martedì 21 marzo 2023

Marco Travaglio La tragedia dell’Ucraina. La farsa dell’Italia. Scemi di guerra Un paese pacifista preso in ostaggio dai NoPax Ed Paper First – recensione

 




Le capacità dialettico-retoriche di Marco Travaglio sono veramente sorprendenti, penso che questo siano disposti a riconoscerlo anche i suoi (molti) avversari.

Questo libro fin dalla scelta, più che esplicita, della copertina da cartoonist satirico è nello stile di Travaglio, ma proprio questo costituisce un unicum perché situa il suo lavoro fra la neutralità documentazione storica, e la violenza del pamplet-libello, talmente la scelta del contenuto e il relativo commento è altamente polemico e satirico.

Già è indicativa la formidabile citazione tratta da Antonello Ciccozzi, docente di Antropologia culturale all’Università dell’Aquila ,posta dopo la dedica significativa ad Andrea Rocchelli ,il foto-reporter ucciso da un colpo di mortaio ucraino : “In Ucraina, alla rappresentazione dualistica invasi-invasori, dovremmo aggiungere un terzo elemento: gli invasati” .

Certo non vedo come si sarebbe potuto trovare un modo più efficace e più elegante per riassumere in due righe il senso di questo libro.

Gli invasati.

La guerra in Ucraina sembra aver drogato gli operatori dei nostri media fino a farli proprio sembrare degli “invasati”.

A volte proprio siamo vicini al delirio.

E il bello o il tragico è che questi giornalisti, commentatori, tutti con l’elmetto in testa, tutti, che siano di destra o di sinistra, a ripetere per più di un anno lo stesso mantra mainstream ,obbligatoriamente filo-atlantico, “per difendere i nostri valori (liberal-democratici)”.

Se pensano di difendere così la democrazia, mi chiedo quale ulteriore esercizio di conformismo e di non uso del pensiero critico riuscirebbero a fare costoro in un regime autoritario.

Tutti che ripetono fino all’assurdo la giaculatoria : Putin è l’attaccante, gli Ucraini sono gli invasi e quindi dobbiamo aiutare gli Ucraini con tutti i mezzi, wathever it takes.

Pensarla diversamente o anche soltanto con delle sfumature diverse non è consentito.

Questo è il pensiero di Travaglio, anche brillantemente esposto.

Col quale, è inutile dirlo, è possibile concordare o pensarla in qualsiasi altro modo.

Ma non è possibile non prendere nella dovuta considerazione la inconfutabile documentazione ,che lo stesso Travaglio snocciola per 460 pagine.

Dichiarazioni. Articoli di giornali eccetera.

Purtroppo per i nostri politici e commentatori vale la massima : Scripta manent!

Questi oggi dicono bianco e domani dicono nero senza il minimo pudore.

E Travaglio glielo sbatte in faccia.

E’ un artificio dialettico di grande impatto.

Lo stile di questo, come di altri libri di Travaglio, mi fa venire in mente un analogo strumento ormai lontano nel tempo, ma che era molto temuto negli anni delle accesissime lotte politiche fra Peppone e Don Camillo, cioè Democrazia Cristiana contro Partito Comunista, quando in occasione delle campagne elettorali, la Dc preparava per fornire spunti di documenta ai suoi oratori nei comizi “il Carro di Tespi”, un volumetto che raccoglieva le dichiarazioni avventate, imbarazzanti o del tutto contradditorie dei politici avversari.

Questo di Travaglio è un formidabile strumento di documentazione, che sarà estremamente apprezzato dagli storici di domani.

Certo che per il lettore di oggi …...è un po’ pesantino, diciamolo pure.

A volte in certe recensioni si dice : questo libro è talmente avvincente che appena cominciato a leggerlo sono stato costretto ad andare avanti fino alla fine senza interruzione.

Ecco non è il caso di questo libro.

Ciò non ostante io l’ho letto con piacere.

Confesso però che data la mole e il contenuto del libro ho fatto ricorso alle tecniche di lettura veloce.

Consiglio quindi di procurarselo per chi vuole documentarsi ma anche per chi vuole magari solo divertirsi a sbeffeggiare politici e commentatori, che vanno continuamente e testardamente a cercarsele.






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