Alcune osservazioni su un certo Sayyd Qutb
Le rivoluzioni contro i despoti da quando mondo è mondo hanno una attrattiva irresistibile e anche queste in corso nel mondo arabo suscitano entusiasmi quasi ovunque, salvo ovviamente nei paesi ancora retti da regimi non democratici.
A così poca distanza dagli anni di Bush è tuttavia sorprendente vedere gli editoriali del New York Times e del, di solito più cauto Washington Post, che addirittura spingono ad essere meno cauto un presidente come Obama, che già era andato molto in là chiedendo il cambio di regime in Egitto “now” subito.
Molto meno entusiasmo a Gerusalemme, dove i media vedono e riportano anche quello che nel resto dell’Occidente si fa finta di non vedere nei cortei di questi giorni come i cartelli con la fotografia di Mubarak con stella di Davide sulla fronte o striscioni che invocano la fine di Israele.
Fra certi entusiasmi comprensibili ma forse eccessivi e altrettanto comprensibili terribili paure la cosa migliore che si può fare è quella di farsi una informazione sufficientemente ampia.
A questo scopo sarebbe utile dare una ripassata seria su quella che è la seconda forza politica più forte in Egitto dopo il partito al potere e cioè i Fratelli Musulmani.
La Fratellanza Musulmana (Al Ikhwan al Muslimin) nasce nel 1928 nella casa di un giovane egiziano dell’Egitto meridionale di 22 anni Ahmed al Banna che si era distinto nel suo paese per prendere a male parole la gente vestita di seta o che ostentasse gioielli e per lanciarsi in invettive contro qualunque cosa che potesse essere interpretata come una forma di emancipazione delle donne.
Alla corruzione del potere monarchico che reggeva l’Egitto ed alla degenerazione dei costumi i Fratelli proponevano un singolare programma politico : l’Islam è la soluzione.
La lotta a tutto quello che si intende come “modernità” ed il ritorno alle forme di vita seguite dal Profeta e dai suoi primi seguaci quindici secoli prima diventa il vero programma.
La fratellanza ha però fin dai suoi primi tempi di vita l’accortezza di occultare la sua strategia assolutamente radicale in un insieme di iniziative che potessero suscitare l’immediata adesione della gente, impegnando i quadri a dedicarsi prima di tutto a costruire una rete di elementare welfare al servizio dei più bisognosi annessi inizialmente alle moschee.
Accanto all’attività sociale con la quale la Fratellanza di rendeva visibile e accettata , anzi all’inizio materialmente sotto, cioè negli scantinati delle moschee si radunavano di notte vere e proprie squadracce che si addestravano all’uso delle armi ed al lavoro clandestino preparando attentati.
Quando in Europa si stabilirono i regimi nazi- fascisti, questi suscitarono grandi simpatie nei quadri della Fratellanza ovviamente perché risultavano i più ovvi alleati in funzione anti Inglese (la monarchia egiziana era il paravento del controllo politico inglese) ma anche proprio perché avevano individuato in quei regimi gli aspetti ideologici anti-modernità e anti-liberalismo che loro condividevano appieno.
Nel 1942 il sesto congresso della Fratellanza statuì che l’obiettivo strategico rimaneva quello radicale di sempre cioè che una volta raggiunto il potere si sarebbe adottato un sistema politico a un patito unico islamico, ma quello tattico era opportuno fosse per il momento la partecipare alle elezioni parlamentari per cominciare a inserirsi nei meccanismi del potere.
Questa veste apparentemente moderata non impedì però alla Fratellanza di lanciarsi in una serie di atti di gravi intimidazioni come fracassare le vetrine che s ponessero prodotti occidentali o redazioni di giornali anche queste ritenute troppo filo occidentali, fino a scatenare una ondata di assassinii che costrinsero il governo a mettere la Fratellanza fuori legge per la prima volta nel 1948.
Il fondatore Al Banna morì l’anno dopo a sua volta assassinato probabilmente da agenti del regime monarchico all’età di 48 anni.
Poi capita la lezione hanno cessato le violenze per essere riammessi alla legalità nel 1951.
L’anno successivo il 1952 è quello della rivoluzione “dei liberi ufficiali” che portò alla caduta della monarchia ed alla presa del potere di Nasser.
Due anni dopo il nuovo regime non ammettendo altre forme organizzate rimise fuori legge la Fratellanza, che quasi subito reagì in modo s proporzionato tentando di assassinare lo stesso Nasser usando un attentatore suicida. La reazione fu una ondata di arresti di quadri della Fratellanza che si organizzò così nella clandestinità.
Nelle galere di Nasser di formarono i quadri più tosti dell’organizzazione a cominciare a cominciare da quello che è riconosciuto come il vero ideologo del movimento Sayyd al Qutb.
Qutb era stato condannato a 15 anni di galera nel 1954.
Morirà impiccato nel 1966.
Questo è l’uomo che ha dato alla Fratellanza un pensiero organico e ben strutturato e quindi con lui occorre spendere un po di tempo.
I suoi libri : “La giustizia sociale nell’Islam”; “Nell’ombra del Corano”; “la pietra miliare”; ”Islam: significato e messaggi” sono il fondamento dell’islamismo radicale.
Detto per inciso, è deplorevole che dieci anni dopo l’attentato alle Torri Gemelle, nessun editore si sia degnato di pubblicarne la traduzione italiana, trattandosi di testi senza i quali non si vede come si possa discutere sull’islamismo politico.
