giovedì 31 ottobre 2013

La notte di Halloween aleggia sulla politica italiana



In questo paese bislacco la parte più oscurantista della cultura cattolica da tempo strepita contro le sempre più diffuse celebrazioni di Halloween anche in Italia, facendo finta di ignorare che quelle celebrazioni appartengono da sempre alla nostra storia e cultura, avendo origini antiche, indiscutibilmente celtiche.
Indiscutibile pure è il fatto che celti siano i nostri antenati, almeno se parliamo di Italia del nord.
Ma chi ce l’ha con Halloween, non è interessato alle sue radici storiche ed etniche, ma reagisce semplicemente al fatto che si tratta di una festa pagana, mosso per istinto da un pregiudizio religioso fondamentalista.
Quella di Halloween è’ una festa pagana, non si discute.
Ma che vuol dire.
La contrapposizione cattolicesimo- paganesimo, fatta per descrivere la pretesa superiorità culturale del cristianesimo su un paganesimo presunto barbaro è una bufala penosa, che purtroppo è largamente diffusa, ma per questa ragione non è meno penosa.
Se avesse un senso l’equiparazione del paganesimo ad una cultura inferiore ,sarebbe come dire ad esempio che la filosofia greca sarebbe un prodotto culturale di serie B, in confronto alla presunta superiorità delle mitologie e dei dogmi del cattolicesimo tradizionalista, che per definizione sarebbe la sola cultura degna della serie A.
E’ chiaramente un non senso, ma secoli di propaganda religiosa in senso clericale hanno scolpito nella gente pregiudizi irragionevoli ma diffusissimi, dei quali questo della presunta inferiorità delle culture pre -cristiane è soltanto una.
La storia della religioni ed ancora più le acquisizioni dell’antropologia hanno evidenziato che l’origine delle religioni si ritrova nella primordiale ricerca di contrastare la paura della morte.
Prima del consolidamento del cristianesimo la gente accedeva alle religioni pagane per soddisfare lo stesso tipo di esigenze esistenziali per le quali si è poi rivolta al cristianesimo.
Halloween  richiama uno dei riti più antichi, del resto presenti in tutte le culture, inventati per lo scopo sopra accennato, cioè lo stesso per il quale sono state inventate le religioni.
La zucca scavata per ricavarne le sembianze di un volto umano, con inserita dentro una fonte di luce è una ritualizzazione chiaramente mirata ad evocare il mondo dell’occulto, degli spiriti o dello spirito, secondo le esigenze culturali di ognuno di noi.
La zucca è naturalmente fatta per essere esposta di notte, e quanto è più nera è la notte, più è efficace l’evocazione simbolica.
Qualunque negozio o supermercato presenta poi in abbondanza gli ulteriori oggetti- simbolo di questo rito.
Cappelli da strega, pipistrelli, disegni di alberi da Sabbah.
Da una parte quindi vi sono oggetti volti ad evocare la notte e le paure ad essa collegate e dall’altra c’è indissolubilmente legata la luce, che sia la fiammella dentro alla zucca scavata o che siano i falò, fatti con le foglie secche del mais, mietuto da poco, che da secoli si sono ripetuti sulle aie delle nostre campagne.
Il fuoco per mettere in ritirata le paure della notte, evocatrice della morte.
E quanti sono i riti cattolici, che hanno letteralmente saccheggiato l’intero armamentario inventato nei tempi pagani, dal cero al fonte battesimale, alla benedizione del fuoco nella liturgia notturna della messa di Pasqua.
E le a volte enormi teche, con le presunte reliquie dei santi, presenti in ogni cattedrale, che evocano non i riti pagani, ma vanno addirittura più indietro nel tempo, fino ai riti diretti al culto degli antenati ?
Parlare con disprezzo del paganesimo è quindi pericolosamente indice di poca cultura, o semplicemente di non avere mai approfondito il problema, accontentandosi dei pregiudizi diffusi dalla parte più retriva del cattolicesimo.
Fatta questa doverosa premessa sul senso di Halloween, veniamo a quanto si è affermato nel titolo.
La politica italiana, ormai, è tanto lontana dalla vita della gente normale ,da muoversi per vie esoteriche (cose riservate a pochi iniziati, che i non iniziati non possono comprendere, secondo il dizionario Treccani).
E quindi Halloween è la sua festa, è la sua icona, la sua rappresentazione più veritiera, perché questa politica italiana è una cosa sempre in bilico fra il giochetto e una possibile tragedia.
Giochetto, farsa, tragedia è un paese in ostaggio di un personaggio politico, ex leader, con la fedina penale irrimediabilmente macchiata.
In quelle condizioni, per legge, uno non può andare a fare il bidello in una scuola, il portantino in un ospedale, lo spazzino in un comune, ma questo pretende di fare il leader politico, il parlamentare e ripresentarsi alle elezioni per diventare ancora presidente del consiglio, cioè capo del governo, dopo aver rischiato di diventare capo dello stato.
Non è una cosa  normale.
Giochetto, farsa, tragedia è il fatto che un bravissimo comico sia diventato leader dell’opposizione, dopo avere preso tanti voti come il primo arrivato, entrando in politica usando le stesse tecniche dei suoi spettacoli, dopo aver rischiato di poter essere determinante in un qualunque governo, se solo l’avesse voluto.
Anche questo non è normale.
C’è oggi in carica un debolissimo governo formato da una coalizione fra il diavolo e l’acquasanta, cioè fra due forze politiche, che hanno preso i pochi voti (nel senso di molti, ma molti meno di quelli che avevano prima) dichiarando che l’attuale alleato era il suo nemico da battere e che mai gli sarebbe andato insieme.
Normale?
C’è oggi al Quirinale un esponente molto anziano  dei mandarini ex comunisti, che aveva dichiarato e monitato più volte che mai e poi mai avrebbe accettato un nuovo mandato, e che invece l’ha accettato.
Che, per giudizio unanime, è il vero dominus di questo governo, pur essendo l’Italia tutt’ora una repubblica parlamentare e non presidenziale, che si è talmente avvolto in una serie di scelte cervellotiche che ora, come tutti gli altri,  non sa più che pesci pigliare.
L’unico partito storico rimasto, colonna dell’area di centro-sinistra, dopo un lungo periodo, nel quale visibilmente non comandava nessuno e le mille fazioni se le davano di santa ragione, è ora imbambolato in attesa di proclamare leader, con procedure complesse fino alla  follia, un giovane leader mediatico, che dopo diversi anni di giri per il paese e per le televisioni per farsi conoscere, non solo manca ancora totalmente di un disegno politico coerente, una visione del futuro da  costruire, ma anche della più elementare trasparenza su come risolverebbe i principali problemi del paese in concreto.
Spettatore di questa notte di Halloween, che in Italia dura tutto l’anno c’è un popolo che ha perso la sua anima, che non ha più fiducia in nessuno e nemmeno in sé stesso, che ha paura del futuro.
Si dice che non ha ancora preso a legnate i politici, perché sta ancora troppo bene, essendo assicurato il pane e il companatico.
In parte questo è tutt’ora vero, ma l’area dei “non aventi” sta aumentando in progressione geometrica rispetto a quella degli “aventi”.

Bisogna che ci troviamo in fretta qualche ricetta finalmente “normale” per uscire da questo caos o il caso sceglierà per noi silenti e assenti l’ennesimo buffone.

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