Le due facce del declino del paese :
1- nessuno sa risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti napoletani se non usando impropriamente l’esercito, cosa che non succede nemmeno nel Congo;
2- la magistratura spesso vista (a torto) come il possibile sostituto di una politica incapace di risolvere i problemi più elementari ,di fronte alle prove relative all’appalto principale per lo smaltimento dei rifiuti napoletani assegnato alla ditta che aveva un punteggio di 4,7 su 10, invece che a quella che arrivava quasi a 10 non riesce ad imbastire un processo decente sanzionando dei reati del tutto evidenti.
Risulta evidente che Berlusconi ha raccontato agli italiani delle balle clamorose sull’argomento, ma anche che la magistratura ha dato una speculare prova di inefficienza impressionante.
Nemmeno le nobili prediche di Saviano hanno avuto alcun effetto.
Oggi ha rivinto la camorra e la cricca dei politici corrotti.
In quel servizio le immagini scandalose e agghiaccianti sono purtroppo numerose:
- i dipendenti di società pubbliche forniti dei mezzi (automezzi, bidoni etc ) per fare la raccolta differenziata con le mani in mano costretti a far niente e per di più a vedere transitare davanti ai loro occhi i mezzi di nuove società private che si sono viste assegnare il servizio dai nuovi politici di turno;
- le distese inimmaginabili di teloni di plastica che coprono a vista d’occhio le tonnellate di rifiuti imballati e non trattati e quindi irricevibili per i forni nelle dimensioni di una città;
-le famose ecoballe in quantità non meno numerosa delle quali nessuno sa cosa fare;
-lo sversamento in mare dove c’era uno stabilimento balneare dei liquami in modo diretto, ora lo stabilimento ha chiuso perché sulla spiaggia circolano vermi di dimensioni impressionanti;
-lo strafamoso forno di Acerra promosso a zona militare impedendo così a chiunque di avvicinarsi fino alla distanza di un kilometro alla faccia della trasparenza;
- i politici che hanno governato per questi decenni che accettano interviste ma non sano fare altro che lanciare la colpa al predecessore o al successore;
-onnipresenti cartelli con le insegne Presidenza del Consiglio dei Ministri, frutto dell’incontenibile narcisismo Berlusconiano, che proclamano invece e ormai urbi et orbi il fallimento dell’uomo del fare;
Se uno storico vorrà nel futuro documentare lo sfascio di questo paese troverà in questi documenti visivi quello che cerca.
Inspiegabile il fatto che nel salernitano cioè lì accanto a Napoli i loro problemi li abbiano risolti ed al meglio.
Inspiegabile che l’altra casta, contrapposta a quella politica, cioè quella della magistratura non si renda conto che lungi dal riuscire a supplire ai guasti della impotenza e della corruzione della casta politica si rende corresponsabile del fallimento del paese se continua a non riuscire ad organizzare un processo almeno ai responsabili più evidenti di questo schifo, che ci sta sputtanando nel mondo, molto più dei festini di Arcore.
Due ultime annotazioni.
Berlusconi ci ha assordati con la ripetizione del medesimo rosario : “io sono stato eletto dal popolo, tutt’ora i sondaggi mi danno favorito”
Benissimo i politici responsabili del disastro dei rifiuti campani sono stati eletti e rieletti dal popolo, anzi alle recenti primarie del Pd hanno dimostrato di essere ancora i favoriti, eppure sono dei patentati incapaci e la magistratura ha il compito di stabilire se sono anche dei ladroni.
L’elezione non ha la capacità di fare diventare intelligente un ignorante ,onesto un ladro ,efficiente un incapace, lo ha scritto Platone duemila quattrocento anni fa ma non gli abbiamo dato retta.
Questa riflessione pone il dito sulla piaga. Dove c’è degrado non è perché manca la democrazia in senso formale, è perché manca in senso sostanziale e se manca in questo senso è come se non ci fosse per niente.
La democrazia prima e sopra ai riti elettorali ha bisogno come dell’aria per vivere dell’esistenza di una opinione pubblica critica, che si arrabbi ,che critichi, che si organizzi. Chiaramente quelle zone d’Italia sono degradate e per certi versi regredite ai tempi borbonici, quando non esistevano i cittadini ma i sudditi di baroni e baronetti elargitori di sussidi privilegi e prebende.
Lo scomparso e per molti compianto ideologo della Lega Nord, Gianfranco Miglio in una intervista aveva espresso fuori dai denti il suo pensiero in argomento asserendo che molti meridionali sono per cultura acquisita antropologicamente inadatti ad accettare la democrazia partecipativa ,meglio lasciare che si organizzino politicamente intorno ai loro baroni mafiosi.
Al di là dell’esagerazione
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