Qutb proviene da una famiglia abbastanza agiata dell’Egitto del Nord compie i suoi studi al Cairo fino alla laurea in Lettere e diventa prima insegnante e poi funzionario del Ministero dell’Istruzione, fonda un giornale di tendenza nazionalista. In questa veste per condurre un’indagine sul sistema educativo americano va in America a frequentare un master in quella che oggi è la University of Northern Colorado.
Nel soggiorno americano si forma il suo pensiero.
Qutb è schifato, completamente schifato dell’”America way of life”.
E’ schifato della libertà e dell’emancipazione delle donne cosa che gli fa dire che i rapporti uomo donna in America sono arrivati a un livello inferiore a quello delle bestie.
E’ schifato curiosamente di tutto quello che è prendersi cura del proprio corpo, ad esempio trova ripugnante l’ambiente dei barbieri americani .
Non trova affatto divertenti cinema e teatro.
Ma passando dal quasi folklore al pensiero filosofico- teologico Qutb non scherza e mette in campo tutto l’armentario del perfetto integralista religioso.
La sua teologia è basata sul concetto islamico classico del “tawhid” di solito tradotta con “singolarità di dio” che consiste un una situazione armonica della natura e dell’universo in quanto specchio della perfezione del creatore.
Nel nocciolo della sua teologia Qutb vede l’insanabile contrasto fra Islam e Cristianesimo, che consiste in questo : il Cristianesimo ha proposto una visone del mondo basata sulla contrapposizione fra materia e spirito che è stata la fonte di tutti i mali perché ha portato all’alienazione ed alla sofferenza dell’uomo.
L’Islam invece nel concetto del Tawhid predica l’armonia assoluta della natura senza alcuna contrapposizione fra materia e spirito.
Il Cristianesimo ha causato la “jiahiliyya” tradotta comunemente come “ignoranza pagana” intesa come ignoranza e rifiuto della guida divina.
Il Cristianesimo secondo Qutb ha fatto il fatale errore di accettare l’idea di potere coniugare la religione con ragione umana, mentre secondo lui sarebbe blasfemo ipotizzare una autonomia della ragione.
Se si ipotizza l’autonomia della ragione ne deriva l’accettazione del diritto di scegliere come vivere, ne deriva la pretesa di affermare dei propri valori.
Questa sarebbe una serie di atti di ribellione a dio che avrebbe dato all’uomo la sua legge definitiva una volta per tutte.
Il Cristianesimo avrebbe stravolto il messaggio del profeta Gesù inventando la sua divinità e quindi introducendo il concetto di puro spirito.
Gesù era invece un buon profeta perché non aveva affatto disconosciuto la validità della legge mosaica, che regolava ogni aspetto della vita umana. Quella legge è poi stata chiarita dall’Altissimo che con il Corano ha dato la legge definitiva che ogni ordinamento umano non può fare altro che porre alla base delle sue leggi.
La modernità, la scienza e soprattutto la tecnologia non hanno apportato alcun aiuto vero all’uomo.
L’armonia fra uomo e mondo si raggiunge solo rispettando la Shaaria.
I Musulmani avevano dato al mondo le basi della scienza, ma poi i Cristiani se ne sono impossessati usandoli per impostare la loro visione dualistica del mondo : materia contro spirito, scienza contro fede e da qui è derivata l’alienazione e lo smarrimento dell’uomo ed hanno imposto la loro visione delle cose a tutto il mondo.
I Cristiani quindi sono il primo nemico. Altro nemico sono gli Ebrei che non si sono sottratti all’errore cristiano ma i più nemici di tutti sono i musulmani che hanno accettato la modernità.
Passando alla politica Qutb è schifato di quanto di liberale è entrato nelle istituzioni americane a cominciare dalla divisione fra stato e religione che impedirebbe ai musulmani di trasferire la religione alle istituzioni.
Il suo programma politico teologico è quello di cominciare da un piccolo gruppo di seguaci per arrivare a fondare un Califfato a livello mondiale con la islamizzazione completa del mondo che imponga a tutti la shaaria.
Il mezzo di azione è ovviamente la “jihad” che Qutb vede sì nei due aspetti prima di lotta interiore per islamizzarsi e poi di jihad esterna di lotta all’estremo fino al martirio.
Qutb ha dato le basi ideologiche del fondamentalismo islamico.
E’ possibile che partendo da quelle idee si possa arrivare ad accettare la modernità, la democrazia, le idee liberali?
In linea teorica ogni cosa al mondo è soggetta ad evoluzione, certo però che le idee che abbiamo sopra accennato sono in contrasto assoluto con la modernità ed il liberalismo.
Si ricordi anche il fatto spiacevole e rivelatore che in tutta la sua storia la Fratellanza ha teorizzato apertamente la doppiezza, cioè presentarsi con vesti accettabili e “moderate” però addestrando le squadracce di notte e senza mettere in discussine nulla della strategia di fondo.
Non meno allarmante è il fatto che forse il più noto intellettuale europeo che si propone come il campione della versione moderata dell’Islam, Tarik Ramadan sia non solo il nipote addirittura di Al Banna, ma abbia completato i suoi studi e sia arrivato ad essere nominato incaricato dalla Fratellanza di convertire l’Europa all’Islam in un ambiente di islamismo radicale.
Molti intellettuali europei gli danno credito, molti altri lo considerano un doppio giochista.
Fino quando si tratta di dispute intellettuali non si corrono grandi rischi, ma quando si passa al campo politico accreditare la Fratellanza come un movimento come tutti gli altri come fanno oggi parecchi opinionisti sui nostri giornali richiederebbe un buon ripasso della storia e della dottrina della Fratrellanza.
Nessun commento:
Posta un commento