lunedì 8 agosto 2011

Merkel, cioè Schaeuble comanda e Berlusconi esegue


Come era capitato per la Grecia si ripete la medesima procedura. Un governo della UE in difficoltà finanziaria bussa alla porta europea e i paesi guida della Unione (Germania e Francia) dettano le condizioni per prestargli soldi o comprargli i titoli di stato, consentendo al paese medesimo di tirare avanti.
Cioè in pratica Germania e Francia hanno il potere di fatto di commissariale qualunque governo europeo in difficoltà che chieda aiuto, con i bei modi o in maniera brusca come è successo con la Grecia che ha dovuto sottomettersi a condizioni umilianti (dare in garanzia di tutto, dai porti alle ferrovie e adottare un piano di austerità pesantissimo).
Chi voleva (data la situazione si direbbe a ragione) disfarsi di Berlusconi dovrebbe essere contento e brindare.
Lo hanno capito tutti, ma il capo dell’opposizione il buon Bersani no, non ha ancora capito che quello che lui non è stato capace di fare in anni, cioè mettere Berlusconi fuori gioco proponendo un piano in pochi ma decisivi punti, lo ha fatto l’Europa in meno di una settimana e senza dargli possibilità di fare altrimenti, perché diversamente, come dice Bossi, molto efficacemente, : “se non difendiamo i BTP la gente ci rincorrerà coi forconi”.
E che voleva di più Bersani?
Possibile che sia così malaccorto da desiderare di trovarsi lui a gestire un paio d’anni di politica economica da lacrime e sangue, imposta dall’Europa per poi trovarsi in campagna elettorale a dover pagarne il conto con la gente cioè per poi trovarsi ad essere lui inseguito dalla gente coi forconi?
Il dibattito parlamentare sulla crisi economica è stato uno degli spettacoli più avvilenti che si potessero immaginare perché ha messo in luce tutta la pochezza della attuale classe politica e come si diceva sopra Bersani ne è uscito ancora peggio di Berlusconi ed è tutto dire.
Il paese è sull’orlo del fallimento e il capo dell’opposizione ripete fino alla noia che il premier che ha una larga maggioranza si deve dimettere perché lo dice lui. Puro non –senso.
E’ talmente sottotono questa classe politica che l’unico leaderetto dell’opposizione che ha fatto una proposta politica degna di questo nome è stato Casini che ha proposto il marchingegno di varare una commissione paritetica capace di elaborare la politica economica del governo, questo governo, cioè mantenendolo in vita ma di fatto commissariandolo.
Tutto sommato non mi meraviglia che l’unico in grado ancora di fare politica sia un esponente non secondario della vecchia prima repubblica ed in particolare un democristiano non pentito.
E chi altri poteva essere? Gli ex PCI sono sopravvissuti stancamente fino ad oggi in condizioni penose se non sanno esprimere che Bersani e nessuna idea coerente. La recente ondata di scandali li sta travolgendo con una tangentopoli a scoppio ritardato (troppo ritardato, visto che la presunta superiorità morale era una favola), baffetto D’Alema e il suo partito degli assessori essendo l’espressione del potere per il potere sarà probabilmente quello che ne risentirà di più, l’altro cavallo di razza (si fa per dire) Veltroni continua kafkianamente come la Pizia di Delfo a dire e non dire come è suo costume, senza produrre nulla di concreto.
Il giovane leone Vendola sa parlare alle folle, ma guai se qualcuno gli fa domande indiscrete sulla gestione della sanità pugliese alla testa della quale aveva messo l’esponente della famiglia che gestiva buona parte delle forniture ospedaliere dimostrando un vivissimo senso dello stato.
Cacciamo Berlusconi per rischiare di fare vincere le elezioni a questa schiera male assortita e con le idee confuse su tutto?
Ma non facciamo i pazzi.
Lasciamo al governo un Berlusconi puro esecutore delle direttive di Germania e Francia che si prenda la responsabilità di mettere pesantemente o pesantissimamente le mani nelle tasche degli italiani per rimediare alla sua comprovata incapacità di governare e che si prenda poi la meritata legnata alle elezioni del 2013.
Nel frattempo, gente, indignatevi a dovere ed esprimete una nuova classe dirigente come hanno fatto i milanesi alla normale scadenza della legislatura.

Nessun commento: