dei 5Stelle e non del PD, che Renzi ha confuso e offuscato, cacciandolo in una nebbia di "non identità".
Che ci sia o non ci sia un patto fra Berlusconi e Renzi, che impegni quest'ultimo ad appoggiare un governo di centro-destra, dopo le elezioni, ha poca importanza, perchè nell'immaginario della gente, che è quello che conta in politica, sono convinto che sia ormai passata la convinzine che Renzi, se mai lo è stato, non è più la forza antagonista alle truppe "moderate" identificate nei berlusconiani, perchè questo ruolo è coperto con molta maggiore chiarezza e forza politica dai 5Stelle.
Bravo Berlusca, verrebbe da dire, hai il doppio degli anni di Renzi ma senti ancora bene il polso della gente.
Mentre Renzi a furia di fare il furbetto fuori dal suo "giglio magico" dei fedelissimi non sembra percepire più cosa pensa la gente.
Mancano tre mesi alle elezioni e quindi non dico che i giochi sono fatti, ma quasi.
Trovare la credibilità perduta con soli tre mesi di tempo mi sembra impresa impossibile per Renzi e seguaci.
Dicono tutti che è molto probabile che le elezioni le vinca il centro-destra.
Ma ancora più probabile è che questo non significhi nulla, perchè quella legge elettorale del cavolo, oggi in vigore, farà si che, per bene che vada, se un governo riuscisse a raccattare i voti necessari tappandosi naso, orecchie e occhi per imbarcare chissachì, sarà tuttalpiù un governicchio, destinato a durare quel tanto necessario a partorire con estrema fatica un’ altra legge elettorale, meno folle per andare nuovamente a votare.
Ammesso che la gente ,che poi siamo noi ,non si scocci dell'irresponsabilità di questi politici e non cerchi di affidarsi invece che ai "moderati" berlusconiani o piddini ,ai vituperati "populisti" ma non quelli di oggi cioè ai 5Stelle.


Ma se I 5Stelle continuassero a non riuscire a diventare forza determinante di governo la gente è verosimile che non vada più a votare mettendosi alla ricerca di altri “populisti” che promettano di usare metodi di governo se non proprio autoritari, certo più decisionisti e con polso più fermo, con tutti i rischi annessi e connessi.

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