Spulciando fra i libri di recente uscita, mi ha incuriosito il titolo piuttosto “gridato” e divisivo, come si dice oggi.
Quando ho cercato di approfondire, mi ha ancora più incuriosito per una serie di ragioni.
La prima è che l’autore è molto giovane, dato che non è nemmeno trentenne.
Nonostante la giovane età ,viene descritto come autore di un precedente best-seller.
Ma ancora più interessanti ,sono le notizie che si possono trovare su di lui dai motori di ricerca.
Da queste fonti apprendiamo che Will Witt sarebbe un ormai affermato influencer, con base in Florida, descritto fra le righe,come l’ideologo del governatore di quello stato, Ron DeSantis, al momento, unico concorrente credibile alla nomination repubblicana ,per la corsa alla presidenza del 2024 ,in concorrenza con Donald Trump.
Appurato questo, come facevo a non leggere subito il suo libro?
Premetto, che il precedente best-seller dell’autore è intitolato : “How to win Friends and Influence Enemies”, cioè è uno di quei manuali ,che piacciono tanto e da sempre agli americani, ma che sono meno diffusi da noi, del tipo : “come diventare ricco in quattro mosse”.
Quindi ,non materiale di livello particolarmente elevato.
Ma questo libro : “Do not comply” è di livello abbastanza buono ed è consigliabile leggerlo, proprio perché si presenta, diciamolo pure, come un “manifesto” del conservatorismo politico americano, scritto bene e in modo accattivante, seguendo un po', alcune vicende autobiografiche dell’autore.
E’ singolare che sia comparso in libreria, praticamente in contemporanea, con l’apparire in Italia dell’analogo fortunato volume del Generale Vannacci ,del quale abbiamo parlato pochi giorni fa
(http://gmaldif-pantarei.blogspot.com/2023/09/roberto-vannacci-il-mondo-al-contrario.html), e del quale abbiamo detto, che potrebbe essere utile appunto come un leggibile manifesto della destra politica italiana.
Leggendo questi libri, non si può fare a meno di constatare, che il progressivo inaridirsi, fino alla consunzione ,delle varie forze politiche di sinistra o progressiste ,di derivazione socialista in Occidente, ha portato alla nascita di una sempre più diffusa ideologia “populista”, che sposa incredibilmente proprio quelli che erano i cavalli di battaglia delle sinistre : prima di tutto, la lotta frontale alle élites ,descritte come corrotte e dedite a metodi di indottrinamento e manipolazione subdoli.
Ma i lettori, non più giovanissimi ,si ricorderanno gli slogan del famoso “sessantotto” ,nei quali sbrigativamente, si diceva ,che il grande Satana era da ricercare fra gli, allora, quasi misteriosi padroni delle multinazionali, veri gestori occulti del mondo.
Siamo tornati allo stesso punto ,ma a parti inverse.
Il povero Marcuse (il filosofo influencer di ultra sinistra, allora il più seguito dai sessantottini) si rivolterà nella tomba ,ad apprendere che le sue linee guida ,sono ora finite nel manifesto della destra repubblicana americana.
Ma obiettivamente, se Marcuse e i Sartre, erano pressoché illeggibili per lettori non ideologizzati, autori come questo Witt, sono molto più alla portata di tutti.
Non stanno a filosofare sulla alienazione delle masse proletarie, ma ci parlano di temi molto più reali, terra a terra, verificabili e verificati nella vita quotidiana di chiunque.
Eccoli qui i “puppari” che muovono le “multinazionali” ,diventate nel frattempo globali e, ora sì, per lo più, di potere monopolistico : Big Pharma; Big Tech e Big Media, messe alla berlina dalla destra e non dalla sinistra.
Ce le abbiamo sottomano tutti i santi giorni ,perché siamo gli utilizzatori dei loro gadget.
E che siamo contemporaneamente sia utilizzatori -consumatori, più o meno compulsivi, sia utilizzati da loro, in quanto, noi siamo anche loro fornitori dei nostri dati, che per loro hanno grande valore ,per “profilarci” e ricavare una infinità di informazioni utili per il loro business, nessuno di noi è tanto fesso da non averlo capito da tempo.
Doppiamente interessante, leggere critiche serrate e documentate ai big, sopra elencati ,da parte di un astro nascente di quella destra.
Come nel libro del Generale, non poteva mancare una critica, qui forse meno marcata del previsto, alla teoria “gender” che imperversa in America ,come da noi.
Ma rispetto al libro del Generale, Witt ha chiaramente una sua particolare ispirazione ideale, che è tipicamente americana.
La proclamazione pubblica ai quattro venti della sua fede religiosa cristiana, come proposta ispirazione per la soluzione dei problemi politici, che aveva analizzato nei primi due terzi del libro.
Non è una novità, le inverosimili contraddizioni degli Stati Uniti ,ci propongono un contenitore di tutti i vizi alla Las Vegas e le mega chiese ,ancora parecchio frequentate, dove si canta e ci si commuove, alle infuocate prediche di brillanti influencer religiosi, che certo non disdegnano il biglietto verde, come faceva San Francesco.
Ricordo ancora il mio stupore ,quando ai tempi delle guerre di Bush andandomi a cercare l’originale di certi suoi discorsi, mi sono imbattuto in un enorme crocefisso ,che compariva niente meno che nel sito istituzionale della Casa Bianca.
Questa è l’America e non da oggi.
Lo ripeto, val la pena di leggerlo questo libro ,per capire quanto è complessa l’America e come i criteri, tipo destra-sinistra ,ai quali ci affidavamo fino a ieri ,per cercare di capire la politica di oggi, siano orma ferri vecchi.
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