mercoledì 4 ottobre 2023

Hermann Rupold : Superpower China .Understanding the chinese world power from Asia. History, politics, education,economy and military

 



Devo dire subito che sono stato deluso da questo libro ma per una ragione soggettiva, nel senso che mi aspettavo che fosse una cosat e invece si è dimostrato essere un’altra.

Cioè avevo intuito dalla breve descrizionet che riporta Amazont che si trattava di un manualet preparato da un autore tedescot specializzato nella divulgazione e su questa base mi ero illuso di trovare una miniera di dati, tabelle, riferimenti.

Anche perché, diciamolo pure, la guerra fredda per ora combattuta solo sul piano del soft power e delle sanzioni economiche fra Usa e Cina è anche una guerra di numeri.

E quindi ,chi è interessato alla materia, vorrebbe trovare dei dati di fonti terze e attendibili ,per capire fin dove è arrivata la Cina.

Il Pil ha già superato o no quello americano?

Il Pil pro capite, pare assodato, che sia ancora lontano, ma quello nazionale balla secondo le fonti che si consultano.

Se poi andiamo in settori specifici ,come la tecnologia, telecomunicazioni, intelligence, non si sa più veramente a chi credere, evidentemente perché, essendo classificati come delicati e strategici, è ovvio che l’interesse politico o geopolitico delle due parti è massimo e quindi tendono ad allargarsi.

Ma questa è proprio la ragione per la quale cercavo qualcosa di più ,e non di meno, rispetto ai precedenti saggi sulla Cina, che avevo già letto e recensito su questo blog.

Non è andata così,ma non è certo colpa di questo saggio, che è destinato a chi parte da zero.

Per questa fascia di pubblico è invece un buon manuale.

Non aggiornatissimo, ma buono.

Purtroppo ,i pochi riferimenti bibliografici, che riporta, sono riferiti per la gran parte ad una produzione tedesca, che sarà anche buona, ma a causa della lingua, risulta inusabile per la maggior parte dei lettori.

Non manca per fortuna il :”The China model.Political meritocracy...” di Daniel A. Bell, che troverete recensito su questo sito (https://gmaldif-pantarei.blogspot.com/2023/07/daniel-bell-china-model-political.html.

Mi spiace dover insistere nelle critiche ma, per fortuna che il libro sulla meritocrazia è citato nella bibliografia, perché nella trattazione, addirittura non ho trovato cenno , né agli esami imperiali, né al sistema rigidamente meritocratico ,che ha, a tuttoggi, espresso Xiginping e tutta la classe dirigente cinese.

E, caspita, se non si spiega questo, diventa veramente dura per il lettore, anche solo avere un’idea, di come è strutturato il sistema politico cinese.

Ancora purtroppo ,si dice poco o niente sulla radicale differenze ,esistenti fra il sistema di valori filosofico-culturali cinese e quello nostro occidentale.

Senza la filosofia confuciana, la Cina di oggi risulta inaccessibile alla nostra comprensione.

Capisco che il libro è stato strutturato volutamente come una sintesi essenziale,ma in quasi180 pagine io mi sarei dilungato su Confucio per qualche pagina.

Temo che ci sia anche qualche notizia contradditoria, ma sorvoliamo.

Non si può però sorvolare sul fatto che mentre si fa una disanima abbastanza estesa sull’uso del carbone come fonte energetica poco si dice sull’incredibile sviluppo dell’industria cinese nella costruzione di pannelli solari, arrivando nel primo posto nel mondo.

L’eolico addirittura non mi pare nemmeno menzionato.

Queste sono lacune piuttosto serie.

Comunque ,lo ripeto, per chi parte da zero e cerca un “bigino”, questo il libro riporta un utile carrellata di insieme.


Nessun commento: